Articolo pubblicato su Nena News
Oltre 50 obiettivi colpiti, tra cui le case di 4 militanti di Hamas, compound militari e lanciarazzi. Oltre 30 palestinesi feriti. L’esercito israeliano dichiara: “Non ci aspettiamo una missione breve”. Secondo Haaretz, Netanyahu è pronto all’offensiva via terra
AGGIORNAMENTO ore 12.15 – HAARETZ: NETANYAHU PRONTO A ORDINARE OFFENSIVA VIA TERRA
Secondo quando affermato da un funzionario israeliano al quotidiano Haaretz, il premier Netanyahu avrebbe dato istruzioni all’esercito affinché si prepari ad un’offensiva via terra contro la Strisica di Gaza, “una campagna forte, continua e lunga”.
AGGIORNAMENTO ore 11.10 – 13 FERITI A GAZA CITY
Continuano a piovere bombe su Gaza: colpite tre aree di Gaza City nei quartieri di al-Zeytuna, al-Sabra e al-Shajaiya. Otto i feriti a al-Shajaiya e cinque ad al-Sabra. Colpita anche Beit Lahiya, a nord della Striscia, e il sud dove è stata centrata la casa di Mahmoud al-Hashash. I missili lanciati da Gaza verso il territorio israeliano hanno provocato un incendio a Ashkelon. Intercettati dal sistema Iron Dome i razzi verso Ofakim e Beer Sheva.
AGGIORNAMENTO ore 10.25 – VOLANTINI DELL’ESERCITO ISRAELIANO SU GAZA
Il giornalista Nick Schifrin, corrispondente di Al Jazeera ha riportato la notizia di volantini lanciati dagli aerei militari israeliani in cui si avverte la popolazione gazawi: “Siete i responsabili del vostro futuro”.
AGGIORNAMENTO ore 10.15 – ALTRI SEI BOMBARDAMENTI A NORD DELLA STRISCIA
L’aviazione israeliana ha compiuto altri sei bombardamenti a Gaza City e Khan Younis, a Nord della Striscia.
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della redazione
Roma, 8 luglio 2014, Nena News – Israele ha lanciato stanotte l’operazione militare “Bordo protettivo” (in ebraico e in arabo la denominazione è “scogliera forte”) nella Striscia di Gaza. Colpiti dall’Aviazione e dalla Marina di Tel Aviv più di 50 siti. Lo stato ebraico ha mobilitato anche i riservisti per una possibile invasione di terra.
Secondo i vertici militari israeliani l’operazione ha come obiettivo quello di fermare il lancio di razzi palestinesi verso lo stato ebraico. Il numero dei missili sparati dalla Striscia è cresciuto notevolmente da quando Israele ha iniziato una ampia campagna di arresti (circa 600) e raid in Cisgiordania (6 i morti) per ritrovare i tre giovani israeliani rapiti il 12 giugno. Nelle ultime settimane sono stati 300 i razzi e i colpi di mortaio sparati dallo stretto lembo di terra palestinese verso le vicine cittadine israeliane. Ottanta nella sola giornata di ieri.
Israele ha, inoltre, compiuto diversi attacchi aerei nella Striscia provocando decine di feriti e undici morti tra i palestinesi.
Timori di un attacco di più ampia portata sono confermati dai vertici militari dello stato ebraico. “[I palestinesi, ndr] hanno scelto la strada dell’escalation” ha commentato il portavoce dell’esercito israeliano, il Col. Peter Lerner. “La missione proseguirà finché la riteniamo necessaria. Per quel che ci riguarda non crediamo che sarà una missione breve”.
Lerner ha poi aggiunto che Tel Aviv aumenterà gradualmente la sua offensiva e che sta richiamando i riservisti per una possibile invasione di terra. Anche una fonte militare, citata dal quotidiano israeliano Ha’Aretz, conferma questo scenario: “l’operazione si intensificherà in base alla qualità e quantità degli obiettivi che l’aviazione dovrà attaccare. L’esercito continua ad arruolare forze per la Striscia e intende aumentare i suoi effettivi, anche se al momento lo sforzo militare è affidato ai raid aerei”.
Tra gli obiettivi colpiti stanotte Tel Aviv ha bombardato le case di quattro militanti di Hamas, 3 compound militari, 18 lanciarazzi nascosti e altre infrastrutture militari. Alle operazioni ha partecipato anche la Marina israeliana che ha colpito una base delle Brigate Izz al-din al-Qassam a nord ovest di Khan Yunis. Bombardate alcune aree agricole a Beit Hanun e una base militare di Hamas vicino Jabalya.
Il portavoce del Ministro della Salute palestinese, Ahsraf al-Qudra, ha dichiarato che al momento sono 22 i palestinesi feriti tra cui due bambini (di sette e quattro anni). Sono giudicate gravi le condizioni di un giovane palestinese colpito in uno dei raid israeliani nel centro della Striscia.
Intanto nel sud d’Israele l’esercito ha ordinato ai cittadini che vivono in un raggio di 40 chilometri dalla Striscia di Gaza di non uscire di casa. Avviso che è stato rivolto anche agli abitanti di Beersheva nel Neghev. Stamane un razzo sparato da Gaza è esploso vicino Kiryat Malachi e le sirene sono suonate nel Consiglio regionale di Hof Ashkelon.
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