Giovedi 28 giugno 2012 presso la Casa del popolo S.Bartolo a Cintoia è stato proiettato il video-racconto di un “Viaggio in Palestina, un paese sotto occupazione militare” da 45 anni, realizzato da Pierluigi Caramelli, presentato da quattro diretti testimoni del viaggio fatto di recente nella Palestina occupata con la guida di Luisa Morgantini che fa parte della Associazione Assopace presente anche a Firenze. All’incontro, patrocinato dal Quartiere 4 sono intervenuti ed hanno preso la parola componenti del Consiglio provinciale e comunale di Firenze PD e SEL, la presidente dell’Arci provinciale di Firenze, l’Associazione per l’amicizia italo-palestinese, Assopace, il Giardino dei ciliegi, il Filo rosso, la Comunità dell’Isolotto ed altri.
E’ stato messo in evidenza lo scarto tra la dura tragica pericolosa situazione esistente nel rapporto tra israeliani e palestinesi con destabilizzazione di un’area strategica del pianeta e l’assenza di informazione con conseguente disimpegno di gran parte della popolazione.
Dagli interventi sono emerse, da una parte la denuncia della violenza israeliana messa in atto con l’uso degli assassini mirati e con la costruzione del muro della “vergogna”, dall’altra l’importanza e anzi l’essenzialità della scelta strategica della resistenza non violenta fatta da parti sempre più consistenti del popolo palestinese. Sono emersi quindi l’esigenza e l’impegno di sollecitare le Amministrazioni pubbliche, i partiti e i movimenti ad intervenire formalmente e pubblicamente nelle questioni inerenti il rapporto Israele-Palestina, sostenendo con più forza i deliberati degli Organismi internazionali, favorendo, ad es., il boicottaggio dei prodotti israeliani, atto che nuocerebbe alla loro immagine, promuovendo gli incontri diretti con le popolazioni della Palestina, con le città e i villaggi più a rischio.
I presentatori del video, reduci dal viaggio di conoscenza e partecipazione, hanno dichiarato di sentirsi legati alla promessa fatta ai palestinesi incontrati a Gerusalemme est, Nablus, Hebron, Betlemme, Gerico e valle del Giordano, Bel’in, At-Tuvani… di dare testimonianza e raccontare quello che hanno visto, sentito e, per un momento, vissuto insieme a palestinesi, volontari internazionali e israeliani obiettori alla politica del loro attuale governo.
E’ stata quindi presentata la seguente memoria, approvata dall’assemblea con la richiesta che partiti e Istituzioni la facciano propria con chiara presa di posizione:
1 – sostegno ai comitati di resistenza popolare non violenta palestinesi della Cisgiordania o West Bank, in modo particolare della zona B, C e H2 di Hebron, in lotta quotidiana contro le vessazioni dei coloni e dell’esercito israeliano.
2 – Riconoscimento e rispetto dei diritti umani con l’immediata cancellazione della “detenzione amministrativa” che legalizza il sequestro di persona, impedisce qualsiasi difesa legale, taglia tutti i rapporti con la famiglia. Rinnovabile ogni 6 mesi all’infinito. E’ la negazione del primo dei diritti conquistato nell’Europa moderna ( habeas corpus)
3 – smantellamento dei posti di blocco israeliani su tutto il territorio palestinese, in difesa della libera circolazione di uomini e merci, attualmente impedita.
4 – fine della occupazione militare della Palestina frutto di una guerra lampo di 6 giorni che dura da 45 anni contro tutte le deliberazioni degli Organismi Internazionali.
Ne deriva per tutti un impegno ad individuare forme efficienti di coordinamento fra quanti, a Firenze (singoli,movimenti, associazioni) si occupano della Palestina con lo scopo primario di far conoscere ai cittadini/e la vita reale, oggi, del popolo palestinese e di stimolare le istituzioni rappresentative (comuni,provincia,regione) a far proprio il problema.
Urbano Cipriani, coordinatore dell’incontro.
Magna Charta Libertatum, imposta dai Baroni inglesi nel 1215 al Re Giovanni Senza Terra (King John “the Lackland”): “No free man shall be taken, imprisoned … or in any way destroyed, except by the lawful judgement of his Equals, and by the Law of the Land” (Magna Charta, N. 39, linea 40)
Habeas Corpus Act 1679 – Inghilterra
Titolo: An act for the better securing the liberty of the subject, and for prevention of imprisonments beyond the seas.
la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, 10 dicembre 1948
Articolo 9: Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato,detenuto o esiliato.
Memoria stesa Urbano Cipriani, coordinatore dell’incontro.