Il Commissario ONU per i Diritti Umani accusa Israele per il suo “immediato rigetto” del rapporto sulle uccisioni di manifestanti a Gaza.

Michelle Bachelet richiama Israele per non aver risposto ‘ad alcuna delle gravissime questioni’ sollevate dal discorso di Netanyahu secondo il quale la Commissione per i Diritti Umani ‘ha stabilito un nuovo record di ipocrisia.’

Reuters e Noa Landau

Haaretz, 6 marzo 2019

Palestinesi in mezzo ai gas lacrimogeni durante gli scontri avvenuti in seguito ad una dimostrazione lungo il confine con Israele, a Est di Gaza City, 1 marzo 2019. AFP

L’Alto commissario ONU per i diritti umani Michelle Bachelet ha detto mercoledì di deplorare “l’immediato rigetto” fatto da Israele di un rapporto ONU riguardante le uccisioni di manifestanti a Gaza operate dalle forze di sicurezza israeliane, “senza aver risposto ad alcuna delle gravissime questioni sollevate nel rapporto.”

La settimana scorsa, ispettori ONU indipendenti hanno dichiarato che le forze di sicurezza israeliane hanno probabilmente commesso crimini di guerra e crimini contro l’umanità nell’uccidere 189 Palestinesi e nel ferirne più di 6.100 durante le proteste settimanali avvenute a Gaza nel corso dell’ultimo anno.

“Tutte le parti in causa devono dar prova di moderazione all’approssimarsi del 30 marzo,” ha detto Bachelet in un discorso alla Commissione per i Diritti Umani, riferendosi al primo anniversario dell’inizio delle proteste.

I risultati del rapporto sono stati respinti da diversi funzionari israeliani, compreso il primo ministro Benjamin Netanyahu che ha detto che Israele respinge categoricamente il rapporto: “La Commissione per i Diritti Umani ha stabilito un nuovo record di ipocrisia e di menzogne spinta da un odio ossessivo verso Israele.”

Netanyahu ha aggiunto che Israele continuerà a “difendere con fierezza la sua sovranità e i suoi cittadini dagli attacchi portati da Hamas e dalle organizzazioni terroristiche sostenute dall’Iran.”

Il gruppo di indagine della Commissione ONU per i Diritti Umani ha dichiarato di aver riscontrato “ragionevoli prove” sulla violazione della legge internazionale da parte delle forze di sicurezza israeliane.

La commissione ha accertato che la maggior parte dei dimostrati di Gaza uccisi dall’esercito israeliano erano disarmati. [Qui sotto il filmato visionato dalla commissione.]

È stato inoltre raccomandato che gli stati membri dell’ONU prendano in considerazione la possibilità di imporre sanzioni individuali (come divieti di movimento o sequestro di beni) a carico di persone che la Commissione identifichi come responsabili.

L’Alto commissario ONU per i diritti umani Michelle Bachelet a una conferenza stampa nella sede delle Nazioni Unite di Ginevra, 5 dicembre 2018. Denis Balibouse/Reuters

Il ministro degli esteri israeliano Yisrael Katz ha definito il rapporto “ostile, bugiardo e fazioso.”

Il ministro dell’istruzione Naftali Bennett ha così commentato: “È difficile immaginare che l’ONU possa sprofondare più in basso. Mentre oscilla tra scusare il terrorismo o ignorare il terrorismo, tradisce le democrazie e sostiene dittatori e tiranni.”

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 Traduzione di Donato Cioli

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