Febbraio 2020
Campagna Popolare Contro il Muro dell’Apartheid in Palestina (Fermiamo il Muro)
Coordinamento Europeo dei Comitati e Associazioni per la Palestina (ECCP)
QUESTA È UNA COSA CHE DOBBIAMO FERMARE, ADESSO!
L’Unione Europea sta quadruplicando la somma destinata alla militarizzazione dei suoi confini, uno stanziamento che supererà i 21,3 miliardi di euro nel 2020 (1).
Sta aumentando i fondi per far sì che le agenzie per la militarizzazione dei confini – soprattutto Frontex e EMSA – siano equipaggiate a livello militare.
L’industria militare israeliana fa pressione da anni per ottenere una fetta di questa spesa miliardaria dell’Unione Europea dedicata alla militarizzazione dei confini. Nel 2018 il ministro della difesa israeliano dichiarava che l’Europa “è un importante obbiettivo per quanto riguarda le operazioni commerciali inerenti alla difesa, soprattutto la “difesa dei confini” (2).
I risultati stanno arrivando: Frontex e EMSA hanno iniziato ad usare i droni assassini israeliani.
A partire dal 2018, 63.750.000 €, di denaro pubblico europeo sono stati spesi per finanziare e incentivare l’economia bellica israeliana, perché Frontex e EMSA continuano sempre più a militarizzare i confini europei e il Mediterraneo, servendosi di tecnologie di sorveglianza e di tecnologie militari sviluppate e sperimentate da Israele durante i brutali attacchi a Gaza (3).
Nel frattempo il numero delle “navi fantasma,” navi piene di migranti scomparse senza lasciare traccia nel Mediterraneo, è continuato ad aumentare nel 2019.
Abbiamo la responsabilità e la possibilità di fermare tutto questo, adesso.
QUAL È IL PROBLEMA LEGATO AI DRONI ISRAELIANI?
I droni Heron sono tristemente noti per essere stati usati contro i Palestinesi. In seguito all’operazione “Piombo Fuso,” cioè l’assalto di Israele a Gaza avvenuto tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009, un’inchiesta di “Human Rights Watch” arrivava alla conclusione che decine di civili erano stati uccisi da missili lanciati dai droni (4). E i droni Heron erano tra quelli più impiegati. L’Hermes 900, prodotto dalla Elbit Systems, è un drone d’attacco con un carico utile di 350 kg (5). È stato impiegato per la prima volta durante l’ “Operazione Margine di Protezione” (6).
L’Hermes 900 è la versione più grande e moderna dell’Hermes 450 usato, secondo “Human Rights Watch”, dall’esercito israeliano per colpire intenzionalmente i civili a Gaza nel violento attacco del 2008/2009. Il portale DroneWatch riferisce che proprio un drone Hermes è stato utilizzato per uccidere i quattro ragazzi della famiglia Bakr mentre giocavano sulla spiaggia (8). I droni della Elbit sono stati usati da Israele anche in Libano, durante la guerra del 2006, per uccidere indiscriminatamente i civili tra cui anche operatori della Croce Rossa, conducenti di ambulanze e decine di persone che scappavano dalle loro case cercando rifugio dai continui bombardamenti israeliani (9).
QUAL È IL PROBLEMA LEGATO ALLA “ISRAEL AEROSPACE INDUSTRIES” E ALLA “ELBIT SYSTEMS”?
Israel Aerospace Industries è la principale industria che fabbrica i droni che vengono usati dalle forze armate israeliane. I suoi droni vengono ampiamente adoperati negli attacchi di Israele a Gaza e Human Rights Watch ha fornito la documentazione di come vengano impiegati proprio per colpire volutamente i civili palestinesi. Ma Israel Aerospace Industries ha anche un ruolo cruciale nella costruzione del muro illegale di separazione.
Leggendo l’avviso che riporta la sua aggiudicazione dell’appalto, pubblicato da FRONTEX nel gennaio 2018, veniamo a sapere che IAI (Israel Aerospace Industries) è stata pagata 4,75 milioni di euro per 600 ore di volo di prova e che ha ottenuto il contratto battendo altri due concorrenti appartenenti a paesi dell’Unione Europea (10).
Elbit Systems fornisce l’85% dei droni usati dalle forze armate israeliane (11) e ha sviluppato l’Hermes 900 proprio per la necessità dell’esercito israeliano di continuare a tenere Gaza nella condizione disumana di assedio (12). Elbit Systems, oltre ad avere sviluppato la tecnologia per la costruzione illegale del muro in Cisgiordania, da tempo produce fosforo bianco e bombe a grappolo (13).
