Storia delle relazioni USA-Iran: dal cambio di regime del 1953 agli attacchi di Trump

di Al Jazeera Staff

Al Jazeera, 23 giugno 2025.  

L’Iran rimane l’avversario degli Stati Uniti in Medio Oriente, fin dalla rivoluzione islamica del 1979 guidata dall’ayatollah Ruhollah Khomeini.

Questo accostamento di due immagini creato il 7 novembre 2024 mostra Donald Trump (a sinistra) e il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei [File: AFP]

Le tensioni tra Stati Uniti e Iran hanno raggiunto il punto più alto degli ultimi decenni dopo che il presidente Donald Trump ha ordinato attacchi diretti che, a suo dire, hanno “cancellato” gli impianti nucleari chiave in tutto il paese mediorientale.

L’Iran rimane il più grande avversario degli Stati Uniti nella regione dalla rivoluzione islamica del 1979 guidata dall’ayatollah Ruhollah Khomeini che rovesciò lo Scià filo-occidentale Mohammad Reza Pahlavi. Da allora, le due nazioni si sono scontrate su una moltitudine di questioni, tra cui le ambizioni nucleari dell’Iran, il sostegno dell’Iran ai suoi alleati nella regione e l’interferenza politica degli Stati Uniti.

Israele, che ha a lungo considerato l’Iran una minaccia, ha lanciato attacchi senza precedenti contro l’Iran la scorsa settimana, dopo aver accusato il paese di sviluppare armi nucleari. Le affermazioni israeliane non sono state supportate da alcuna prova credibile, ma Trump ha trascinato gli Stati Uniti in guerra dopo gli attacchi israeliani.

Domenica 22, gli Stati Uniti hanno colpito direttamente l’Iran in quello che l’amministrazione Trump ha definito un attacco segreto altamente sofisticato che ha coinvolto più di 125 aerei statunitensi e 75 bombe di precisione. Washington ha detto di aver “devastato” i siti nucleari iraniani, ma Teheran ha avvertito che si vendicherà.

Un soldato dell’IRGC nella sua postazione di sacchi di sabbia a Khorramshahr, Iran, dopo la risoluzione 598 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e l’inizio del cessate il fuoco durante la guerra Iran-Iraq [File: Kaveh Kazemi/Getty Images]

Ecco una cronologia delle relazioni USA-Iran dal 1953:

