Fanno parte di un’orchestra ma non possono suonare in patria. Sono i giovani musicisti della Palestine Youth Orchestra. “Possiamo incontrarci tutti insieme solo di rado”, – spiega Zeina Khoury (22 anni, di Gerusalemme), – “ma questo è il nostro modo di fare resistenza. Un modo pacifico, che aiuta il mondo a vedere la Palestina con occhi diversi”. La cultura contro la violenza. Nello Stato di Israele, dove ufficialmente non c’è guerra ma nel concreto non c’è neanche pace, per i 75 membri dell’ensemble, suonare significa portare avanti un messaggio, “quello di resistere, nonostante tutto” in nome dell’arte
servizio di Livia Parisi (Repubblica TV)
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