di Philip Weiss,
Mondoweiss,16 gennaio 2023.
Se non volete socializzare con persone che sostengono Israele o se pensate che Israele tratti i palestinesi come i nazisti trattavano gli ebrei, siete antisemiti, secondo un nuovo sondaggio sull’antisemitismo della Anti-Defamation League (ADL).
Il sondaggio si spinge più in là che mai nello sforzo della lobby israeliana di bollare le opinioni “altamente negative” su Israele come bigottismo. Pubblicato la scorsa settimana, e prontamente ripreso dall’American Jewish Committee, il sondaggio dell’ADL riporta che il 40% degli americani ritiene che Israele tratti i palestinesi come i nazisti trattavano gli ebrei – un’indicazione notevole della caduta della reputazione di Israele negli Stati Uniti.
Secondo il sondaggio, gli americani che esprimono idee antisemite in quanto credono all’influenza cospiratoria degli ebrei sono raddoppiati negli ultimi tre anni, con una “impennata” degli atti antisemiti. Ma, sorpresa, l’ADL collega questo aumento a Israele.
“Abbiamo anche riscontrato una significativa sovrapposizione tra le teorie cospirative antiebraiche e i sentimenti altamente negativi nei confronti di Israele”, ha spiegato Jonathan Greenblatt dell’ADL nella sua solita intervista su MSNBC, condotta da Andrea Mitchell la scorsa settimana:
Quindi, se odiate lo Stato ebraico, è molto probabile che detestiate anche il popolo ebraico…. Mi toglie il fiato pensare che letteralmente il 70% degli americani ci dice di non essere disposto a passare del tempo o a stare nello stesso spazio con una persona che sostiene lo Stato ebraico. E questo senza precedenti…. Onestamente, è un’istantanea spaventosa.
Greenblatt sembra esagerare la sua stessa statistica sulla riluttanza degli americani a frequentare i sionisti – il sondaggio dice 18%. Ma l’indice anti-Israele include diversi atteggiamenti di questo tipo che sono perfettamente legittimi: Israele e i suoi sostenitori sono una cattiva influenza sulla nostra democrazia (24% di consenso), Israele tratta i palestinesi come i nazisti trattavano gli ebrei (40%), Israele non è un forte alleato degli Stati Uniti (22%).
“È assolutamente irresponsabile che l’ADL metta insieme i sondaggi sull’antisemitismo con quelli su Israele”, afferma Rafi Magarik su Twitter. “È un tentativo sfacciato di rimuovere il comportamento di Israele dalla sfera del dibattito politico e di dipingere i critici di Israele come odiatori degli ebrei”.
“Fin dalla nascita del sionismo, milioni di ebrei si sono opposti alla creazione di uno Stato esplicitamente ebraico nella Palestina storica”, scrive Max Berger. “Tutti quegli ebrei erano antisemiti? Gli ebrei anti-sionisti sono antisemiti anche oggi?”.
La retorica aggressiva di Greenblatt non è nuova. Ha affermato che gli antisionisti sono pericolosi per gli ebrei quanto i nazionalisti antisemiti di destra. Ha invocato una guerra all’antisionismo nel movimento di solidarietà palestinese e all’interno della comunità ebraica.
Nella sua intervista alla MSNBC, Greenblatt ha incolpato i social media e i giovani per i tassi di antisemitismo e ha detto che dovremmo progettare “programmi” e “interventi” per contrastare il problema. Naturalmente né lui né Andrea Mitchell hanno riconosciuto che il comportamento di Israele è parte del problema, che Israele dovrebbe smettere di praticare l’apartheid o di perseguitare i palestinesi. Questo atteggiamento è sicuramente antisemita.
Greenblatt si è anche scagliato contro l’articolo di Nation che documenta come Ken Roth, ex direttore di Human Rights Watch, abbia perso una borsa di studio alla Kennedy School di Harvard a causa dell’influenza dei donatori pro-Israele.
Un recente articolo di @thenation costruisce una teoria della cospirazione a più livelli, basata su una serie di supposizioni su potenti filantropi ebrei pro-Israele che si sono guadagnati posizioni di potere alla @Kennedy_School. È il classico #antisemitismo.
La lobby di Israele lo dice da due decenni: se parli della lobby di Israele sei un antisemita. È una strategia per garantire l’immunità politica all’apartheid, una strategia che genererà solo più odio verso l’establishment ebraico, ora che i giovani ebrei si allontanano dalla comunità in “massa” a causa di Israele.
Nel sondaggio dell’ADL, l’elenco di tropi antisemiti include la convinzione che gli ebrei siano più fedeli a Israele che agli Stati Uniti; che gli ebrei abbiano troppa influenza nel mondo degli affari e a Wall Street “e troppo potere negli Stati Uniti di oggi”. Gli ebrei si fanno in quattro per assumere altri ebrei (il 53% degli intervistati è d’accordo) e gli ebrei non sono “calorosi e amichevoli” (17%).
Ma l’ADL confonde prontamente il presunto aumento di questi atteggiamenti con le critiche a Israele:
L’ADL si è resa conto che le critiche a Israele possono superare la pura critica politica e trasformarsi nelle tradizionali teorie cospirative antiebraiche e in tropi antisemiti, nonché essere utilizzate come arma per malignare o aumentare l’ostilità verso gli ebrei in generale.
Traduzione a cura di AssoPacePalestina