Cosa ci unisce

Il bisogno di umanità, giustizia, e la scelta di forme di lotta nonviolenta, incluse la non collaborazione e la disobbedienza civile, per contrastare la militarizzazione della società, opporsi alla guerra, superare le disuguaglianze, il razzismo e il colonialismo.

L’impegno per il rispetto e la piena applicazione del diritto internazionale e dei diritti umani in Palestina e Israele. L’opposizione al progetto sionista – di matrice colonialista e imperialista di fine ’800 – che alimenta il colonialismo di insediamento in Palestina con le sue forme sistemiche di genocidio, apartheid, ecocidio, culturicidio, occupazione di terra e furto di proprietà palestinesi.

La promozione di un’informazione completa, con l’impegno a portare e divulgare quelle notizie, storie e informazioni escluse nel dibattito pubblico per favorire la verità, il confronto e contrastare le forme di limitazione alla libertà di informazione e la narrazione della stragrande maggioranza dei media che fa propria la versione israeliana.

Il sostegno alla resistenza palestinese e, in coerenza con la nostra scelta della nonviolenza attiva e della disobbedienza civile, un rapporto di partenariato con i Comitati Popolari e le altre organizzazioni che hanno scelto la nonviolenza come forma di lotta contro l’occupazione israeliana, la pulizia etnica, l’apartheid e l’insediamento coloniale.

Il sostegno e partenariato con movimenti, associazioni e gruppi israeliani che si oppongono alla definizione di Israele come stato ebraico (legge fondamentale 2018) e lottano insieme ai palestinesi per la fine dell’occupazione militare israeliana e per il diritto alla libertà e uguaglianza di tutte e tutti.

La condivisione della lotta dei movimenti palestinesi delle donne e delle nuove generazioni per la libertà. Il riconoscimento dello storico ruolo delle donne palestinesi, da sempre protagoniste nella lotta di liberazione nazionale dal colonialismo, così come nella lotta per l’affermazione dei loro diritti nella società palestinese.

COSA FACCIAMO

Sosteniamo le iniziative espresse dalla società palestinese. Organizziamo campagne di sensibilizzazione e informazione sulla questione palestinese. In particolare, ci impegniamo contro l’annessione della Cisgiordania, compresa Gerusalemme est, l’evacuazione della Valle del Giordano e dell’area di Masafer Yatta nelle colline a sud di Hebron/al-Khalil, e in tutta l’area C sotto totale controllo militare israeliano, per la fine dell’assedio di Gaza, del genocidio perpetrato e della pulizia etnica, per la libertà dei prigionieri politici, per il diritto e la protezione dei contadini e pastori all’accesso alle loro terre e ai loro raccolti, attraverso la presenza di volontarie e volontari internazionali. Per la fine dell’occupazione militare e l’autodeterminazione del popolo palestinese.

Collaboriamo alla campagna BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni), facciamo attivamente parte del movimento per la pace e per il disarmo, convinti che il rispetto del diritto internazionale, il dialogo e la diplomazia siano le uniche “armi” per affrontare e risolvere i conflitti, e, in rete con ECCP (Coordinamento Europeo per la Palestina), partecipiamo alla richiesta di sospensione dell’accordo di associazione UE-Israele e al totale boicottaggio delle produzioni delle colonie israeliane.

Diamo concretezza con i nostri progetti alla solidarietà e all’impegno per contrastare gli effetti dell’occupazione di cui vogliamo la fine. Adottiamo un approccio decoloniale, di genere e basato sui diritti umani, di co-progettazione, che nasce da proposte avanzate dai Comitati di Lotta Popolare e da altre comunità palestinesi, e di implementazione condivisa. Realizziamo progetti per promuovere il diritto allo studio e la diffusione della vibrante cultura palestinese, lo sviluppo economico del territorio e l’equità di genere.

Organizziamo viaggi di conoscenza e solidarietà in Palestina e Israele, per vedere con i nostri occhi la quotidianità di un popolo sotto occupazione militare; un andare e tornare per essere messaggeri in Italia e nel mondo del diritto delle palestinesi e dei palestinesi alla vita, alla terra e alla libertà e dei due popoli alla coesistenza con eguaglianza e libertà.

Organizziamo conferenze e incontri in Italia di rappresentanti dei Comitati Popolari di resistenza nonviolenta e di organizzazioni e gruppi palestinesi, tra cui Al Haq, Medical Relief, Human Supporters Association, Youth of Sumud (YoS), Youth Against Settlements (YAS) e altri, e di gruppi israeliani che co- resistono con il popolo palestinese, tra cui i Refusnik, Free Jerusalem, Jewish Block, Ta’ayush, Combatants for Peace.

Contribuiamo a far conoscere la cultura palestinese anche per rompere lo stereotipo, costruito ad arte, del popolo palestinese eterna vittima o terrorista, restituendo tutta intera la sua identità e creatività, il suo protagonismo resiliente come agente attivo della propria vita, insieme a una cultura secolare che si rinnova ed è sempre più protagonista a livello internazionale. Lo facciamo attraverso concerti, mostre di pittura e fotografia, letture di poesie, proiezioni di film, spettacoli teatrali e presentazioni di libri. Partecipiamo a incontri nelle scuole e università, con movimenti e associazioni studentesche e insegnanti, per momenti di formazione e sensibilizzazione sulla questione palestinese e la cultura della nonviolenza attiva.

Svolgiamo nelle istituzioni locali, nazionali e internazionali, pressioni politiche per la fine dell’occupazione militare israeliana e per l’autodeterminazione del popolo palestinese compreso il diritto al ritorno dei profughi nelle loro terre d’origine.

Organizziamo presidi, flash mob, partecipiamo a mobilitazioni, azioni di boicottaggio, petizioni e a tutte le forme possibili di sensibilizzazione e di protesta relative alla questione palestinese.

I NOSTRI VALORI

Siamo per fare rete attiva con chi si oppone all’ingiustizia, alla violazione dei diritti umani e della natura, alla militarizzazione e a una cultura razzista e suprematista.

Siamo contrari al settarismo, ai linguaggi codificati e all’esclusione. Riteniamo indispensabile coordinarci con altre associazioni e movimenti, con le necessarie mediazioni senza perdere la nostra identità.

Vogliamo costruire pace e giustizia, mediante ponti tra diverse istanze e riconoscendo l’asimmetria tra un popolo occupato e uno occupante. Diamo valore alle voci e alle forze che agiscono insieme, incluse quelle israeliane contro l’occupazione e co-resistenti con il popolo palestinese per la libertà e la giustizia. Abbiamo scelto di avere un’organizzazione leggera, agile e aperta, capace di rispettare e valorizzare le differenze, nella quale le persone che ne fanno parte possano essere attive, secondo le proprie possibilità.

Abbiamo la consapevolezza di dover conoscere, approfondire e riflettere, per poter diffondere in maniera efficace i temi della causa della libertà, dignità e della pace con giustizia.