IL VOTO DEL 29 NOVEMBRE NON E’ SOLO SIMBOLICO
Nel silenzio dei media, il Parlamento Europeo ha approvato ieri un paragrafo di una risoluzione con cui si dichiara il sostegno alla candidatura della Palestina, come Stato non membro osservatore permanente, alle Nazioni Unite. La risoluzione, proposta dai verdi, è stata approvata a larghissima maggioranza: 447 voti a favore, 113 contrari e 65 astensioni.
La richiesta a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina come osservatore all’assemblea delle Onu sarà presentata dal presidente dell’ANP, Mahmoud Abbas, il 29 novembre. Una data importante che coincide con la data della spartizione della Palestina, nel 1947. Per molti – per chi punta il dito contro la non efficacia delle Nazioni Unite, visto anche il sistematico ignorare, da parte di Israele e senza alcuna conseguenza, di tutte le risoluzioni Onu che ne condannano la politica di occupazione e colonizzazione della Palestina – sembra un passaggio irrilevante.
Penso invece che questo passo abbia un significato importante, e non solo simbolico: permetterà, infatti, alla Palestina di portare Israele davanti alla Corte e al tribunale penale Internazionale. Cessati i bombardamenti, l’assedio a Gaza continua, cosi come continuano, nella West Bank, la demolizione delle case, la confisca delle terre, gli arresti tra i comitati popolari per la resistenza nonviolenta e non solo. Tutte queste sono violazioni dei diritti umani che vanno avanti da decenni e che potrebbero finire sul tavolo di un giudice internazionale. E questo lo sanno bene gli Stati Uniti e Israele.
Molte, infatti, in questi giorni le pressioni per posticipare tale voto. Gli Usa hanno detto chiaramente, cosi’ come avevano fatto in occasione del riconoscimento della Palestina da parte dell’ Unesco – che non verseranno più nessun aiuto ai palestinesi. Il nostro Ministro degli esteri Giulio Terzi, fedele alleato di Israele durante i bombardamenti su Gaza, ha subito proposto che il voto del giorno 29 all’assemblea Onu venisse posticipato. Spero che l’ Olp non accetti i tali ricatti e presenti la richiesta nel giorno previsto.
Per questo il voto al Parlamento Europeo è una buona notizia e un grazie va ai verdi e a tutti quelli che hanno votato a favore.