Venerdì 23 OTTOBRE alle ore 17,30 in Piazza dei Ciompi – FIRENZE
I media tutti i giorni ci mostrano e raccontano strumentalmente SOLO di giovani palestinesi armati di coltello che uccidono o tentano di uccidere e che vengono immediatamente “neutralizzati” (tradotto, linciati o assassinati), senza accennare ad alcuna responsabilità del governo israeliano. La loro è una disperata risposta individuale, che si sta via via allargando, all’oppressione e alle continue violenze di Israele, ma non fa parte di una strategia di una forza politica organizzata o di quei movimenti popolari che da anni hanno scelto la via della resistenza popolare non violenta. E’ la DISPERAZIONE, è il non aver vissuto in tutta la loro vita un solo giorno di libertà, ma subito solo restrizioni, umiliazioni, demolizioni delle loro case e confisca delle loro terre, carcere e uccisioni, è il fallimento dei tanti fasulli processi di pace, è l’impunità che Israele ha sempre goduto presso la comunità internazionale, malgrado le tante deliberazioni di condanna delle Nazioni Unite e degli organismi internazionali, è il senso di impotenza di fronte ad una situazione che vede la condanna delle vittime e il sostegno dei carnefici, che portano i giovani palestinesi a reagire spontaneamente, come nella prima Intifada, contro tutti coloro ritenuti colpevoli in qualche modo della loro tragica esistenza.
INVITAMO TUTTI COLORO CHE SONO PER LA LIBERTA’, LA GIUSTIZIA E IL RISPETTO DEI DIRITTI UMANI ALLA MOBILITAZIONE IN SOLIDARIETA’ CON IL POPOLO PALESTINESE
PER
– Fare pressione sul governo italiano, sulle istituzioni, sulla comunità internazionale per fermare la politica coloniale ed omicida di Israele, sola responsabile della situazione in atto.
-Denunciare l’informazione falsa e di parte che chiama terroristi i giovani palestinesi, mentre i coloni che terrorizzano, bruciano case e persone e uccidono sono “coloni” e basta e che omette colpevolmente di parlare del contesto attuale della Palestina a causa della politica espansionistica e coloniale di Israele.
-Sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vera storia della resistenza palestinese.
-Sostenere gli appelli delle varie forze istituzionali e della società civile palestinesi che chiedono l’intervento e la protezione delle Nazioni Unite, dopo decine e decine di anni di occupazione militare e ogni forma di oppressione.
-Chiedere il blocco di ogni forma di commercio e cooperazione nel settore delle armi con Israele, la sospensione degli accordi Europa- Israele, il boicottaggio dei prodotti provenienti dagli insediamenti dei coloni, interventi sanzionatori come quelli in atto verso tutti i paesi coloniali, che occupano illegalmente altri paesi, violano continuamente tutti i diritti umani, mettono in atto azioni di pulizia etnica, commettendo nel contempo crimini contro l’umanità.