L’USO DEI DRONI ASSASSINI ISRAELIANI NELLA POLITICA EUROPEA ANTI – IMMIGRAZIONE
EMSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima)
Novembre 2018: EMSA ha assegnato alla compagnia militare israeliana Elbit Systems un contratto di due anni per il noleggio di droni Hermes 900. Il contratto prevede che il centro per l’eccellenza e l’innovazione nell’industria di autoveicoli CEiiA, un’associazione privata portoghese, faccia da intermediario tra Elbit e EMSA, ed ha due periodi di opzione di un singolo anno del valore complessivo di 59 milioni di euro.
I droni Hermes vengono usati nel contesto delle politiche europee anti-immigrazione, frutto della cooperazione tra EMSA, FRONTEX e EFCA (Agenzia Europea di Controllo della Pesca) (14).
2019: almeno fino a metà marzo, uno dei due droni non era funzionante (15). Tra aprile e agosto i droni sono stati usati in Islanda durante 119 giorni operativi/96 giorni di missioni. I droni saranno usati da Frontex in Grecia fino a marzo 2020 (16).
2020: Questi sono gli stati che finora hanno richiesto alla EMSA, per il 2020, i servizi forniti dai droni, possibilmente gli Hermes: Bulgaria, Francia, Gran Bretagna, Lituania, Olanda, Spagna, Portogallo (17).
Frontex (Agenzia Europea per la Guardia dei Confini)
2018: Frontex, l’agenzia europea per la guardia dei confini terrestri e marittimi, ha speso 4.750.000 € per le 600 ore di volo (18) occorse a sperimentare 1 drone militare Heron della Israeli Aerospace Industries in Grecia e in Italia (con la collaborazione del ministro dell’interno italiano di allora, Matteo Salvini, leader dell’estrema destra anti-immigrazione) destinato al controllo dei confini marittimi nel Mediterraneo. Il costo di questo test è stato di 7.916,67 € per ogni ora di volo. Anche il drone Falco, costruito dal gigante dell’industria bellica italiana Leonardo (ex Finmeccanica) è stato sperimentato nel corso dell’anno (19).
Gennaio 2019: Un impiegato della Elbit Systems scrive a Frontex chiedendo: “Pensate che sia possibile incontrarci per discutere le diverse possibilità di collaborare con Elbit? Come per il contratto per i droni che abbiamo appena firmato con la EMSA?” (20)
Dicembre 2019: Frontex era riuscita a ricevere informazioni dai droni Hermes operati da EMSA e dalla CEiiA (21). Tuttavia Frontex aveva la sua gara d’appalto per aeromobili a pilotaggio remoto (RPAS) della categoria MALE (media altitudine lunga durata) che terminava il 13 dicembre. I droni devono offrire gli stessi servizi dei droni Hermes 900 di EMSA: servizi di sorveglianza marittima in Grecia e/o in Italia e/o a Malta. Il contratto durerebbe due anni con un’opzione di rinnovo ogni anno (22). Secondo quanto riportano gli organi di informazione, i requisiti richiesti escluderebbero dalla gara i droni italiani Falco (testati nel 2018).
COSA C’È DI SBAGLIATO NELL’USO DI DRONI IN FUNZIONE DI “GUARDIA COSTIERA”?
I droni sono uno strumento efficace per eludere gli obblighi che l’Europa ha, secondo la legge internazionale, di salvare la vita ai migranti che cercano di attraversare il Mediterraneo. In un recente articolo di “The Guardian” (24) leggiamo: “Non è obbligatorio che i droni siano equipaggiati con mezzi di salvataggio e che debbano condurre operazioni di soccorso,” una precisazione fatta da un membro del parlamento europeo appartenente al partito verde tedesco, Erik Marquardt. “Per fare questo ci vogliono le navi che sono proprio quello di cui c’è carenza in questo momento”.
Da agosto 2019 la percentuale delle morti tra le persone che hanno cercato di attraversare il Mediterraneo è salita dall’abituale 2% al 14%. Delle 8.362 persone che si pensa abbiano cercato di farlo nei primi sei mesi dell’anno, 567 sono quelle che hanno perso la vita.
Gabriele Iacovino, direttore di uno dei più prestigiosi centri di studio italiani, il Centro per gli Studi Internazionali, ha detto che il passaggio ai droni sarebbe “un modo di spendere denaro senza avere la responsabilità di dover salvare delle vite”. La sorveglianza aerea senza le navi in mare equivarrebbe a “una missione navale senza una forza navale” ed eviterebbe le imbarazzanti dispute in Europa su cosa farne dei migranti salvati. Oltre ai droni israeliani, l’Unione Europea impiega anche quelli europei e sperimenta nuovi sistemi robotizzati, inclusi droni a lungo e corto raggio, per militarizzare i suoi confini.
