di Michele Giorgio | 22 Giu 2022 | Apertura, Medioriente
Fonte: https://pagineesteri.it/2022/06/22/apertura/cisgiordania-israele-aggiunge-un-nuovo-muro-al-vecchio-muro/
![](https://www.assopacepalestina.org/wp-content/uploads/2022/06/Muro.jpg)
della redazione
Pagine Esteri, 22 giugno 2022 – Le autorità israeliane hanno cominciato la costruzione di un altro Muro in Cisgiordania, allo scopo di isolare e controllare ulteriormente il nord del territorio palestinese. Lo ha reso noto il ministro della difesa Benny Gantz. Il progetto includerà un presunto «muro di protezione» e cosiddetti «mezzi tecnologici» di avvistamento. «Vogliamo rafforzare la protezione delle nostre retrovie», ha detto Gantz. Si è riferito agli attacchi armati in Israele avvenuti questa primavera e compiuti da palestinesi di Jenin, nel territorio occupato militarmente dal 1967 che il ministro Gantz definisce «retrovia» di Israele.
Il nuovo Muro sostituirà e integrerà i reticolati della prima barriera costruita oltre 20 anni fa. Il primo tratto sarà lungo 45 chilometri ed alto nove metri.
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La costruzione del Muro israeliano in Cisgiordania, motivata con ragioni di sicurezza, ebbe inizio il 16 Giugno 2002. La barriera è lunga 750 chilometri, costituita in parte da un muro in cemento armato alto 8 metri ma anche da filo spinato e una recinzione elettrificata. E’ anche dotata di torrette di controllo, sensori elettronici, sistemi di rilevazione termica e telecamere, postazioni per i cecchini e strade il pattugliamento.
Il Muro israeliano – condannato dalla Corte dell’Aja nel 2004 – che in alcuni punti si spinge fino a sei chilometri all’interno del territorio palestinese, secondo Ong palestinesi e internazionali ha provocato danni a circa il 50% della popolazione della Cisgiordania attraverso la perdita della terra e di risorse naturali e l’isolamento di intere aree. Si calcola che tra il Muro e la “linea verde” che internazionalmente segna il “confine” tra Israele e la Cisgiordania, si trovino circa 300mila palestinesi soggetti a forti limitazioni, non solo ai movimenti.
Per queste e altre ragioni i palestinesi chiamano la barriera israeliana il “Muro dell’Apartheid”. Per Israele invece il Muro serve a prevenire attentati ed attacchi.
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