Israele ferma e nega l’entrata ad alcuni rappresentanti delle Chiese del Mondo e maltratta tutta la delegazione

churchIl 9 maggio 2016, il Segretario Generale del Consiglio Mondiale delle Chiese (WCC) ha rilasciato una dichiarazione in cui lamenta che suoi rappresentanti, provenienti da 13 paesi, in arrivo all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv per un convegno sui cambiamenti climatici, sono stati sottoposti a lunghi e ostili interrogatori condotti in modo aggressivo, accusatorio e intimidatorio.

Alcuni partecipanti sono stati trattenuti fino a tre giorni in uno stato di semi-detenzione e poi sono stati rispediti nei lori paesi di origine. Tutti i partecipanti hanno comunque denunciato che il trattamento subìto andava “ben oltre il limite che il Consiglio Mondiale delle Chiese è disposto a considerare tollerabile”.

Il Consiglio Mondiale delle Chiese riunisce 349 rappresentanze di tutte le principali tradizioni cristiane, in gran parte protestanti, anglicane e ortodosse. Il tema del convegno in Israele riguardava il problema mondiale dei cambiamenti climatici, ma la dichiarazione rilasciata a proposito di questo incidente ribadisce comunque la preoccupazione generale del WCC per “le popolazioni della regione che sono quotidianamente esposte a violenza, insicurezza e negazione dei loro diritti umani”, una posizione che è evidentemente alla base dell’ostilità mostrata da Israele.

Il Segretario del WCC conclude il comunicato con una richiesta di scuse da Parte di Israele e si dichiara comunque disposto ad un incontro con le autorità israeliane.

http://www.oikoumene.org/en/resources/documents/general-secretary/statements/statement-on-events-at-ben-gurion-international-airport-29-april-2-may-2016

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