Middle East Monitor, 25 febbraio 2020
La scorsa settimana, in un raid all’alba, la polizia israeliana ha chiuso un forno palestinese, vecchio di 60 anni, ed ha arrestato il figlio del proprietario nella Città Vecchia di Gerusalemme occupata.
Secondo fonti locali, le forze di polizia hanno assaltato il quartiere di Bab Hitta nella Città Vecchia e hanno chiuso il forno, proprietà della famiglia di Abu Snaina. Il figlio del proprietario, Naser Abu Snaina, è stato arrestato durante lo scontro.
Un video pubblicato sulla pagina Facebook del Wadi Hilweh Information Centre, un comitato di controllo con sede a Silwan, mostra un filmato del panificio chiuso nel quartiere Bab Hitta, che prende il nome da una delle porte che conducono alla Moschea di Al-Aqsa, la Porta della Remissione.
Si è detto che il motivo della forzata chiusura sta nel fatto che il panificio forniva prodotti da forno ai devoti palestinesi diretti alla Moschea di Al-Aqsa per pregare. Al panificio è stato ordinato di smettere di fornire ai fedeli il ka’ak, un pane di forma ovale con semi di sesamo. IMEMC News ha spiegato che molti Palestinesi pensano al ka’ak come all’ “essenza della Palestina” e in effetti l’odore del pane con il sesamo riempie le strade di Gerusalemme nelle prime ore del mattino.
Le autorità municipali israeliane non hanno detto che problema ci sia se il forno distribuisce ka’ak ai devoti, ma per gli analisti palestinesi questa mossa sembra far parte della campagna in corso contro la moschea e le persone che ci vanno a pregare e potrebbe essere collegata ai panifici che distribuiscono ka’ak ai fedeli durante la campagna “Grande Alba” in Cisgiordania. In questa campagna, un numero senza precedenti di Palestinesi partecipano alle preghiere dell’alba come nuova forma di protesta contro il cosiddetto “piano del secolo” approvato dall’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e contro i piani israeliani di annettere l’intera Cisgiordania occupata.
La scorsa settimana è circolato sui social media un filmato che mostra soldati israeliani aggredire un’anziana palestinese che distribuiva cioccolata ai fedeli che partecipavano alla preghiera del venerdì nella Moschea di Al-Aqsa.
Traduzione di Elisabetta Valento