Donne in nero contro la guerra: Sabato 28 aprile 2012 dalle ore 18 alle 19 in Via Maestra ad Alba
Solidarietà con i Palestinesi che lottano con la nonviolenza per liberarsi dall’occupazione militare israeliana
- a Sheik Jarrah e Silwan, quartieri di Gerusalemme Est
- nel villaggio di al-Ma’asara, vicino a Betlemme
- nella città vecchia di Hebron
- ad At-Tuwani, nelle colline a sud di Hebron
- a Qaryout, a sud di Nablus
- a Tulkarem e nei villaggi di Bi’lin, Na’lin, Nabi Saleh, al-Walaja,Jayyous… che si oppongono al muro di separazione
- con il “Teatro della Libertà” a Jenin
- nei villaggi resistenti della valle del Giordano
La nostra manifestazione vuole richiamare l’attenzione sulla realtà dell’occupazione illegale delle terre palestinesi da parte di Israele.
La nostra presenza vuole accompagnare la resistenza e la lotta nonviolenta della popolazione palestinese.
Il nostro silenzio vuol denunciare il silenzio mediatico che avvolge queste azioni nonviolente per la giustizia.
Acqua terra e libertà per il popolo palestinese
La protesta non violenta può liberare la Palestina
Di Mustafa Barghouthi (medico e membro del Parlamento Palestinese,)
Ramallah, West Bank 22 Febbraio 2012
… Negli ultimi 64 anni, i Palestinesi hanno tentato la lotta armata; abbiamo provato i negoziati; e abbiamo provato le conferenze di pace. Tuttavia, tutto quello che abbiamo visto sono un aumento delle colonie, un aumento delle perdite di vite e di risorse, e uno stato di emergenza, conseguente a un orribile sistema di segregazione.
… Negli ultimi anni i Palestinesi hanno organizzato proteste non violente contro “la barriera di separazione” di filo spinato e cemento che ci rinchiude …. Abbiamo cercato di mobilitare la resistenza popolare a questo muro seguendo le tradizioni non violente di Martin Luther King Jr e Gandhi – e rimaniamo determinati a sostenere la protesta pacifica anche quando attaccati in modo violento.
… Il nostro movimento non vuole delegittimare Israele, come sostiene il Governo israeliano. Il nostro, invece, è un movimento atto a delegittimare l’occupazione israeliana della Cisgiordania, che reputiamo essere l’ultimo sistema di apartheid esistente al mondo. E’ un movimento, il nostro, che potrebbe liberare la Palestina da una occupazione che dura da 45 anni, e che potrebbe liberare Israele dall’essere parte dell’ultimo sistema coloniale dei nostri tempi.
Il potere della nonviolenza sta nel fatto che da’ ai Palestinesi di qualsiasi età e ceto sociale gli strumenti per sfidare chi ci sta soggiogando. E migliaia di pacifisti di tutto il mondo si sono uniti al nostro movimento. Nelle manifestazioni a Gerusalemme Est, Silwan ed Hebron si è unito a noi un nuovo e più giovane movimento pacifista israeliano che categoricamente rifiuta l’occupazione israeliana.
… Non siamo sicuri di quanto tempo servirà al nostro movimento non violento per raggiungere il suo obiettivo. Ma siamo sicuri di una cosa: avverrà, e da quel giorno i Palestinesi saranno liberi.
Alcuni siti per conoscere le realtà di resistenza nonviolenta in Palestina
http://www.jordanvalleysolidarity.org/
rete dei comitati di resistenza popolare della valle del Giordano
http://tuwaniresiste.operazionecolomba.it/
notizie dal villaggio di At Tuwani
comitato di lotta contro il muro del villaggio di Bil’in
comitato contro le demolizioni di case di Silwan (Gerusalemme est)
http://www.popularstruggle.org
rete dei comitati popolari di lotta nonviolenta
http://www.humansupporters.org/
associazione per il supporto psicologico dei bambini di Nablus
comitato per la ricostruzione di Hebron
www.jerusalem-studies.alquds.edu
Centro studi su Gerusalemme dell’Università Al Quds di Gerusalemme Est
centro Mossawa di Haifa – attività per i diritti dei Palestinesi in Israele
“combatants for peace”: ex combattenti ed ex prigionieri israeliani e palestinesi, insieme nella resistenza nonviolenta
Ufficio per il Coordinamento degli Aiuti Umanitari dell’ONU nei Territori palestinesi occupati: offre molti dati aggiornati, mappe e foto sullo stato dei diritti umani dei palestinesi sotto occupazione.