COME I DRONI ISRAELIANI RENDONO L’UNIONE EUROPEA COMPLICE DELLE VIOLAZIONI ISRAELIANE
Israele usa il suo esercito e la tecnologia per continuare ad imporre l’occupazione militare e il sistema di apartheid. Le violazioni israeliane delle leggi internazionali e i crimini di guerra perpetrati nei frequenti attacchi ai Palestinesi sono tutti ampiamente documentati. La Commissione Indipendente d’Inchiesta delle Nazioni Unite ha stabilito che le forze israeliane potrebbero aver commesso dei crimini di guerra nonché dei crimini contro l’umanità usando una forza militare letale contro i dimostranti disarmati a Gaza (25).
Le industrie militari israeliane lavorano in stretta connessione con l’esercito a cui forniscono equipaggiamento e armi che Israele usa nelle sue operazioni illegali, nelle sue aggressioni militari e nella colonizzazione dei territori palestinesi occupati. Queste compagnie e quelle che operano nel settore della sicurezza propagandano i loro prodotti come “collaudati in battaglia” o “provati sul campo” il che significa che sono già stati usati per esempio nell’occupazione della Cisgiordania o nell’assedio di Gaza. Usando i territori palestinesi come terreno per i suoi esperimenti, Israele è riuscito a diventare il principale produttore nonché esportatore nel mondo dei droni “sperimentati in combattimento.” Sovvenzionando queste compagnie l’Unione Europea di fatto aiuta Israele a portare avanti i suoi crimini di guerra e le sue pesanti violazioni dei diritti umani e delle leggi internazionali. L’Unione Europea si rende complice insieme a tutti noi di queste violazioni. Noi abbiamo la responsabilità di garantire che il denaro pubblico europeo non venga speso per finanziare società accusate di crimini di guerra. L’Unione Europea deve smettere di usare il denaro dei contribuenti per finanziare le compagnie militari israeliane.
Note
- https://ec.europa.eu/commission/sites/beta-political/files/budget-may2018-securing-externalborders_en.pdf
- https://www.haaretz.com/israel-news/israel-s-defense-export-sales-exceed-record-9-billion-1.6052046
- https://www.infomigrants.net/en/post/21941/1-300-reported-deaths-in-the-mediterranean-in-2019- iom
- https://www..hrw.org/report/2009/06/30/precisely-wrong/gaza-civilians-killed-israeli-dronelaunched-missiles
- https://elbitsystems.com/product/hermes-900-5/
- https://www.defensenews.com/article/20140812/DEFREG04/308120026/Israeli-Forces-Praise- Elbit-UAVs-Gaza-Op
- https://www.hrw.org/sites/default/files/reports/iopt0609webwcover_0.pdf
- https://dronewars.net/wp-content/uploads/2019/11DW-FracturedLives-WEB.pdf
- https://www.stopthewall.org/download/pdf/Elbit-fc.pdf
- https://ted.europa.eu/udl?uri=TED:NOTICE:10629-2018:TEXT:EN:HTML
- https://corporateoccupation.org/2015/01/27/elbit-new-company-profile/
- https://www.jpost.com/Israel-News/IAF-declares-Hermes-900-drone-fully-operational-503282
- https://investigate.afsc.org/company/elbit-systems
- https://digit.site36.net/2020/01/31/against-migration-eu-drone-crashed-in-crete/ Il 13 marzo, EMSA e CEiiA spiegavano che il secondo drone Hermes era ancora in attesa dell’arrivo di parti tecniche necessarie per il suo funzionamento.
- https://www.asktheeu.org/en/request/7359/response/24318/attach/html/2/Izuzquiza%20Luisa%20CMS%202019%2000010%200371%2028%20Nov%202019.pdf.html
- https://www.asktheeu.org/en/request/7585/response/24930/attach/html/3/Amendment%201%20to%20CEIIA%20contract%20redacted.pdf.html
- https://netzpolitik.org/wpupload/2019/12/E2946_191_Finalised_reply_Annex1_EN_V1.pdf
- https://www.uasvision.com/2018/10/24/iai-and-airbus-maritime-heron-completed-200-flighthours-in-civilian-european-airspace-for-frontex/
- https://www.asktheeu.org/en/request/7359/response/24318/attach/html/3/TIN%20sector%20docs.pdf.html
- https://www.asktheeu.org/en/request/7359/response/24318/attach/9/Email%206.pdf Risposta alla domanda scritta E-002890/2019 del membro del parlamento europeo Miguel Urban.
- https://ted.europa.eu/udl?uri=TED:NOTICE:490010-2019:TEXT:EN:HTML
- https://digit.site36.net/2019/12/15/frontex-stations-long-endurance-drones-in-the-mediterraneansea/
- https://www.theguardian.com/world/2019/aug/04/drones-replace-patrol-ships-mediterraneanfears- more-migrant-deaths-eu
- https://www.un.org/unispal/document/un-independent-commission-of-inquiry-on-protests-ingaza-presents-its-findings-press-release/
Traduzione di Alice Censi – Assopace Palestina