Vi azzopperemo tutti! La campagna di gambizzazione contro la protesta palestinese.

di Angelo Stefanini.

saluteinternazionale.info, 2 maggio 2018.

Dal 30 marzo, nella Striscia di Gaza ha luogo ogni venerdì una mobilitazione popolare senza precedenti, chiamata la Grande Marcia per il Ritorno. Come risposta, il governo israeliano schiera sul confine decine di cecchini che sparano sulla folla proiettili veri. Dai “mezzi tradizionali”, come gas lacrimogeni e pallottole rivestite di gomma per disperdere le proteste, si è passati alla pratica di “mirare a ginocchia, femori o organi vitali”. Come la vecchia pratica dell’esercito di spezzare le braccia ai giovani lanciatori di pietre durante la Prima Intifada, la nuova tattica di “sparare per azzoppare” indica l’intento di prendere di mira bersagli ben precisi tra i dimostranti distruggendo i loro arti inferiori per minare la resistenza della società palestinese. Sparare alle gambe come forma di tortura.

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