ALLA RICERCA DELLE RADICI DI UN’ARTE POPOLARE FEMMINILE
Un viaggio dal Nord al Sud della Palestina storica, dalla Galilea al Negev, attraverso i ricami dell’Associazione Najdeh. Con le donne palestinesi rifugiate in Libano dal 1948
L’associazione Najdeh (“Soccorso”, in arabo) nasce nel 1977 con lo scopo di aiutare le donne sopravvissute al massacro di Tell El Zaatar, un campo di rifugiati palestinesi a Beirut, assediato e totalmente distrutto nel 1976 durante la guerra in Libano.
Najdeh ha operato in dieci campi profughi palestinesi in Libano e ha fornito, soprattutto a donne e bambini, servizi sociali ed educativi di base: asili nido e scuole materne, corsi di formazione professionale, di alfabetizzazione, di sostegno scolastico, di educazione ai diritti e alla salute.
La creazione di laboratori di ricamo è stato uno dei progetti del Najdeh. Oltre a svolgere un ruolo economico, i ricami hanno consentito alle donne delle generazioni della diaspora, di riappropriarsi degli aspetti più tipici della cultura tradizionale palestinese.
Adele Manzi – una delle fondatrici del Najdeh – in collaborazione con volontari e con il gruppo milanese della Rete Radiè Resch e di Associazione per la Pace Milano, ha progettato e organizzato un’esposizione di circa 200 ricami palestinesi realizzati dai laboratori di Al Badia. Alcuni dei ricami esposti sono stati ispirati da antichi modelli, conservati in musei e collezioni, studiati dalle ricamatrici di Al Badia e riprodotti nei loro colori originali. Le ricamatrici hanno anche creato modelli nuovi: è il caso di un arazzo, esposto nella mostra, premiato dall’Unesco nel 1998. In questo modo riprende vita, nei campi profughi, una tradizione popolare molto importante nella Palestina storica prima della “Nakba”, la catastrofe, vale a dire l’espulsione dei palestinesi dalla loro terra nel 1948.
Gli oggetti esposti sono raggruppati secondo il nome del villaggio, della città o della regione dell’originale. Sono una ventina di località, dal Nord al Sud della Palestina storica. Sono presenti motivi provenienti da villaggi o città che sono state distrutte nel ’48 o che esistono ancora, i cui abitanti palestinesi sono stati costretti ad abbandonare le loro case e terre che adesso fanno parte dello stato d’Israele,
I ricami del “Najdeh”: alcune delle principali esposizioni realizzate in Italia:
2001 – Libreria Azalai Milano – con Adele Manzi e Piera Redaelli
2001 – Biblioteca Comunale – Pessano con Bornago – Mostra artigianato artistico
2001 – Lecco – Sala Unione Industriali – Hany Gaber, Khadije Abdel Al, Adele Manzi
2002 – Roma – Soccorso Soc.Palestinese – Adele Manzi, Raniero La Valle, Stefano Chiarini
2003 – Roma –Teatro dell’Orologio e Municipio Cinecittà – Donne in Nero
2003 – Cagliari – Ist.Tecnico Commerciale “P. Martini”
2003 – Milano – Biblioteca Comunale Dergano Bovisa – Adele Manzi
2004 – Pisa – con “ Salaam Ragazzi dell’Olivo” e Provincia di Pisa
2004 – Schio – con Associazione per la Pace, Donne in Nero – Comune di Schio
2004 – Padova – Donne in Nero e Comitato Pari Opportunità dell’Università di Padova
2004 – Milano –18/19 novembre – Biblioteca Comunale Dergano Bovisa
2005 – Busto Arsizio – Museo del Tessile e della Tradizione Industriale
2006 – Milano – Libreria delle Donne – Circolo della Rosa
2007 – Schio – “Un filo lungo il mondo”
2010 – Rimini – “Equamente 2010”
2012 – Rimini – Convegno Nazionale 2012 Rete Radiè Resch
2012 – Piacenza – Rete Radiè Resch
2012 – Casale Monferrato (Al) – 14°Festa dei Popoli
2013 – Sesto San Giovanni – Biblioteca comunale – Cespi –
ASSOCIAZIONE PER LA PACE MILANO – RETE RADIE’ RESCH
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COMPOSIZIONE DELLA MOSTRA
La Mostra si compone, a tutt’oggi, di circa n. 80 ricami, costituti principalmente da copricuscini, tovaglie, piccoli oggetti. Dispone inoltre, di 3 abiti femminili (denominati “Abaye”)
Ai ricami sono abbinati n° 33 pannelli fotografici di due dimensioni : cm. 70×50 e cm. 70×100.
(dotati di ganci posteriori per essere appesi).
I pannelli riproducono:
– fotografie di abiti ricamati, o dettagli di ricami
– fotografie di ricamatrici
– mappe dell’antica Palestina
– fotografia in ricordo di Adele Manzi
E’ disponibile inoltre un filmato in dvd con un’intervista ad Adele Manzi – durata 20 minuti circa .
La mostra è in espansione. Sono previste ulteriori acquisizioni di ricami, abiti tradizionali e immagini didascaliche.
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Per informazioni rivolgersi a :
Maria Ripamonti
mail : maria.ripamonti@libero.it
Liviana Bortolussi
mail : livianalibera@fastwebnet.it
Laura Finardi
mail : laufinardi@gmail.com