Rapporto sulla Protezione dei Civili nei Territori Palestinesi occupati

Rapporto sulla Protezione dei Civili nei Territori Palestinesi occupati

per il periodo  30 marzo – 12 aprile 2021.

La versione in italiano dei rapporti ONU OCHA è a cura dell’Associazione per la pace – gruppo di Rivoli: https://sites.google.com/site/assopacerivoli/materiali/rapporti-onu/rapporti-settimanali-integrali

  di seguito il testo completo del Rapporto (737 parole)

Il 6 aprile, a Bir Nabala (Gerusalemme), ad un posto di blocco istituito per un’operazione di ricerca-arresto, le forze israeliane hanno sparato contro un’auto, uccidendo il guidatore palestinese 45enne e ferendo la moglie. Secondo le autorità israeliane, dopo l’alt, l’auto avrebbe accelerato improvvisamente in un apparente tentativo di travolgere i soldati. Secondo la donna ferita, suo marito, nel  procedere, stava seguendo le istruzioni del soldato.

In Cisgiordania, complessivamente, le forze israeliane hanno ferito cinquantadue palestinesi [seguono dettagli]. Ventitré sono rimasti feriti nel corso di quattro operazioni di ricerca-arresto condotte a Silwan (Gerusalemme Est), nei Campi profughi di Al ‘Arrub (Hebron) e Aqbat Jaber (Gerico) e nella città di Nablus. Ventidue sono rimasti feriti nei villaggi di Kafr Qaddum (Qalqiliya) e Beit Dajan (Nablus), in due proteste settimanali contro l’attività di insediamento colonico. Due 13enni sono rimasti feriti nella città di Hebron, in due distinti episodi; uno di loro ha perso un occhio, colpito da un proiettile di gomma durante scontri in cui non era coinvolto. Due palestinesi sono rimasti feriti a Sabastiya (Nablus), in scontri seguiti ad una visita di israeliani a siti archeologici locali e un altro a Nablus, durante una visita di israeliani alla Tomba di Giuseppe. Un anziano è rimasto ferito nel villaggio di Bani Na’im (Hebron), durante scontri scoppiati nel corso della confisca di una tenda da parte delle forze israeliane. Un altro palestinese è rimasto ferito nell’area di Gerusalemme mentre tentava di attraversare una breccia nella Barriera. Del totale dei feriti, 29 sono stati curati per inalazione di gas lacrimogeno, 12 sono stati colpiti da proiettili di gomma, cinque sono stati colpiti con proiettili veri e sei sono stati aggrediti fisicamente o spruzzati con sostanze irritanti.

Le forze di polizia israeliane hanno aggredito fisicamente nove attivisti (fra loro anche un membro del parlamento israeliano) che stavano manifestando contro lo sfratto di famiglie palestinesi dalle loro case nel quartiere di Sheikh Jarrah a Gerusalemme Est. Il capo della polizia del distretto di Gerusalemme ha ordinato la chiamata a rapporto degli agenti coinvolti, mentre, a quanto riportato, il parlamentare ferito ha presentato una denuncia al Ministero della Giustizia.

In Cisgiordania le forze israeliane hanno effettuato 154 operazioni di ricerca-arresto ed hanno arrestato 167 palestinesi. Il governatorato di Ramallah ha registrato il maggior numero di operazioni (43), seguito da quello di Gerusalemme (27) e di Hebron (23).

In aree di Gaza adiacenti alla recinzione perimetrale e in mare, le forze israeliane hanno aperto il fuoco d’avvertimento in almeno 14 occasioni, a quanto riferito, per far rispettare  le restrizioni di accesso [imposte ai palestinesi]: non sono stati segnalati feriti.

In Area C ed a Gerusalemme Est, citando la mancanza di permessi edilizi, sono state demolite o sequestrate 20 strutture di proprietà palestinese, sfollando 13 persone e incidendo sui mezzi di sussistenza di altre 90 [seguono dettagli]. Dieci strutture sono state demolite in otto Comunità dell’Area C; in un caso, nell’area Dhahrat an Nada di Betlemme, sono state sfollate sette persone. A Susiya (Hebron), le autorità israeliane hanno sequestrato una tenda fornita come assistenza umanitaria. A Gerusalemme Est, nel quartiere di Jabal al Mukkabir, una famiglia di sei persone è stata costretta a demolire la propria casa mentre, ad Al ‘Isawiya, sono state demolite sei strutture di sussistenza. Le autorità israeliane hanno inoltre emesso sei ordini di arresto dei lavori contro almeno 32 strutture palestinesi (residenziali e agricole) e contro una strada a Khirbet ar Ras al Ahmar (Tubas).

Coloni israeliani, noti o ritenuti tali, hanno ferito sette palestinesi, di cui due ragazzi, ed hanno danneggiato alberi di proprietà palestinese [seguono dettagli]. I ragazzi sono stati aggrediti fisicamente in due episodi separati accaduti nell’area H2 di Hebron. Gli altri cinque sono stati colpiti con pietre o aggrediti fisicamente mentre lavoravano la loro terra: quattro [dei 5] ad An Nabi Salih (Ramallah) e uno a Jalud (Nablus). Palestinesi hanno riferito che a Qusra (Nablus) sono stati sradicati circa 100 alberelli di olivo. Nella zona H2 di Hebron una casa è stata danneggiata da una bottiglia incendiaria e a Kifl Haris (Salfit) sono stati danneggiati contatori dell’acqua. A Qaryut (Nablus) e Al Bqai’a (Hebron) coloni hanno devastato con bulldozer terreni privati palestinesi. A Deir Jarir (Ramallah), coloni hanno aggredito fisicamente e ferito un attivista israeliano che stava fornendo presenza protettiva a pastori palestinesi.

Palestinesi, noti o ritenuti tali, hanno aggredito fisicamente e ferito due israeliani;  inoltre, lanciando pietre e altri oggetti, hanno danneggiato otto veicoli israeliani, che transitavano su strade della Cisgiordania. Gli episodi sono stati riferiti da fonti israeliane.

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