Un appello per fermare il ruolo della UE nella militarizzazione e nei profitti delle violazioni dei diritti umani nei Territori Palestinesi occupati.
La UE ha finanziato la ricerca relativa all’industria della sicurezza per molti anni. Il budget totale per la ricerca sulla sicurezza è triplicato passando da 1,4 miliardi di euro, del periodo precedente, a 3,8 miliardi, dal 2014 al 2020. Questo denaro dei contribuenti europei è veicolato alle aziende del militare, e tra queste molte israeliane, sotto il mascheramento della ricerca e la promessa che le tecnologie e le tecniche sviluppate verranno usate unicamente per scopi civili.
Uno dei modi con il quale aziende e imprese armiere e militari hanno ottenuto l’accesso a fondi UE è l’attuale programma UE per la Ricerca e Innovazione, Horizon 2020, che include molte aziende israeliane. Sebbene la UE proclami che i fondi per la ricerca sono andati solo a progetti con applicazioni civili, molti dei progetti approvati sono a uso duale (dual use) e servono anche gli interessi militari. Molti altri servono politiche che violano i diritti dei rifugiati e militarizzano le nostre società.
La cooperazione UE con le aziende militari di Israele prova che i progetti dual-use servono anche scopi militari. Isaac Ben-Israel, presidente della Agenzia spaziale di Israele, lo dice chiaramente: “Dal momento che siamo un piccolo paese, se si impianta una linea di produzione di piccoli satelliti, dice alla IAI, verrà usata sia per scopi militari che commerciali”. L’ECCP e Stop the Wall hanno intrapreso una analisi dei progetti UE che coinvolgono aziende militari israeliane e l’analisi ha mostrato come fondi pubblici europei vengono attualmente usati per sviluppare, legittimare e profittare dalla tecnologia che è stata “sperimentata sul campo ” commettendo crimini di guerra e violazioni dei diritti umani.
Molti indicatori segnalano che le politiche di “controllo dei confini” si basano su concetti e tecnologie che violano i diritti umani. Un ben documentato rapporto di Transnational Institute e StopWapenhandel mostrano come le aziende israeliane abbiano un’unica strategia di vendita, capitalizzando il fatto che la tecnologia israeliana è “provata in battaglia” durante azioni illegali e politiche di controllo dei confini e della popolazione nel contesto della occupazione e colonizzazione, come il Muro nella Cisgiordania occupata, l’assedio e gli attacchi militari su Gaza e molti altri esempi.
Le aziende israeliane per la sicurezza militare e nazionale, come la Israel Aerospace Industries, hanno giocato un ruolo nella fortificazione dei confini di Bulgaria e Ungheria, nei programmi di sorveglianza marittima della UE e in generale nel programma UE Frontex.
La UE rifiuta di considerare la condotta grave di aziende così come l’origine e la possibile destinazione di tale tecnologia e in tal modo viola le sue proprie regole e regolamenti.
Nel luglio 2017, 25 esperti di diritto internazionale hanno pubblicato un parere giuridico riguardo al progetto LAW TRAIN di Horizon 2020 basato sulla cooperazione con la polizia israeliana, che ha un record nel campo della tortura e di altre violazioni di diritti umani. Il rapporto degli esperti sottolinea la necessità di escludere tali soggetti, coinvolti in modo evidente in sistematiche violazioni di diritti umani. Finanziando tali progetti, la UE semplicemente chiude un occhio sulle gravi violazioni del diritto interazionale e dei diritti umani, realizzate all’interno o fuori dei suoi confini.
Pertanto chiediamo alla UE di:
- Limitare i programmi quadro della UE solo alla ricerca sulla sicurezza civile e la pace, escludendo anche la ricerca sulla sorveglianza dei confini e le tecnologie dual-use, ed evitare ogni legame tra i Programmi quadro e la Politica Comune di difesa e sicurezza (CSDP), in particolare la EU Defence Agency (EDA);
- Escludere immediatamente tutte le aziende israeliane militari e per la sicurezza dai programmi quadro UE, dato che una analisi di passati progetti ha mostrato che la loro partecipazione in questi programmi coinvolge direttamente il sostegno della UE nello sviluppare, legittimare e profittare della tecnologia e metodologia usate da Israele nel contesto di crimini di guerra e violazioni dei diritti umani.
