di Agar Shezaf,
Haaretz, 4 aprile 2023.
Il budget per ispettori, droni e altre attrezzature e infrastrutture -ad esempio per recintare la terra onde impedirne l’uso da parte dei palestinesi- dovrebbe raggiungere i 40 milioni di shekel, ovvero 11,1 milioni di dollari.
Il ministero israeliano che controlla gli insediamenti intende raddoppiare il budget assegnato ai coloni per i droni e per gli ispettori che devono monitorare le costruzioni palestinesi. Il Ministero per le Missioni Nazionali intende stanziare complessivamente 40 milioni shekel ($ 11,1 milioni) per questo scopo.
Il trasferimento di fondi, che deriva da una precedente allocazione di 20 milioni di shekel, avverrà dopo che alla Knesset sarà stato approvato il bilancio dello Stato.
Gli ultimi anni hanno visto la formazione, negli insediamenti della Cisgiordania, di “dipartimenti del territorio” che seguono le costruzioni e le coltivazioni palestinesi e denunciano queste attività all’Amministrazione Civile e all’esercito israeliano. Questi dipartimenti non hanno autorità esecutiva, ma i loro ispettori fungono da ulteriore fonte di pressione sull’Amministrazione Civile in Area C.
Nel 2020 il Ministero delle Missioni Nazionali –allora Ministero degli Insediamenti guidato dal parlamentare del Likud Tzachi Hanegbi– annunciò per la prima volta che avrebbe stanziato 20 milioni di shekel ($ 5,5 milioni) a questi dipartimenti, da venire suddivisi tra gli insediamenti. Alla fine i fondi sono stati trasferiti molto più tardi, sotto il governo Bennett-Lapid.
Sotto la guida della Ministra delle Missioni Nazionali Orit Strock, si prevede che quel budget raddoppierà. Un bando di gara pubblicato recentemente sottolinea che il bilancio sarà assegnato solo dopo l’approvazione del bilancio dello Stato.
Le autorità degli insediamenti potranno utilizzare questo budget per assumere membri delle loro unità di ispezione, per l’acquisto di apparecchiature per foto aeree, droni, tablet e veicoli. Negli insediamenti più grandi i fondi potrebbero essere sufficienti per assumere quattro ispettori a tempo pieno e altri quattro part-time. Inoltre i fondi potrebbero essere utilizzati per pagare i giovani che svolgono il servizio nazionale, e tenere conferenze di comunicazione al pubblico sull’argomento.
Il budget potrebbe anche finanziare recinzioni e ripuliture dei sentieri e delle strade, oltre ad altre infrastrutture per impedire l’”uso non autorizzato del suolo”. Il ministero non specifica quali terre possono essere recintate; nella Valle del Giordano, ad esempio, i coloni hanno recintato appezzamenti di terra molto grandi per impedire ai pastori palestinesi di farvi pascolare il loro bestiame.
Anche l’Amministrazione Civile in anni recenti ha attivato una linea telefonica che si chiama “War Room C”, che i coloni possono chiamare per denunciare le costruzioni palestinesi. Questo sistema fa parte di quella che Israele definisce “La campagna per l’Area C” – in altre parole, la percezione israeliana che l’Area C sia territorio israeliano di cui i palestinesi stanno cercando di prendere il controllo come parte di un piano strategico.
Traduzione a cura di Nara Ronchetti – AssoPacePalestina
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