Gli insediamenti israeliani hanno cercato di attirare i rifugiati ucraini. Quanto successo hanno avuto?

Ott 10, 2022 | Notizie

di Judy Maltz,

Haaretz, 6 ottobre 2022. 

Nuovi dati mostrano dove si sono trasferiti quasi 12.000 ucraini immigrati in Israele da febbraio, e nella maggior parte dei casi non si tratta di insediamenti. “Anche chi fugge da una guerra non vuole vivere lì”, dice un esperto di demografia.

Immigrati ucraini atterrano all’aeroporto Ben Gurion dalla Romania, lo scorso marzo. Hadas Parush

Quando lo scorso febbraio gli ucraini in fuga dall’invasione russa hanno iniziato ad affluire in Israele, i leader del movimento dei coloni in Cisgiordania hanno visto un’opportunità.

Una delegazione guidata dal presidente del Consiglio Regionale della Samaria, Yossi Dagan, si è immediatamente diretta verso il confine ucraino con la Romania, nella speranza di convincere i rifugiati che hanno i requisiti per immigrare in Israele a stabilire la loro nuova casa negli insediamenti della Cisgiordania.

Per citare i volantini che hanno distribuito a coloro che attraversavano il confine: “Siamo pronti ad ospitarvi nelle città e negli insediamenti di Giudea e Samaria [la Cisgiordania]. Vi aiuteremo a scegliere una destinazione, a stabilirvi, a scegliere un ulpan [corso di lingua ebraica] per voi e una scuola per i vostri figli, e a districarvi nella burocrazia”.

Il Consiglio per gli Insediamenti di Yesha ha anche inviato dei rappresentanti in alberghi in Ungheria e Austria dove erano ospitati i rifugiati, sperando di ottenere lo stesso risultato.

Il Consiglio ha inoltre istituito una speciale sala operativa per assistere coloro che stavano pensando di trasferirsi negli insediamenti. Una recente newsletter pubblicata dal Consiglio si vanta del fatto che questa sala operativa opera “24 ore su 24” e ha già assistito “centinaia di rifugiati”.

Per incoraggiare i rifugiati ucraini a trasferirsi negli insediamenti, si legge nella newsletter, è stata offerta loro assistenza nella ricerca di appartamenti e di famiglie adottive.

E allora, questo sforzo ha avuto successo?

Secondo i dati del Central Bureau of Statistic (CBS) ottenuti da Haaretz, non molto. Dei quasi 12.000 ucraini che hanno fatto aliyah [immigrazione] dall’inizio dell’invasione russa a fine febbraio, appena l’1% è finito in Cisgiordania. Tra il 24 febbraio e la metà di settembre, solo 150 di questi immigrati sono stati registrati come aventi un indirizzo in Cisgiordania.

Più della metà ha scelto di vivere in due degli insediamenti più grandi: Ma’aleh Adumim, situato fuori Gerusalemme, e Ariel, che ha una grande popolazione di lingua russa. (Val la pena ricordare che questi due insediamenti si trovano nei territori occupati del ’67 e sono quindi illegali per la comunità internazionale. NdT)

Dallo scoppio della guerra, la percentuale di immigrati ucraini che hanno scelto di stabilirsi in Cisgiordania non è stata diversa rispetto a prima. I dati del CBS mostrano che le prime cinque destinazioni per questi rifugiati, in ordine di preferenza, sono state: Gerusalemme, Haifa, Nof Hagalil (precedentemente nota come Nazareth superiore), Netanya e Tel Aviv.

I dati del CBS si basano su informazioni ottenute dal Registro della Popolazione del Ministero dell’Interno.

Shaul Arieli, che monitora da vicino le tendenze demografiche in Cisgiordania, ha descritto la campagna per attirare i rifugiati ucraini negli insediamenti come “un fallimento assoluto”.

“I numeri sono del tutto trascurabili”, ha detto. “Dimostrano che anche chi fugge da una guerra non vuole vivere lì”.

Trent’anni fa, durante la grande ondata di aliyah dall’ex Unione Sovietica, molti immigrati sono stati attirati ad Ariel dopo che gli è stato detto che era “a soli 15 minuti da Tel Aviv”, secondo Arieli. “Questo tipo di bluff chiaramente non funziona più”, ha detto.

L’insediamento di Ma’aleh Adumim in Cisgiordania. Ohad Zwigenberg

Per i leader dei coloni, ha osservato Arieli, è particolarmente importante attirare gli immigrati negli insediamenti isolati della Cisgiordania. “Chiaramente questo non è successo qui, visto che la maggior parte degli ucraini sono andati in due grandi insediamenti”.

Anna Zharova, cofondatrice e amministratore delegato dell’Alleanza Israele-Ucraina, che promuove i legami sociali e commerciali tra i due Paesi, ha dichiarato di non essere sorpresa dalla mancanza di attrattiva degli insediamenti in Cisgiordania per gli immigrati ucraini.

“Sono persone che vogliono solo sopravvivere”, ha detto. “Non hanno motivazioni ideologiche. Tutto ciò che vogliono è stare vicino a persone che parlano la loro stessa lingua, ed è per questo che si riversano in destinazioni con grandi concentrazioni di russofoni”.

Una portavoce del Consiglio per gli Insediamenti di Yesha ha contestato la validità dei dati del CBS, affermando di ritenere che il numero di rifugiati ucraini trasferitisi negli insediamenti dopo l’invasione russa sia più vicino a 200.

“Lo consideriamo un successo, perché il nostro obiettivo non è mai stato quello di raggiungere un certo numero di persone, ma piuttosto di aprire le porte a tutti gli immigrati ucraini che vogliono vivere nelle nostre comunità”, ha detto.

https://www.haaretz.com/israel-news/2022-10-06/ty-article/.premium/israeli-settlements-tried-to-attract-ukrainian-refugees-how-successful-were-they/00000183-acf7-d8cc-afc7-feff315d0000?utm_source=App_Share&utm_medium=iOS_Native

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Archivi

Fai una donazione

Fai una donazione tramite Paypal alla nostra associazione:

Fai una donazione ad Asso Pace Palestina

Oppure versate il vostro contributo ad
AssoPace Palestina
Banca BPER Banca S.p.A
IBAN: IT 93M0538774610000035162686

il 5X1000 ad Assopace Palestina

Il prossimo viaggio