Un esperto dell’ONU si dice “profondamente preoccupato” per i nuovi insediamenti israeliani

Apr 23, 2020 | Notizie

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Ufficio ONU per i Diritti Umani

2 marzo 2020

GINEVRA – Un esperto indipendente nominato dal Consiglio ONU per i Diritti Umani ha dichiarato che il recente annuncio di Israele che prevede di costruire oltre 8.000 unità abitative di insediamento nei Territori Palestinesi Occupati equivale a “una seria violazione del diritto internazionale che deve essere efficacemente contrastata dalla comunità internazionale”.

“Sono profondamente preoccupato per questi sviluppi davvero inquietanti”, ha affermato Michael Lynk, relatore speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967. “Questo drammatico aumento di nuove unità abitative negli insediamenti illegali israeliani conferma non solo che la soluzione a due stati è diventata un miraggio in via di estinzione, ma consolida anche le basi territoriali su cui Israele, la potenza occupante, pretende di annettere gli insediamenti sotto la sua sovranità.

“L’annessione viola la Carta delle Nazioni Unite e questi sviluppi sul terreno finiranno solo per peggiorare i diritti umani e la crisi umanitaria nel conflitto”.

Mercoledì scorso Israele ha annunciato l’intenzione di costruire 3.500 unità abitative nell’area E1 ad est di Gerusalemme, ciò che collegherebbe la città all’insediamento israeliano di Ma’ale Adumim. La costruzione di insediamenti nell’area E1 taglierebbe effettivamente in due la continuità territoriale tra il nord e il sud della Cisgiordania.

Israele ha anche annunciato l’intenzione di costruire 3000 unità abitative nell’insediamento israeliano illegale di Givat Hamatos a Gerusalemme Est. Ciò taglierebbe a sua volta la continuità territoriale rimanente tra le comunità palestinesi di Gerusalemme Est e di Betlemme. Inoltre, giovedì scorso, il Consiglio superiore di pianificazione dell’Amministrazione Civile ha approvato 12 progetti in 11 insediamenti, che comprendono 1.739 unità abitative, la maggior parte delle quali saranno situate in pieno territorio della Cisgiordania.

L’esperto delle Nazioni Unite ha già in precedenza criticato altri piani per espandere gli insediamenti e ha condiviso queste preoccupazioni con il governo israeliano.

“Tutti gli insediamenti israeliani nel territorio palestinese occupato sono illegali ai sensi del diritto internazionale”, ha affermato il relatore speciale. “Il Consiglio di Sicurezza del dicembre 2016 ha dichiarato che gli insediamenti costituiscono una ‘flagrante violazione del diritto internazionale’. La costruzione di altre unità di insediamento non solo rende più remota che mai l’evanescente possibilità di realizzare l’autodeterminazione palestinese, ma costituisce anche un presunto crimine di guerra ai sensi dello Statuto di Roma del 1998”.

Il relatore speciale ha inoltre criticato una recente riunione del comitato congiunto USA-Israele per progettare una mappa che determini quali parti della Cisgiordania palestinese saranno formalmente annesse da Israele secondo il piano Trump del gennaio 2020.

“Il lavoro di questo comitato di mappatura è completamente illegale ai sensi del nostro ordine internazionale basato su regole precise”, ha affermato Lynk. “L’annessione è stata messa fuorilegge dalla comunità internazionale fin dal 1945, perché provoca instabilità politica, sofferenza sociale e difficoltà economiche. La partecipazione del governo degli Stati Uniti a questo esercizio di mappatura viola i suoi solenni obblighi di rispettare il diritto internazionale e di cooperare con altri Stati per isolare gli autori di azioni illegali”.

Il relatore speciale ha esortato la comunità internazionale ad adottare misure concrete per contrastare l’espansione insediativa in corso e le azioni che si stanno intraprendendo in vista dell’annessione. “Non saranno sufficienti ulteriori dichiarazioni di rammarico e preoccupazione da parte di paesi e organizzazioni che avrebbero il potere di fare la differenza in questa interminabile occupazione. Le critiche senza conseguenze concrete garantiscono soltanto che l’espansione e l’annessione degli insediamenti continueranno”, ha affermato.

“Chiedo alla comunità internazionale di passare in rassegna la sua ampia scelta di sanzioni e contromisure per arginare questa marcia verso ulteriori illegalità. I prodotti degli insediamenti non devono aver accesso al mercato internazionale. Gli accordi, già esistenti o proposti, con Israele devono essere rivisti. Le attuali indagini presso il Tribunale Penale Internazionale devono essere sostenute.

“Ci deve essere un costo da pagare per chi sfida il diritto internazionale”, ha detto il Relatore Speciale.

Informazioni aggiuntive

Mr. S. Michael Lynk

Michael Lynk è stato designato nel 2016 dal Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite come Relatore Speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967. Il mandato è stato istituito nel 1993 dall’allora Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. Il prof. Lynk è professore associato di diritto presso la Western University di London, in Ontario, dove insegna diritto del lavoro, diritto costituzionale e legislazione sui diritti umani. Prima di diventare accademico, si è occupato per un decennio a Ottawa e Toronto di diritto del lavoro e diritto dei rifugiati. Ha anche lavorato per le Nazioni Unite sui diritti umani e sulla questione dei rifugiati a Gerusalemme.

I relatori speciali fanno parte delle cosiddette Procedure Speciali del Consiglio dei diritti umani. Procedure speciali, il più grande organo di esperti indipendenti nel sistema dei diritti umani dell’ONU, è il nome generale dei meccanismi indipendenti di accertamento e monitoraggio del Consiglio, che affrontano situazioni specifiche per paese o questioni tematiche globali. Gli esperti di procedure speciali lavorano su base volontaria; non fanno parte del personale delle Nazioni Unite e non ricevono uno stipendio per il loro lavoro. Sono indipendenti da qualsiasi governo o organizzazione e servono a titolo individuale.

Traduzione di Donato Cioli – Assopace Palestina

https://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=25643&LangID=E

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