- Garantire trasparenza e controllo democratico sui bandi annuali UE per proposte relative alla ricerca.
Hanno firmato questo appello:
Piattaforme europee e internazionali:
- European Coordination of Committees and Associations for Palestine
- Pax Christi International
- European Network Against Arms Trade (ENAAT)
- Corporate Europe Observatory
- Decolonial International Network (DIN)
Austria:
- Women in Black (Vienna)
- Antiimperialistische Koordination (AIK)
- Society for Austro-Arab Relations (SAAR)
- Styrian Peace Platform (Steirische Friedensplattform)
Belgium:
- La Centrale Generale FGTB – trade union
- Socialist Union for Cultural Workers and Media (ACOD Cultuur) – trade union
- Belgian Workers Party (PVDA- PTB) – political party
- LEF-FGE-NGO
- 11.11 -NGO
- Vredesactie
- Belgian Academic and Cultural Boycott of Israel (BACBI)
- Plateforme Watermael-Boitsfort Palestine
- Palestina Solidariteit
- Association Belgo-Palestinienne
- Hand in Hand tegen Racisme
- Partij van de Arbeid
Finland:
- Communist Party of Finland – political party
- Friends of the Earth Finland – NGO
- Finnish-Arab Friendship Society
- Finnish Peace Committee (Suomen Rauhanpuolustajat)
- Physicians for Social Responsibility, Finland
- Spartacus Foundation
- Women for Peace, Finland
- Women Against Nuclear Power, Finland
- Amandamaji rf, Finland
- Committee of 100 in Finland
- Israeli Committee Against House Demolitions Finland
France:
- Union Syndicale Solidaires – trade union
- The French Communist Party (PCF) – political party
- The Party of the Indigenous of the Republic (PIR) – political party
- Pax Christi France – NGO
- Ligue des droits de l’Homme (LDH) – NGO
- Plateforme des ONG francaises pour la Palestine – NGO
- Association France Palestine Solidarité (AFPS) – NGO
- Union juive fran9aise pour la paix (UJFP) – NGO
- Mouvement pour une Alternative Non-violente (MAN)
- Comité de Vigilance pour une Paix Réelle au Proche-Orient (CVPR PO)
- Association des Universitaires pour le Respect du Droit International en Palestine (AURDIP)
- Sciences Citoyennes
- REF – Réseau Euromed France
- BDS France,
- Collectif Judéo Arabe et Citoyen pour la Palestine
- Mouvement International de la Réconciliation-France
- Association Jumelage Palestine France
- La Cimade
- Réseau Sortir du colonialisme
- Mouvement contre le Racisme et pour l’Amitié entre les Peuples (MRAP)
- Forum Palestine Citoyenneté
- Le Mouvement de la paix
Germany:
- Jewish Voice for Peace (Judische Stimme fur gerechten Frieden in Nahost) Germany
- Deutsch-Palastinensische Gesellschaft NRW Slid
- BDS Berlin
- BDS-Gruppe Bonn
- Institut fur Palastinakunde e.V.
