di Deep Dive Daily,
Palestine Deep Dive, 12 maggio 2023.
12.05.23 Israele continua a bombardare impunemente intere famiglie a Gaza
Israele, una potenza nucleare, continua a bombardare la Striscia di Gaza assediata, con una tecnologia militare industrializzata di livello mondiale, uccidendo impunemente intere famiglie.
33 Palestinesi sono stati uccisi e 111 feriti da quando è iniziata l’offensiva militare di Israele su Gaza, martedì 9 maggio, secondo il Ministero della Sanità palestinese. 2,2 milioni di Palestinesi, il 50% dei quali sono minori (e la maggior parte soffre di ansia e depressione) continuano a subire gli attacchi aerei dei jet da combattimento e dei droni israeliani. Un uomo israeliano è stato ucciso da un razzo palestinese.
Israele ha chiuso il valico di Erez per quattro giorni, impedendo a 432 pazienti di accedere alle cure, tra cui 27 che necessitavano di trattamenti salvavita.
Durante il suo primo viaggio a Londra, la Relatrice Speciale dell’ONU per i Territori Occupati, Francesca Albanese, ha denunciato con queste parole la colonizzazione israeliana del territorio palestinese:
“Per me, l’apartheid è un sintomo e una conseguenza delle ambizioni territoriali che Israele ha per la terra rimanente di una Palestina accerchiata… La motivazione è da ricercare nelle colonie. Israele è una potenza coloniale che mantiene l’occupazione per ottenere quanta più terra possibile per i soli ebrei. Ed è questo che porta alle numerose violazioni del diritto internazionale”.
L’ex ospite di Palestine Deep Dive, il dottor Bahzad Alakhras, medico e specialista di salute mentale a Gaza, afferma che il nome stesso di Gaza dovrebbe essere considerato “un sinonimo di trauma“, dove la vita è definita da incertezza, dolore e depressione. Dice anche che la speranza rimane ancora, ma non si sa quanto possa durare.
Per anni, Israele si è affidato alla sua politica di ‘omicidi mirati’ e bombardamenti di case familiari a Gaza, per eseguire uccisioni extragiudiziali, misinterpretando deliberatamente il diritto internazionale per privare i Palestinesi di ogni protezione, scrive l’autore e giornalista Ben White.
Parlando con Mark Seddon, il giornalista palestinese Ramzy Baroud ha sottolineato la disumanizzazione dei palestinesi nei media occidentali, denunciando l’ipocrisia dell’appoggio dell’Occidente alla resistenza ucraina:
“Non c’è spazio all’interno della moralità del mondo occidentale per accettare che un palestinese, in disperate circostanze, possa nemmeno usare un fucile e sparare a un aereo da guerra israeliano che sta bombardando la sua casa a Khan Yunis o a Rafah o a Jabalia. Non riusciamo ancora a far sì che la comunità internazionale riconosca un simile diritto. Se un Palestinese si difende, a prescindere dalle circostanze, è un terrorista”.
Afferma inoltre: “Israele sta vivendo il suo fallimento intellettuale e morale… per il potere che ha la voce dei Palestinesi, anche quella dei bambini piccoli dopo la loro morte”.
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Traduzione a cura di AssoPacePalestina
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1 commento su “12 maggio, quarto giorno. Aggiornamento sugli attacchi israeliani a Gaza”