Il Gabinetto governativo di Israele sta proponendo un apartheid a pieno titolo in Cisgiordania

Feb 26, 2023 | Notizie

dello Staff Haaretz,

Haaretz, 26 febbraio 2023. 

La città di Hebron, nel sud della Cisgiordania, a novembre. Emil Salman

Sotto il continuo e fragoroso cannoneggiamento del governo golpista, il Gabinetto ha proposto la scorsa settimana un provvedimento di cambio di regime in Cisgiordania che ha implicazioni drammatiche.

Il Ministro della Difesa Yoav Gallant ha firmato un accordo che assegna i poteri governativi in Cisgiordania a un organismo che sarà guidato dal Ministro (del suo ministero), Bezalel Smotrich, e che rimuove dal comando militare gran parte dei poteri dell’Amministrazione Civile. Una volta attuato l’accordo, Smotrich diventerà di fatto il governatore della Cisgiordania, con poteri che gli consentiranno di controllare quasi tutti i settori della vita in Cisgiordania, tra cui la pianificazione, l’edilizia e le infrastrutture, strumenti che intende utilizzare per espandere l’impresa degli insediamenti e bloccare ogni sviluppo palestinese.

Israele ha attuato da molti anni un’annessione de facto in Cisgiordania, poiché sono le autorità civili israeliane che dettano la politica dell’Amministrazione Civile. Tutti i governi israeliani precedenti, tuttavia, sono stati cauti nell’interferire con la struttura formale di governo della Cisgiordania occupata e sono stati attenti a mantenere l’occupazione come un governo militare.

La concentrazione dei poteri in una forza militare occupante, in modo temporaneo –cioè fino a quando non si raggiunge una soluzione concordata sullo status del territorio occupato– è un principio del diritto internazionale, ed è un’espressione dell’importante divieto di acquisire la sovranità di quel territorio che è stato introdotto dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il divieto di annettere territori occupati, infatti, è uno dei fondamenti del nuovo ordine globale costruito sulle rovine delle guerre mondiali, e il suo obiettivo è quello di eliminare uno degli incentivi alla guerra.

In termini legali, l’assegnazione dei poteri governativi in Cisgiordania al nuovo governatore civile, in particolare insieme al piano di espansione del sistema giudiziario duale, in modo che la legge israeliana si applichi pienamente e direttamente ai coloni in Cisgiordania e le autorità civili israeliane esercitino poteri governativi diretti negli insediamenti –disposizioni che fanno parte anche dell’accordo Gallant-Smotrich– costituisce un’annessione de jure della Cisgiordania. Alla luce del fatto che non c’è alcuna intenzione di concedere diritti civili ai milioni di Palestinesi che vivono in Cisgiordania, il risultato dell’accordo è un regime formale di apartheid a tutti gli effetti.

Come se non bastasse, questa grave violazione del diritto internazionale avviene nel quadro di un corrotto accordo di poteri in cambio di finanziamenti. Smotrich ha sfruttato la sua posizione di Ministro delle Finanze per forzare il trasferimento di autorità in un momento in cui si sta determinando il bilancio della difesa per i prossimi due anni. I vertici militari, e con loro il Ministro della Difesa Gallant, avrebbero dovuto rimanere fermi di fronte alle minacce del Ministro delle Finanze e rifiutare di vendere i poteri governativi in Cisgiordania – e la loro resa è vergognosa. Ma non è ancora troppo tardi. L’accordo di annessione non deve essere eseguito.

https://www.haaretz.com/opinion/editorial/2023-02-26/ty-article/.premium/israels-cabinet-just-advanced-full-fledged-apartheid-in-the-west-bank/00000186-8a7e-d525-a9ef-9efe63060000

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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