Non ignorate l’apartheid – Lettera di studiosi indignati agli ebrei statunitensi, firmata da 750 persone, tra cui Benny Morris

Ago 10, 2023 | Notizie

di Philip Weiss,  

Mondoweiss, 8 agosto 2023.   

Gli ebrei statunitensi sono stati a lungo in prima linea nelle cause progressiste, ma non hanno prestato sufficiente attenzione all’elefante nella stanza: l’apartheid israeliano, dicono oltre 750 accademici.

Un ragazzo palestinese cavalca vicino al muro di separazione durante un allenamento presso il Club Equestre Palestinese, a Rafat, vicino a Gerusalemme. Febbraio 2019. Shadi Jarar’ah/Apa Images.

Ci sono grandi novità nel discorso americano sull’apartheid. Una lettera alla comunità ebraica americana, accusata di sostenere le cause progressiste mentre chiude gli occhi sull'”apartheid” e la pulizia etnica israeliana, ha raccolto centinaia di firme di personalità di spicco, tra cui voci importanti del mondo sionista: Benny Morris, David Myers, Dov Waxman, Shaul Magid e Daniel Levy.

La lettera invita i leader ebrei americani a riconoscere l'”apartheid” e a chiedere ai governanti statunitensi di “limitare l’uso degli aiuti militari americani da usarsi nei Territori Palestinesi occupati e porre fine all’impunità di Israele alle Nazioni Unite e in altre organizzazioni internazionali”.

La lettera afferma che un unico Stato democratico sarebbe un risultato accettabile. “Senza uguali diritti per tutti, che si tratti di uno Stato, di due Stati o di un altro quadro politico, c’è sempre il pericolo di una dittatura”.

La lettera invita poi gli ebrei statunitensi “ad abbracciare l’uguaglianza tra ebrei e palestinesi” in Israele e nei Territori occupati.

Diversi amici mi hanno scritto per sottolineare l’importanza della lettera. “Devo dire che non avrei mai pensato che si sarebbe arrivati a questo punto così in fretta”, scrive uno di loro. “Penso che il comportamento di Israele sia così oltraggioso, così fuori scala, che qualsiasi essere umano decente non può fare a meno di condannarlo. Penso che quasi tutti coloro che ora criticano Israele capiscano anche che la situazione non potrà che peggiorare”.

Ricordiamo che Jimmy Carter fu cacciato dai circoli del Partito Democratico per aver usato la parola apartheid a proposito di Israele 17 anni fa.

Secondo il co-promotore Lior B. Sternfeld della Penn State University, circa la metà dei firmatari sono israeliani. La lettera è stata pubblicata sabato 5 agosto e da allora ha raccolto 200 firme al giorno. “Tra i firmatari figurano studiosi palestinesi e beduini di alto profilo, come Amal Jamal e Rawia Aburabia, e numerosi autorevoli studiosi non ebrei, come Timothy Snyder e Stefanie Schüler-Springorum, direttrice del Centro di Ricerca sull’Antisemitismo di Berlino, a dimostrazione di una generale avversione contro le attuali azioni israeliane”.

Alcuni dei colpi più devastanti sferrati contro Israele:

Pulizia etnica:

Lo scopo ultimo della revisione giudiziaria è quello di… ripulire etnicamente tutti i territori sotto il dominio israeliano dalla loro popolazione palestinese.

Uccisioni di palestinesi:

Ai palestinesi sono negati quasi tutti i diritti fondamentali, tra cui il diritto di voto e di protesta. Si trovano ad affrontare una violenza costante: solo quest’anno, le forze israeliane hanno ucciso oltre 190 palestinesi in Cisgiordania e a Gaza e hanno demolito oltre 590 strutture. I vigilantes dei coloni incendiano, saccheggiano e uccidono impunemente.

“Supremazia ebraica”:

I problemi non sono iniziati con l’attuale governo estremista: il suprematismo ebraico è cresciuto da un anno all’altro ed è stato sancito dalla Legge sullo Stato Nazione del 2018.

La lettera include un attacco alla cultura politica ebraica americana come nel caso di Progressive Except Palestine, e peggio ancora per quanto riguarda i donatori:

Gli ebrei americani sono stati a lungo in prima linea nelle cause di giustizia sociale, dall’uguaglianza razziale ai diritti di aborto, ma non hanno prestato sufficiente attenzione all’elefante nella stanza: l’occupazione di lunga data di Israele che, ripetiamo, ha prodotto un regime di apartheid. Man mano che Israele diventava sempre più di destra e subiva l’incantesimo dell’agenda messianica, omofoba e misogina dell’attuale governo, i giovani ebrei americani si sono sempre più allontanati da esso. Ma intanto, gli ebrei americani che sono finanziatori miliardari contribuiscono a sostenere l’estrema destra israeliana.

L’elenco dei firmatari della lettera, in stragrande maggioranza ebrei, è notevole perché spazia dalla sinistra al centro-destra, compresi molti israeliani; e la lettera stessa potrebbe essere stata scritta da Jewish Voice for Peace, la principale organizzazione antisionista della comunità ebraica. Tra i firmatari:

Ian Lustick, Sara Roy, Dov Waxman, Avi Shlaim, Timothy Snyder, Omer Bartov, Avrum Burg, Aaron Hahn Tapper, Nurit Peled Elhanan, Liora Halperin, Steven Zipperstein, Hasia Diner, Lawrence Davidson, Derek Penslar, Ilan Pappe, Antony Lerman, Irene Gendzier, David Biale, Peter Beinart, Lynn Gottlieb, Matthew Teller, Rosalind Petchesky, Juan Cole.

Vignetta apparsa insieme alla lettera firmata da 750 persone che chiedono agli ebrei statunitensi di affrontare l'”elefante nella stanza”: l’apartheid israeliano.

Ecco le richieste contenute nella lettera:

Chiediamo ai leader dell’ebraismo nordamericano (leader di fondazioni, studiosi, rabbini, educatori) di:

  1. Sostenere il movimento di protesta israeliano, invitandolo però ad abbracciare l’uguaglianza tra ebrei e palestinesi all’interno della Linea Verde e negli OPT.
  2. Sostenere le organizzazioni per i diritti umani che difendono i palestinesi e forniscono  informazioni in tempo reale sulla realtà vissuta dell’occupazione e dell’apartheid.
  3. Impegnarsi a rivedere le norme e i programmi educativi per i bambini e i giovani ebrei, al fine di fornire una valutazione più onesta del passato e del presente di Israele.
  4. Chiedere ai leader eletti negli Stati Uniti di contribuire a porre fine all’occupazione, di vietare l’uso degli aiuti militari americani nei Territori Palestinesi occupati e di porre fine all’impunità di Israele alle Nazioni Unite e in altre organizzazioni internazionali.

Le richieste della lettera non potrebbero essere più diverse dagli ordini di marcia impartiti da Joe Biden all’establishment democratico. Il leader della minoranza della Camera Hakeem Jeffries sta guidando un tour in Israele finanziato dall’AIPAC con 22 membri del Congresso, tra cui alcuni progressisti, compresa Becca Balint del Vermont. La senatrice del Wisconsin Tammy Baldwin ha spinto sotto l’autobus un sostenitore a una raccolta fondi a San Francisco quando ha saputo che aveva criticato l'”apartheid” israeliano.

Si ringraziano Michael Davis e Terry Weber.

https://mondoweiss.net/2023/08/you-ignore-apartheid-angry-scholars-letter-to-us-jews-is-signed-by-750-including-benny-morris/

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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