Ali Etani, un detenuto di 17 anni da Jenin, giovedi ha informato il suo avvocato del Palestinian Prisoner’s Society (PPS) del maltrattamento e l’abuso a cui è stato sottoposto, durante gli interrogatori nelle prigioni israeliane.
Secondo WAFA, Etani ha detto al suo avvocato che durante gli interrogatori israeliani molestano i detenuti minori ed impiegano diverse tecniche di tortura psicologica e fisica; alcuni di questi metodi includono legare le mani ed i piedi del minore ed umiliarlo mentre gli mettono le gambe sulle spalle, tutto questo mentre sono ammanettati.
Etani ha aggiunto che ha difficoltà respiratorie e sinusiti così come mal di testa cronico ma non riceve cure mediche dal servizio carcerario.
Le guardie carcerarie israeliane effettuano incursioni notturne a sorpresa nelle sezioni dei minori, l’ultima delle quali è stata un raid lanciato appositamente in una delle celle; le guardie hanno bloccato i detenuti nelle toilette mentre hanno manomesso i loro effetti personali.
Secondo l’organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem, alla fine di maggio 2015, 163 minori palestinesi sono stati tenuti nelle carceri israeliane come detenuti di sicurezza e prigionieri.
La maggior parte dei minori in stato di detenzione è sottoposta ad abusi verbali e fisici, questo rappresenta una vera e propria violazione del diritto internazionale. La difesa per i bambini palestinesi ha riferito: “La maggior parte dei bambini viene arrestata in casa in Cisgiordania nel bel mezzo della notte da soldati israeliani armati fino ai denti.”
Ha inoltre aggiunto: “Diverse ore dopo il loro arresto, i bambini arrivano ad un interrogatorio da soli nel centro di detenzione, privati del sonno e spesso picchiati e spaventati. Gli interrogatori tendono ad essere coercitivi, ci sono abusi verbali, minacce e violenza fisica da cui scaturisce, in ultima analisi, una confessione .”
Il diritto internazionale stabilisce che i minori non devono essere ammanettati o terrorizzati durante gli interrogatori. Al fermo, l’autorità che trattiene il minore deve informare immediatamente la famiglia e consentire ai suoi genitori di essere presenti durante gli interrogatori .
L’Associazione per i Diritti Civili in Israele ha detto che i genitori hanno il diritto di accompagnare il bambino durante l’interrogatorio alla stazione di polizia, anche se la stazione si trova all’interno di un insediamento. Se il genitore non ha permesso di entrare in un insediamento, un avvocato deve accompagnare immediatamente il minore .
Secondo le statistiche, 90 minori, che hanno meno di 18 anni, sono attualmente detenuti nel campo militare di Ofer nei pressi di Ramallah, mentre altri 110 sono detenuti nei campi militari di Hasharon e Majedo.