7amleh,27 febbraio 2020
L’Indice di Razzismo e Incitamento nei social media israeliani registra le dimensioni dell’incitamento anti-palestinese.
– Un post violento contro Arabi e Palestinesi ogni 64 secondi
– 495.000 posti violenti contro Arabi e Palestinesi nel 2019
– La Joint List e i suoi leader sono stati i maggiori bersagli di discorsi violenti nel 2019
L’Arab Center for the Advancement of Social Media (7amleh) ha pubblicato i risultati del suo indice annuale di razzismo e incitamento nei social media israeliani nel 2019. La ricerca ha rivelato che il picco di incitamento contro Palestinesi e Arabi nel 2019 è correlato ai due round delle elezioni israeliane. Mostra anche che c’è stato un aumento del 14% nei discorsi violenti nei confronti di Arabi e Palestinesi, con un post violento ogni 64 secondi e con almeno uno ogni 11 messaggi sugli Arabi che usa un linguaggio incitante.
Nel 2019 c’è stato anche un aumento del numero e della percentuale di post con incitamento. Quasi 495.000 su 5,4 milioni di post sugli Arabi erano post violenti, che contenevano insulti razzisti e incitanti e pregiudizi offensivi contro la comunità araba e palestinese. Queste statistiche indicano un aumento del 5% nei post con incitamento, rispetto alle statistiche del 2018 che mostravano 464.000 su 4,7 milioni di messaggi sugli Arabi contenenti dichiarazioni violente.
L’indice del razzismo del 2019 mostra che i due round di elezioni israeliane hanno causato un aumento dell’8% di discorsi violenti contro la comunità araba in materia di politica. Mostra anche che i discorsi violenti contro la Joint List si rivolgevano sia contro organizzazioni che contro individui, in quanto i membri della Knesset Ayman Odeh e Ahmad Tibi hanno ricevuto il secondo e il terzo commento più violento e razzista.
Abbiamo analizzato Facebook, Instagram, Twitter, YouTube e diverse piattaforme per calcolare l’Indice del razzismo. Facebook rimane la rete più importante tra quelle che ospitano discorsi violenti, poiché il 41% di tali discorsi sono stati pubblicati su questa piattaforma, che rivela un calo del 15% di discorsi violenti rispetto al 2018. D’altra parte, Twitter ospita il 30% dei discorsi violenti contro gli Arabi, con un aumento del 14% rispetto al 2018.
L’indice di razzismo e istigazione nei social media israeliani è un rapporto annuale pubblicato dal 7amleh Center, in collaborazione con Vigo Company che monitora etichette e parole razziste e violente contro Arabi e Palestinesi durante tutto l’anno.
