di Oren Ziv,
+972 Magazine, 12 ottobre 2022.
Dopo giorni di blocco quasi totale imposto da Israele, i residenti palestinesi del campo di Gerusalemme Est hanno inscenato uno sciopero di massa e una protesta, per poi essere attaccati dalle forze di sicurezza.
![](https://www.assopacepalestina.org/wp-content/uploads/2022/10/titolo-1024x496.jpg)
Il campo profughi di Shuafat, nella Gerusalemme Est occupata, è in isolamento quasi totale da sabato sera, dopo che un palestinese, Udai Tamimi, ha aperto il fuoco contro un posto di blocco nel campo e ha ucciso un soldato israeliano.
![](https://www.assopacepalestina.org/wp-content/uploads/2022/10/image00035-1280x853-1-1024x682.jpg)
Il campo profughi ospita circa 100.000 palestinesi residenti di Gerusalemme che, dal completamento del muro di separazione nell’area nel 2006, sono stati tagliati fuori dal resto della città e collegati alla Cisgiordania. Anche se i residenti del campo pagano le tasse alla città, non ricevono quasi nessun servizio municipale e l’area è diventata un territorio senza legge in cui all’Autorità Palestinese è vietato operare e in cui Israele non entra se non per incursioni militari e di polizia.
![](https://www.assopacepalestina.org/wp-content/uploads/2022/10/image00020-1280x853-2-1024x682.jpg)
La sparatoria di sabato e le rappresaglie israeliane si inseriscono in un periodo ormai di mesi di aumentati disordini nella Cisgiordania occupata, in cui ripetuti raid militari israeliani – inscenati con il pretesto di operazioni antiterrorismo – hanno ucciso decine di palestinesi, compresa una serie di minori palestinesi nell’ultima settimana. Nello stesso periodo, diversi soldati israeliani sono stati uccisi in attacchi palestinesi.
![](https://www.assopacepalestina.org/wp-content/uploads/2022/10/WhatsApp-Image-2022-10-12-at-1.26.07-PM-1280x852-1-1024x682.jpg)
Da quando Israele ha imposto il blocco, i residenti hanno potuto lasciare il campo solo in alcuni giorni, in auto o a piedi, e ciò ha comportato lunghe soste al checkpoint che conduce al resto di Gerusalemme, dove è avvenuta la sparatoria, creando code di ore e ingorghi. Anche all’altro checkpoint del campo, che conduce in Cisgiordania, l’esercito ha eretto ulteriori barriere.
![](https://www.assopacepalestina.org/wp-content/uploads/2022/10/image00008-1280x853-1-1024x682.jpg)
I residenti del campo profughi di Shuafat, la maggior parte dei quali lavora o studia a Gerusalemme, riferiscono di carenza di cibo e medicinali, mentre i malati cronici non riescono ad arrivare in tempo alle visite mediche a Gerusalemme.
![](https://www.assopacepalestina.org/wp-content/uploads/2022/10/image00004-1280x853-1-1024x682.jpg)
Il lockdown e la vasta caccia all’uomo che ha sparato (che secondo le autorità si nasconde nel campo profughi di Shuafat), hanno provocato scontri tra giovani palestinesi e forze di sicurezza israeliane, che sono entrate nel campo a tutte le ore del giorno e della notte.
![](https://www.assopacepalestina.org/wp-content/uploads/2022/10/image00011-1-1280x854-1-1024x683.jpg)
Martedì, i leader palestinesi del campo hanno annunciato piani per uno sciopero generale, in cui nessuna delle decine di migliaia di residenti del campo profughi di Shuafat che lavorano a Gerusalemme o in tutto il territorio israeliano andrebbe a lavorare, mentre scuole e negozi verrebbero chiusi completamente.
![](https://www.assopacepalestina.org/wp-content/uploads/2022/10/image000061-1280x853-1-1024x682.jpg)
Mercoledì mattina, centinaia di residenti – molti dei quali giovani e studenti – hanno tenuto una protesta silenziosa all’ingresso del checkpoint. Di fronte a loro si è radunata una grande forza di polizia. All’approssimarsi delle preghiere pomeridiane e mentre i manifestanti si preparavano a pregare in strada, la polizia ha insistito affinché il traffico fosse lasciato passare, forse per evitare critiche sul fatto che le autorità stessero chiudendo il checkpoint.
![](https://www.assopacepalestina.org/wp-content/uploads/2022/10/image00018-1280x853-1-1024x682.jpg)
Sebbene non ci siano stati lanci di pietre, la polizia ha iniziato a sparare granate assordanti e proiettili con punta di spugna; i manifestanti hanno risposto alla repressione della protesta lanciando pietre e bruciando bidoni della spazzatura. Nel pomeriggio, anche se le forze di sicurezza hanno dichiarato che il checkpoint era aperto, solo i palestinesi registrati come residenti del campo hanno potuto entrare da Gerusalemme, mentre l’uscita è stata chiusa a intermittenza.
![](https://www.assopacepalestina.org/wp-content/uploads/2022/10/image00032-1280x853-1-1024x682.jpg)
![](https://www.assopacepalestina.org/wp-content/uploads/2022/10/image00010-1280x853-1-1024x682.jpg)
https://www.972mag.com/shuafat-refugee-camp-lockdown/
Traduzione a cura di AssoPacePalestina
.
0 commenti