GIORNATE D’AZIONE PER LA RIAPERTURA DI SHUHADA STREET!
Assopace Palestina vi invita a partecipare alla quarta azione globale per la riapertura della Shuhada Street che si celebrerà, in tutto il mondo, dal 22 al 25 febbraio, giorni in cui si ricorda il massacro, da parte del colono Baruch Goldstein, di 29 palestinesi che pregavano in moschea.
ECCO LE FOTO
Roma
Bologna
A Roma, l’appuntamento è per il giorno 22 febbraio ore 16.30 al Colosseo, per manifestare contro l’occupazione israeliana della Palestina e, in particolare, per la riapertura di Shuhada street.
Shuhada Street è la via principale di Hebron, unica città della West bank in cui i coloni israeliani vivono all’interno della città vecchia. Questa arteria, che fino a pochi anni fa era un’affollata via commerciale, ora è deserta. Solo i coloni israeliani sono autorizzati a camminarci, i palestinesi non possono metterci piede. I negozi sono statisigillati e gli abitanti arabi sono costretti a fare il giro della città per arrivare in un posto raggiungibile, in linea d’aria, in pochi minuti.
La chiusura di Shuhada Street non è solo un modo per rendere loro la vita difficile, non è solo un modo per affermare il principio della forza dell’occupante. Shuhada Street è il simbolo della condanna al silenzio e alla morte a cui Israele sta condannando molti villaggi e città palestinesi. E’ la strada dell’Apartheid e dell’occupazione militare.
Crediamo, come affermiamo con il nostro nome, nella pace. Ma crediamo che la pace sia possibile solo attraverso la giustizia. Per questo, anche quest’anno, chiediamo, a chi si oppone all’apartheid israeliana, di organizzare azioni di solidarietà, durante le giornate dal 22 al 25 febbraio.
Alcune indicazioni:
- scendere in piazza con manifestazioni, marce, fiaccolate, sit-in, flash mobs
- organizzare mostre fotografiche o proiezioni di filmati sull’apartheid di Hebron
- inviare messaggi video a forum, media e social network che chiedano allacomunità internazionale di utilizzare pressione diplomatica per riaprire la Shuhada street
- scrivere lettere alle famiglie palestinesi di Hebron per dimostrare solidarietà
- visitare la città di Hebron per vedere con i vostri occhi la sofferenza quotidiana della gente
- ogni altra azione nonviolenta e creativa che vi sentite possa sostenere la causa!
Comunicateci le vostre iniziative, fotografate le vostre azioni e inviatecele, via mail: lmorgantiniassopace@gmail.com
sulla pagina face book del gruppo di attivisti nonviolenti Youth against settlements (www.youthagainstsettlements.