La resistenza nonviolenta di Youth Against Settlements
Hebron si trova nei territori palestinesi occupati e per importanza religiosa è seconda solo a Gerusalemme. Per gli arabi si chiama Al Khalil, per Israele, Hevron. Ma il nome che più le si addice è Gost Town, la città fantasma. “Youth Against Settlements” è il nome di un gruppo di attivisti di Hebron che portano avanti un movimento di resistenza nonviolenta contro gli insediamenti israeliani in Cisgiordania, difendendo le famiglie palestinesi dagli attacchi dei coloni che si sono insediati proprio nel centro storico della città. Lo fanno con l’unica arma possibile, raccontare ciò che accade. Si sono perciò muniti di telecamere e macchine fotografiche per riprendere episodi di violenza fisica e verbale, ormai quotidiani: lanci di pietre, occupazioni di case e terreni, arresti senza giustificazioni, insulti di vario tipo. Basti pensare che, ai palestinesi, è vietato persino camminare in Shuhada Street, la via principale di Hebron, ormai diventata simbolo della condanna a morte imposta da Israele a molti villaggi e città della Cisgiordania.
Programma
Ore 18.00: Proiezione del documentario Al Khalil di Livia Parisi (16’), sulla resistenza nonviolenta a Hebron
Incontro con Badia Dweik (Youth Against Settlements) e Luisa Morgantini (Assopace Palestina)
A seguire: Cena all’Hostaria agli Scuppiatti e proiezione del documentario This is my land…Hebron, di G. Amato e S. Natanson, Ita, 2010 (72’)
Dove?
S.Cu.P! VIA NOLA 5 (METRO SAN GIOVANNI)
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