COMUNICATO STAMPA
da Popular Struggle Coordination Committee
Centinaia di palestinesi hanno annunciato oggi il lancio della campagna “Melh Al-Ard” (Sale della Terra) facendo rivivere il villaggio di Ein Hijleh nella valle del Giordano su una terra che appartiene alla chiesa ortodossa e al monastero di San Gerassimo. La campagna e’ stata lanciata nel rifiuto della politica israeliana che vuole giudaizzare e annettere la valle del Giordano.
Gli organizzatori della campagna e i partecipanti hanno dichiarato,
” Noi, le figlie e i figli della Palestina, annunciamo oggi il ripristino del villaggio di Ein Hijleh come parte della campagna Melh Al-Ard nella valle del Giordano. L’azione mira a rifiutare lo status quo politico, specialmente date le negoziazioni futili che distruggono i diritti della nostra gente alla liberazione e la rivendicazione della loro terra.
Di conseguenza abbiamo deciso di far rivivere un antico villaggio palestinese Cananita nella valle del Giordano accanto alla cosiddetta “Strada 90” che collega il Mar Morto a Bisan. L’azione e’ parte di un continuo passo contro il piano di occupazione israeliana di prendere e annettere la valle del Giordano.
Questo passo e’ un atto popolare contro l’oppressione israeliana della popolazione palestinese e la costante giudeizzazione della terra.
Dal villaggio di Ein Hijleh, noi i partecipanti annunciamo che teniamo saldo il nostro diritto a tutte le terre palestinesi occupate. Noi rifiutiamo il Piano di Kerry che stabilira’ uno stato Palestinese sfigurato e riconosce l’entita’ israeliana come Stato ebraico. Tale stato rendera’ i palestinesi che vivono dentro i territori occupati nel 1948 residenti e visitatori che possono essere deportati in ogni momento. Noi affermiamo l’unita’ della nostra gente e la loro lotta ovunque essi siano per i nostri diritti inalienabili.
Il villaggio di Ein Hijleh si trova in quella che e’ chiamata “Area C” nella valle del Giordano, che e’ sotto minaccia di annessione dalla politica israeliana e dal piano di Kerry. Per questo abbiamo deciso di convocare una azione nazionale per proteggere la valle del Giordano e mettere fine alla costante giudeizzazione dei territori palestinesi.
Basandoci sul nostro supporto del movimento Boycott, Divestment and Sanctions (BDS) noi ci rivolgiamo ai nostri amici e gruppi di solidarieta’ internazionale perche’ sostengano le richieste della popolazione palestinese e boicottino tutte le compagnie israeliane comprese le fabbriche e compagnie israeliane che lavorano nella valle del Giordano e approfittano delle risorse naturali palestinesi.
Per esempio, vi chiediamo di boicottare Mehadrin, il piu’ grande esportatore israeliano di frutta e verdura, alcune della quali crescono nella valle del Giordano. E Hadiklaim, che esporta datteri prodotti da coloni israeliani nella valle del Giordano. Chiediamo anche di boicottare sia Ahava che Premier, compagn
ie di cosmetici che usano i minerali del Mar Morto per produrre i loro prodotti. Il nostro villaggio palestinese si trova vicino a Deir Hijleh o monastero di San Gerassimo, su terreno di proprieta’ del monastero ortodosso. Il terreno consiste di alcune vecchie case abbandonate e palme. Il suolo bianco ha un’alta concentrazione di sale e l’area e’ circondata da terreni presi e usati da coloni israeliani. Una base israeliana separa il terreno dal monastero di Deir Hijleh che ha una proprieta’ di circa 1000 dunams, alcuni dei quali sono stati presi dalle forze israeliane con la scusa di “ragioni di sicurezza.”
La campagna “Melh A-lArd” (Sale della Terra), cita una frase della Bibbia, Matteo 13:5, che dice, “Voi siete il sale della terra. Ma se il sale perde la sua salinita’, come puo’ diventare salato di nuovo? Non e’ piu’ buono a niente, a parte essere gettato via e calpestato sotto i piedi.” Il nome del nostro villaggio, Ein Hijleh, e’ basato sul nome originario cananita e sulla sorgente d’acqua (Ein) li’ presente.
Noi i flgli e le figlie di Ein Hijleh chiamiamo la nostra gente a unirsi alla lotta per far rivivere il villaggio e proteggere i nostri diritti, la storia, la cultura e la terra. Figlie e figli di Palestina, siate il sale di questa terra e siate saldi su di lei.
Per contatti: Diana Alzeer, 0592400300 or 0525339054
Traduzione a cura di AssopacePalestina