Israele si prepara a fare demolizioni a tappeto nei villaggi di Ein El Hilwe e Al Maleh, nel nord della Valle del Giordano. Intendono demolire le case di 300 Palestinesi, cancellando del tutto quelle comunità. Il loro piano a lungo termine è la pulizia etnica della Valle del Giordano, e queste demolizioni fanno parte del piano. E giorno dopo giorno hanno demolito case e tende in tutta l’area della Valle del Giordano.
Gli abitanti della zona hanno riferito di droni che sorvegliavano dall’alto, mentre i militari dell’esercito di occupazione chiedevano i documenti di identità a tutti i residenti. Quale fosse la minaccia che si profilava per le famiglie e la comunità lo hanno capito quando sono state depositate sulla loro terra, fermate con dei sassi, le notifiche di evacuazione.
Rashid Khudairi della Jordan Valley Solidarity sta coordinando le attività di chi è sotto la minaccia di demolizione e dice: “Da molti anni le forze dell’occupazione hanno sottoposto a vessazioni ed attacchi i Palestinesi nel nord della Valle del Giordano, per spingerli ad abbandonare la loro antica terra. A queste comunità è stato negato l’accesso all’acqua, all’elettricità, alle strade, alla sanità e all’istruzione. Le loro case sono state demolite ripetutamente e spesso vengono fatte esercitazioni militari vicino alle loro case e sulle loro terre. Ora Israele sta facendo un ulteriore passo in questo progetto di pulizia etnica. La situazione è di grande emergenza e noi chiediamo l’aiuto di tutti gli amici che abbiamo nel mondo.”
Luisa Morgantini, già Vice Presidente del Parlamento Europeo, Presidente di AssopacePalestina, ha fatto eco a questo appello dichiarando: “Da molti anni AssopacePalestina si reca nella Valle del Giordano, conosciamo i villaggi, le famiglie, abbiamo assistito a molte demolizioni, ad evacuazioni della popolazione palestinese per far posto a coloni e a colonie che sono illegali, secondo la legalità internazionale.
Nel 1967, data dell’occupazione militare, vi erano circa 300 mila Palestinesi nella Valle del Giordano; oggi ve ne sono circa 60mila. È una pulizia etnica ed una deportazione silenziosa che avviene nel silenzio e nella complicità della comunità internazionale e dei media.
È tempo di reagire. Chiediamo al nostro governo, ai parlamentari, ai movimenti di protestare e chiedere ad Israele che cessi l’insediamento delle colonie, l’evacuazione della popolazione palestinese e la demolizione di case e scuole.”
Anche attivisti israeliani hanno lanciato un appello al mondo, cosi come B’tselem, organizzazione israeliana per la difesa dei diritti umani, considerata dal governo Nethaniahu un pericolo per Israele. http://www.btselem.org/facing_expulsion_blog
Altre info sono stati pubblicati da Haaretz: https://www.haaretz.com/israel-news/1.822205
Ognuno/a può fare qualcosa. Mobilitiamoci!
Se siete in Palestina:
Contattate la Jordan Valley Solidarity se potete venire a portare aiuto.
Email: jvsrashed@yahoo.com o chiamate 00962597177518.
Se siete in Italia:
Inviate l’appello ai parlamentari affinché facciano interrogazioni al governo e spingano il Ministero degli Esteri a mettersi immediatamente in contatto con la controparte israeliana per protestare contro questo atto di pulizia etnica. Trovate le mail dei parlamentari sul sito del parlamento italiano.
Chiedete ai parlamentari di informarvi via email sulle iniziative da loro intraprese e sull’eventuale risultato.
Scrivete al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Piazzale della Farnesina, 1 – 00135 Roma Centralino: +39 – 06.36911. Ministro Angelino Alfano, Vice Ministro Mario Giro, Sottosegretario Vincenzo Amendola
Al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, affinchè intervengano nei confronti delle autorità Israeliane.
Scrivete e telefonate all’ambasciata israeliana in Italia, inviate lettere ai giornali, alle radio, alle tv. Chiedete che ne parlino, che diano informazioni sulla situazione.
Manifestate davanti ai consolati e all’ambasciata israeliana o in qualunque altro posto, per dire no alle demolizioni, no all’evacuazione della popolazione, no all’occupazione militare.
Trovate i contatti sui siti ufficiali.
Ovunque voi siate:
Teneteci al corrente delle vostre iniziative di sostegno alle comunità palestinesi della Valle del Giordano, scrivete o telefonate a valledelgiordano@assopacepalestina.org tel. +39 348 3921465
Per maggiori informazione: www.assopacepalestina.org