Human Check Point Project
È un laboratorio teatrale aperto ad attrici e attori, a chi ha scelto il teatro come strumento per accrescere la propria esperienza personale e a chi ha interesse a conoscere meglio la situazione palestinese e l’occupazione.
Modalità
Un laboratorio che permette di unire sia la formazione e il passaggio di esperienze teatrali, sia di condividere un percorso creativo.
Il lavoro prevede un momento di training collettivo ed uno di creazione individuale e collettiva su temi e testi che verranno proposti.
Tema
Il conflitto, la sua nascita, le possibili soluzioni e il suo superamento attraverso la scena. Partiremo da qui per affrontare la situazione palestinese facendo riferimenti a diversi materiali: testimonianze, libri, film, documentari, fumetti ed opere d’arte che hanno raccontato il conflitto negli anni.
Obiettivi
Al termine del laboratorio è previsto una restituzione pubblica del lavoro emerso nei quattro giorni. La restituzione teatrale del lavoro è inserita negli eventi estivi di Bergolo.
Costi:
Il costo complessivo del laboratorio sarà di:
Euro 180,00 per chi si iscrive entro il 15/7/2019
Euro 220,00 per chi si iscrive oltre il 15/7/2019
Il costo comprende:
• vitto e alloggio
• laboratorio teatrale intensivo
• performance finale pubblica presso il Teatro della Pietra di Bergolo
Il laboratorio sarà effettuato con un minimo di 10 partecipanti e un massimo di 15 partecipanti
Iscrizione:
• acconto di Euro 50,00 sull’IBAN: IT50 O 03127 74610 00000 0001 527 Intestato ad Assopace Palestina, causale: seminario Ricorda Racconta Ritorna
• saldo a inizio seminario
Informazioni: 3erre.prg@gmail.com – cell. 328 2834017
Il laboratorio sarà condotto da Antonio Tancredi, regista, drammaturgo, attore ed educatore teatrale con la collaborazione di Danilo Spadoni (attore) e Maria Di Pietro (Assopacepalestina).
Antonio Tancredi, regista, drammaturgo, attore ed educatore teatrale
Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Genova, sceglie di lavorare in teatro.
Si forma come attore e regista attraverso corsi e seminari con esponenti della ricerca e pedagogia teatrale (Marco Martinelli, Zygmunt Molik, Adriano Jurissevich, Claude Coldy, Claudio Morganti, Cesar Brie, Cesare Ronconi, Giorgio de Gasperi, Dominic Grossjean, Antonio Lucifero, Attilio Caffarena). È stato a bottega dal regista Giorgio Gallione del Teatro dell’Archivolto, seguendolo in diverse messe in scena dal 1996 al 2002.
Dal 2001 al 2017, è stato attore e regista del Teatro del Piccione, una delle realtà più significative del teatro per l’ infanzia in Italia. Inoltre collabora con il Teatro della Tosse, il Teatro dell’Archivolto, i Cattivi di Maestri, l’Associazione Dioniso Produzioni, Oddiseoteatro, Compania le Mani e con l’ attore Andrea Pierdicca con cui ha realizzato lo spettacolo La solitudine dell’ape, insieme agli YoYo Mundi e ad Alessandro Hellmann, e partecipato al progetto Radici nel cielo.
Le sue prime esperienze sono legate a un teatro fisico che privilegiava il movimento e l’immagine alla parola. L’incontro con il teatro per l’infanzia è stata una prosecuzione naturale del suo percorso di ricerca che gli ha dato la possibilità di confrontarsi con un teatro necessariamente popolare, per tutti, e con l’esigenza di trovare una sintesi tra linguaggio immediato, immagini e movimento.
Rifiuta da sempre le etichette e i confini tra generi, per questo ha intrecciato percorsi con attori-narratori, danzatori, musicisti, compagnie di teatro che usano anche la figura (burattini, pupazzi).
Negli ultimi anni è approdato al teatro di narrazione.
Il suo teatro è in divenire, non ha mai smesso di cercare, non dimenticando ciò che ha trovato: ogni genere, ogni teatro si ispira agli stessi principi, sono le modalità e le espressioni che cambiano.
Se c’è una radice comune nei suoi lavori, questa è l’attenzione ai temi civili, a questioni sociali e politiche, nel senso di questioni che riguardano la comunità, il suo pensare e il suo agire.
Da anni unisce all’attività di regista e attore in teatro, quella di formatore ed educatore teatrale con adulti e ragazzi.
Human Check point project fa parte del percorso artistico “Ricorda Racconta Ricorda” promosso da AssopacePalestina.
Attraverso il percorso Ricorda Racconta Ricorda desideriamo raccontare le violazioni dei diritti umani dentro e fuori le carceri israeliane. Vogliamo testimoniare e ricordare ciò che abbiamo visto, vissuto ed ascoltato. Desideriamo farlo attraverso il teatro che è sempre stato un rito e un mezzo con cui l’umanità si è interrogata sulle proprie azioni e sul proprio destino.
Abbiamo scelto di parlare di Palestina perché la Palestina è un paese che da più di 50 anni è sotto occupazione militare, perché nei confronti dei suoi abitanti si sta effettuando una pulizia etnica e spoliazione sistematica della terra, delle risorse idriche e dei diritti civili, perché la Palestina, oggi, ci dà la possibilità di interrogarci sull’idea di umanità a cui vogliamo tendere.
Assopacepalestina, associazione che a livello nazionale promuove eventi culturali e artistici a sostegno del diritto dei palestinesi alla vita, alla terra e alla dignità.