Ireland:
- Derry Trades Union Council – trade union
- Dublin Council Of Trade Unions – trade union
- Transport Salaried Staffs’ Association of Great Britain and Ireland – trade union
- Sinn Féin – political party
- Communist Party of Ireland – political party
- Solidarity – The Left Alternative – political party
- People Before Profit – political party
- Sadaka-NGO
- Centre for Global Education – NGO
- Ireland-Palestine Solidarity Campaign – NGO
- Action from Ireland (Afri) – NGO
- Africa Solidarity Centre Ireland – NGO
- Trade Union Friends of Palestine – campaigning group
- Peoples Movement – Gluaiseacht an Phobail – campaigning group
- Peace and Neutrality Alliance – campaigning group
- Irish Football Fans Against Israeli Apartheid – campaigning group
- Shannonwatch – campaigning group
- Academics for Palestine – campaigning group
- Students for Justice in Palestine (Dublin) – campaigning group
- United Against Racism – campaigning group
Italy:
- New Weapons Research Group – NGO
- Salaam Ragazzi dell’Olivo – Comitato di Milano – NGO
- Salaam Children of Olive Tree – Milan Committee – NGO
- Rete della Pace – network of 60 organisations – involved in peace, disarmament, no violence, human rights.
- Associazione Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese
- Casa Terra
- Cultura è Libertà
- Comitato “Nessun M346 a Israele” (Varese)
- Donne in nero (Women in black)
- Rete Disarmo (membro ENAAT)
- Rete Ebrei contro l’occupazione (ECO)
- Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese
- Reti di pace (Laboratorio Monte verde)
- WILPF Italia (Women’s international league for peace and freedom)
- BDS Italia
- Rete Disarmo
- Tavolo TerraCorpiTerritori&SpaziUrbani in Non Una Di Meno, Italy
- AssopacePalestina
Luxemburg:
- The National Federation of Railway Workers, Transport Workers, Officials and Employees of Luxembourg (FNCTTFEL)- trade union
- dèi Lénk – political party
- SOS Faim-NGO
- Cercle de Coopération – NGO
- Comité pour une paix juste au Proche-Orient
- Action Solidarité Tiers Monde
The Netherlands:
- Socialist International
- Kairos Sabeel Nederland – NGO
- Diensten en Onderzoek Centrum Palestina (DocP) (DocP)
- Transnational Institute – think tank
- Nederlands Palestina Komitee
- SAP/Grenzeloos
- EMCEMO
- Women’s International League for Peace and Freedom Dutch section
- Vredesbeweging Pais
Scotland:
- SNP Friends of Palestine
- Scottish Campaign for Nuclear Disarmament
- Scottish Friends of Palestine
Spanish State:
- Confederation General del Trabajo (CGT), trade union
- Comisiones Obreras (CCOO), trade union
- Basque Workers Solidarity – ELA (Basque Country), trade union
- Confederacion Intersindical Galega – CIG (Galicia), trade union
- 1ntersindical Alternativa de Catalunya (IAC), trade union
- Podemos – political party
- SODePAZ -NGO
- Intemazionalistak Auzolanean – social movement
- Union de Juventudes Comunistas de Espana
- BDS Pais Valencià – social movement
- Unadikum- social movemnet
- Paz con Dignidad
- Associació Punt d’Interacció de Collserola
- Centre Delàs d’Estudis per la Pau
- ISM en el Estado Espanol
Slovenia:
- Proj a Pro Justice through Action
- Society for Human Rights Humanitas
- Mirovni Institut
Sweden:
- The Palestine Solidarity Association of Sweden
Switzerland:
- Communist Party – political party
- Collectif Urgence Palestine-VD
- Urgence Palestine Nyon La Còte (Suisse)
- BDS Switzerland
- Alternative refugee center
- Women and development
UK:
- UNISON – trade union
- Sabeel-Kairos – NGO
- UK-Palestine Mental Health Network – NGO
- Palestine Solidarity Campaign UK – NGO
- War on Want
- Red Card Israeli Racism campaign
- British Committee for the Universities of Palestine (BRICUP)
- Scientists for Global Responsibility (SGR)
- Jews for Boycotting Israeli Goods (J-BIG)
Norway:
- LO i Oslo – trade union
- Norwegian Union of Municipal and General Employees (Fagforbundet) – trade
- The Association of Norwegians NGOs – NGO
- The Palestine Committee of Norway
- The Norwegian Committee for Academic and Cultural boycott of the state of Israel – (AKULBI)