Raccolte delle olive con International Solidarity Movement

In un momento di crescente violenza dei coloni nella West Bank, l’International Solidarity Movement manda una chiamata urgente per i volontari a partecipare alla Campagna Raccolta Olive 2012 su invito delle comunità palestinesi.

L’ulivo è un simbolo nazionale per i palestinesi. Mentre migliaia di ulivi sono stati rasi al suolo, sradicati e bruciati dai coloni israeliani e dai militari – (oltre mezzo milione di ulivi e alberi da frutto sono stati distrutti dal settembre 2000) – la raccolta non è più solo una fonte di sostentamento, ma è diventata una forma di resistenza.

La raccolta delle olive è l’affermazione annuale del legame storico, spirituale, economico dei palestinesi alla loro terra, e il rifiuto alla volontà israeliana di defraudarli. Nonostante gli sforzi da parte dei coloni e dei soldati israeliani per impedire loro di accedere al loro territorio, le comunità palestinesi sono rimaste ferme nel rifiuto di rinunciare alla loro raccolta delle olive.

Volontari palestinesi e ISM condividono ogni anno la raccolta delle olive con le comunità agricole palestinesi, nelle zone in cui i palestinesi devono affrontare i coloni e la violenza militare quando si lavora la terra. La vostra presenza può fare una grande differenza. E’ stato dimostrato in passato che questa partecipazione scoraggia il numero e la gravità degli attacchi e vessazioni. La presenza di attivisti è in grado di ridurre il rischio di estrema violenza dei coloni e dell’esercito israeliano e afferma il loro diritto di guadagnare il proprio sostentamento e di essere presenti nelle terre palestinesi. Attivisti internazionali si impegnano in un intervento non violento e nella sua documentazione, e questo sostegno pratico permette a molte famiglie di raccogliere le loro olive. Inoltre, la Campagna Raccolta Olive offre anche una meravigliosa opportunità di trascorrere del tempo con le famiglie palestinesi nei loro oliveti e nelle loro case.

La campagna avrà inizio l’8 ottobre e fino al 15 novembre. Si richiede un minimo di 2 settimane di impegno dei volontari, ma si sottolinea che presenze di lunga durata sono pure necessarie. Chiediamo che i volontari comincino ad arrivare nella prima settimana di ottobre, in modo che possano essere pronti quando ha inizio la raccolta.

Formazione

L’ISM terrà sessioni di formazione obbligatorie di due giorni che si svolgeranno settimanalmente il mercoledì e il giovedì. Si prega di contattare palreports@gmail.com per ulteriori informazioni.

Campagne in corso

Oltre alla raccolta delle olive, ci saranno anche altre opportunità di partecipare a lavoro di base e  resistenza non violenta in Palestina.

ISM mantiene una presenza costante a Hebron, dove le molestie e la violenza dei coloni sono un fatto normale. Ultimamente, la violenza dell’esercito israeliano si è intensificata per i palestinesi che vivono in prossimità degli insediamenti illegali all’interno della città. Le forze israeliane hanno utilizzato i quartieri palestinesi per l’addestramento militare e due video emersi recentemente mostrano manifestanti brutalmente aggrediti dai soldati per impedire le manifestazione per la riapertura di Shuhada Street. Essi hanno chiuso negozi e fatto numerosi arresti di palestinesi e attivisti internazionali nel tentativo di contrastare le manifestazioni, a volte anche fabbricando reati e perseguendo gli attivisti portando a multe, divieti, espulsioni e “soggiorni” in carcere.

Abbiamo anche un appartamento a Nablus da dove si lavora su una serie di progetti tra cui resistere alle demolizioni in vari villaggi, e sostenere la resistenza palestinese al furto delle terre da parte dei coloni. Oltre a queste attività, partecipiamo alla manifestazione settimanale a Kafr Qaddum, dove i manifestanti fronteggiano l’eccessivo uso della forza da parte delle forze di occupazione israeliane (IOF).

Gli attivisti ISM frequentano manifestazioni settimanali contro il Muro dell’Apartheid, contro l’annessione di terre palestinesi e contro la costruzione di insediamenti illegali in Al Ma’sara, Ni’lin, An Nabi Saleh.

Vieni! Testimoniate il coraggio, la sofferenza, e la generosità del popolo palestinese sotto l’occupazione israeliana.

E’ fondamentale vivere queste situazioni per trasmettere in modo adeguato la realtà della vita in Palestina alle vostre comunità di origine e per ri-inquadrare il dibattito in un modo che metta in luce la politica israeliana di apartheid, la strisciante pulizia etnica in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, nonché la punizione collettiva e le pratiche di genocidio a Gaza.

In solidarietà, ISM Palestina

Articolo della Rete Italiana ISM –  http://italy.palsolidarity.org/

 

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