Gli accademici protestano perché la decisione del ministro delle scienze Ofir Akunis di non nominare la prof. Yael Amitai per un comitato scientifico israelo-tedesco potrebbe compromettere la reputazione internazionale di Israele.
di Asaf Ronel
Haaretz, 10 luglio 2018-07-10
Il ministro per la scienza e la tecnologia Ofir Akunis ha bloccato la nomina della prof. Yael Amitai –un’autorità israeliana per le ricerche sul cervello– che doveva far parte di un comitato scientifico israelo-tedesco. Il ministro ha detto che ciò avveniva per il fatto che, una decina di anni fa, la professoressa aveva firmato una petizione a sostegno dei soldati che si rifiutavano di fare il servizio militare in Cisgiordania.
Secondo il parere di una persona che lavora nel settore, questo potrebbe danneggiare la posizione professionale di Amitai, che è a capo della Scuola Interfacoltà per le Scienze del Cervello alla Università Ben Gurion del Negev, e inoltre un intervento politico nella ricerca israeliana potrebbe ledere e compromettere la stessa reputazione della ricerca israeliana agli occhi delle fondazioni straniere.
Il prof. Joseph Klafter, che guida il Forum dei Rettori Universitari ed è il presidente dell’Università di Tel Aviv, ha scritto ad Akunis per metterlo in guardia sui possibili danni agli interessi di Israele. La decisione di Akunis è stata annunciata nel fine settimana da Israel Hayom.
Il consigliere alle comunicazioni di Akunis, Ohad Yehezkeli, ha detto che il ministro “ha deciso di non firmare la raccomandazione alla nomina della signora Amitai come rappresentante alla Fondazione Israelo-Tedesca per la Ricerca Scientifica non a causa delle sue opinioni, ma perché anni addietro aveva firmato una petizione che incoraggiava il rifiuto ad arruolarsi nell’esercito israeliano. Il ministro per la Scienza ritiene inappropriato che qualcuno che incoraggia il rifiuto possa rappresentare Israele nelle sedi internazionali.” Anche Akunis si è vantato della sua decisione in un post su Facebook.
Dopo aver completato le procedure di ammissione al comitato, Amitai aveva cominciato ad esaminare le richieste di finanziamento. Qualche ora dopo, racconta, ricevette una chiamata urgente dal Ministero della Scienza in cui si diceva di interrompere il lavoro di revisione delle domande perché la sua partecipazione al comitato non era stata approvata.
Alcuni giorni dopo, mentre cercava di avere un chiarimento in modo da poter esaminare le domande prima della prevista riunione del comitato, le fu detto che Akunis non aveva intenzione di approvare la sua nomina.
Il Forum dei Rettori Universitari ha chiesto al primo ministro Benjamin Netanyahu di intervenire e approvare la nomina di Amitai. La richiesta diceva: “Questa è una situazione imbarazzante per lo stato di Israele, poiché il ministro per la Scienza farà di tutto per farsi bello di fronte ai suoi sostenitori politici sacrificando sull’altare della politica gli interessi dello stato di Israele e il prestigio degli accademici israeliani in generale, mettendo in pericolo milioni di euro che potrebbero arrivare a ricercatori e scienziati israeliani.”
Alcune autorità universitarie che hanno chiesto di rimanere anonime accusano Akunis di mettere in pericolo il prestigio accademico di Israele sul piano internazionale. “Questo dimostra ancora una volta che il governo cerca di usare i suoi ampi poteri per portare la politica dentro alla ricerca e al mondo accademico,” ha detto un funzionario.
“Si è negata la valida e giusta nomina di una ricercatrice che è esperta e autorevole nel suo settore, e che è a capo di un dipartimento universitario, solo perché ministro voleva guadagnarsi meriti politici nel suo partito, senza nemmeno cercar di conoscere o almeno di parlare con la ricercatrice. È inaudito che ministri del governo siano disposti ad agire apertamente contro gli interessi nazionali dello stato di Israele, in cambio di un temporaneo sostegno nel comitato centrale di un partito.”
Gli universitari, in sostanza, accusano il ministro di pubblicizzare la storia per guadagnarsi punti dalla destra, alle spese di un ulteriore danno per la reputazione internazionale di Israele.
La Fondazione Israelo-Tedesca per la Ricerca Scientifica ha risposto dicendo che l’atto di nomina dei rappresentanti è di esclusiva competenza di Akunis. L’ufficio del ministro non ha risposto a domande sul possibile danno che la decisione può portare al mondo accademico israeliano.
Asaf Ronel
Traduzione di Donato Cioli