Un ulivo piantato a simboleggiare nuova vita e determinazione a resistere. Una targa istallata in memoria di attivisti che hanno dato la vita in nome della libertà del popolo palestinese. Si è svolta 13 Giugno, al villaggio di At Tuwani, la cerimonia organizzata da donne e uomini del Comitato Popolare delle colline a Sud di Hebron per commemorare Rachel Corrie, Vittorio Arrigoni, Tom Hurndall e Angelo Frammartino, attivisti internazionali che hanno perso la loro vita in Palestina.
La targa commemorativa sottolinea infatti l’importanza del supporto internazionale per la resistenza popolare nonviolenta nei Territori Occupati da Israele. “Dal momento che conosciamo i sentimenti delle madri delle vittime, il nostro messaggio per loro è quello di condividere il loro dolore perché siamo madri anche noi”, ha detto Kifah Adara, portavoce delle donne delle colline a Sud di Hebron. Dopo gli interventi, tra i quali quello di Luisa Morgantini, presidente di AssopacePalestina, che ha anche dato lettura di un messaggio dei genitori di Angelo e via Skype della madre ed il padre di Rachel Corrie, nella valle di Khelly, è stato inaugurato il Freedom Garden e sono stati piantati alberi di ulivo, simbolo di una terra che resiste all’occupazione e alle sopraffazioni.