Israeliane contro l’occupazione
Nonostante siano una stretta minoranza e spesso oggetto di critiche da parte dei propri connazionali, non mancano israeliani contrari all’occupazione e contrari alla politica che il loro Stato conduce nei confronti dei palestinesi.
Molti hanno iniziato il loro percorso di attivismo per i diriti umani rifiutando di svolgere il servizio di leva, che, in Israele, è obbligatorio per uomini e donne e della durata di sei mesi. In genere si dedicano ad attivitá di disobbedienza civile basata sul principio della nonviolenza.
Dalla ‘Coalizione di donne per la pace’ agli ‘Anarchici contro il muro’, da ‘Medici per i diritti umani’ a ‘Machsom Watch’, passando per ‘Rabbini contro l’occupazione’, ‘Bt Selem’, ‘Ya Samba’, ‘Combattenti per la pace’, ‘Breaking the Silence’, ‘Chi approfitta dell’occupazione’, fino al più noto a livello internazionale Bds, ovvero ‘Boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni’. Queste sono solo alcune delle associazioni più attive che, molto spesso, vedono le donne protagoniste.