  • (1953) Colpo di stato appoggiato dagli Stati Uniti e ritorno dello Scià. Le prime tensioni iniziarono a crescere a seguito degli sforzi del primo ministro iraniano democraticamente eletto Mohammad Mossadegh per nazionalizzare la Anglo-Iranian Oil Company (ora BP). La potenza coloniale britannica controllava la quota di maggioranza della società di joint-venture da quando il petrolio era stato scoperto all’inizio del 1900. Le mosse di Mossadegh per nazionalizzare l’azienda dopo essere stato eletto nel 1951, fecero arrabbiare gli inglesi. La Central Intelligence Agency degli Stati Uniti aiutò il Regno Unito nell’organizzare un colpo di stato e nel sostenere il monarca Pahlavi precedentemente deposto e ora di nuovo al potere come Scià.
  • (1957) Atomi per la pace. Le ambizioni dello Scià per un Iran dotato di tecnologia nucleare ottennero il sostegno degli Stati Uniti e di altri alleati occidentali. Entrambi i paesi firmarono un accordo nucleare per l’uso civile dell’energia nucleare come parte del programma “Atomi per la pace” dell’allora presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower. Un decennio dopo, gli Stati Uniti fornirono all’Iran un reattore nucleare e uranio per alimentarlo. La collaborazione sul nucleare costituisce la base dell’attuale questione nucleare.
  • (1979) Rivoluzione islamica. Mentre le relazioni tra Teheran e Washington fiorivano, gli iraniani si lamentavano sotto la dittatura dello scià e resistevano all’eccessiva influenza occidentale sui loro affari. Le proteste rivoluzionarie iniziarono a scuotere il paese alla fine del 1978 e costrinsero lo Scià a fuggire nel gennaio 1979. Lo studioso islamico in esilio Ayatollah Ruhollah Khomeini tornò a governare la nuova repubblica islamica.
  • (1980) Gli Stati Uniti tagliano i legami diplomatici. In seguito alla mossa degli Stati Uniti di accogliere lo Scià in esilio per il trattamento del cancro da cui era affetto, gli studenti iraniani fecero irruzione nell’ambasciata degli Stati Uniti a Teheran e rapirono 52 americani per 444 giorni. Washington interruppe i rapporti diplomatici e impose sanzioni al paese. Lo Scià morì in esilio.
  • (1980-88) Gli Stati Uniti sostengono l’invasione irachena. Dopo l’invasione irachena dell’Iran guidata da Saddam Hussein, che era ansioso di respingere l’ideologia di Khomeini, gli Stati Uniti si schierarono con l’Iraq, approfondendo le tensioni tra le due nazioni. La guerra durò fino al 1988 e vide migliaia di morti da entrambe le parti. L’Iraq usò anche armi chimiche contro l’Iran.
  • (1984) Designazione di sponsor del terrorismo. Il presidente Ronald Reagan designò ufficialmente l’Iran come “stato sponsor del terrorismo” dopo una serie di attacchi in Libano, dove gli Stati Uniti erano stati coinvolti dopo che Israele aveva invaso il paese. In un attacco a una base militare a Beirut, 241 militari statunitensi furono uccisi. Gli Stati Uniti incolparono Hezbollah, un movimento sciita libanese sostenuto dall’Iran. Più tardi, però, Reagan lavorò dietro le quinte con l’Iran per liberare gli ostaggi americani detenuti da Hezbollah. Quando venne alla luce, l’affare Irangate [Iran-Contra] come fu definito, fu un enorme scandalo per Reagan.
  • (1988) Volo Iran Air abbattuto. Tra le tensioni belliche e persino gli attacchi diretti alle rispettive navi da guerra militari nel Golfo, una nave militare statunitense violò le acque iraniane e l’8 luglio sparò contro il volo civile Iran Air (IR655) diretto a Dubai. Tutte le 290 persone a bordo rimasero uccise. Gli Stati Uniti, che hanno sostenuto che si è trattato di un errore, non si sono scusati formalmente né hanno ammesso la loro responsabilità, ma hanno pagato alle famiglie 61,8 milioni di dollari come risarcimento.
  • (1995) Sanzioni più severe. Tra il 1995 e il 1996, gli Stati Uniti hanno imposto ulteriori sanzioni. In seguito, gli ordini esecutivi del presidente Bill Clinton hanno vietato alle aziende statunitensi di trattare con l’Iran, mentre il Congresso ha approvato una legge che penalizza le entità straniere che investono nel settore energetico del paese o vendono armi avanzate all’Iran. Gli Stati Uniti contestano l’avanzamento nucleare e il sostegno a gruppi come Hezbollah, Hamas e la Jihad islamica palestinese.
  • (2002) Dopo l’11 settembre. In seguito agli attacchi dell’11 settembre contro gli Stati Uniti, il presidente George W. Bush, in un discorso sullo Stato dell’Unione, ha detto che l’Iran faceva parte di un “Asse del Male” insieme all’Iraq e alla Corea del Nord. A quel tempo, l’Iran stava collaborando dietro le quinte con gli Stati Uniti per prendere di mira i loro nemici comuni: i talebani in Afghanistan e al-Qaeda. La cooperazione si è deteriorata e, alla fine del 2022, gli osservatori internazionali hanno rilevato l’esistenza di uranio altamente arricchito in Iran, cosa che ha invitato ulteriori sanzioni.
  • (2013) Accordo nucleare iraniano. Tra il 2013 e il 2015, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha avviato colloqui ad alto livello con l’Iran. Nel 2015, Teheran ha accettato un accordo nucleare, formalmente noto come Joint Comprehensive Plan of Action (JCPOA), che doveva limitare le attività nucleari dell’Iran in cambio di un allentamento delle sanzioni. Anche Cina, Russia, Francia, Germania, Regno Unito e Unione Europea hanno aderito all’accordo che ha limitato l’arricchimento dell’Iran al 3,67%.
  • (2018) Trump si ritira dall’accordo nucleare. Durante il primo mandato di Trump, nel 2018 gli Stati Uniti si sono ritirati unilateralmente dall’Accordo e hanno ripristinato le sanzioni contro l’Iran. Trump e Israele erano stati critici nei confronti dell’accordo di Obama. Anche l’Iran ha revocato i suoi impegni e ha iniziato a produrre uranio arricchito oltre i limiti imposti dall’accordo.
  • (2020) Leader dell’IRGC assassinato. Durante il primo mandato di Trump, gli Stati Uniti hanno ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani, capo della Forza d’élite Quds del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche dell’Iran (IRGC), a Baghdad in un attacco di droni. Un anno prima, l’amministrazione aveva definito la Forza Quds un’organizzazione “terroristica”. L’Iran ha risposto con attacchi contro le risorse statunitensi in Iraq.
  • (2025) Lettera a Teheran. A marzo, Trump ha inviato una lettera al leader supremo iraniano, l’ayatollah Ali Khamenei, proponendo nuovi negoziati su un accordo nucleare con una scadenza di 60 giorni. Ma Khamenei ha rifiutato l’offerta, dicendo che gli Stati Uniti non stanno cercando negoziati con l’Iran, ma piuttosto avanzando nuove richieste. I colloqui sono iniziati ufficiosamente in Oman e in Italia, con l’Oman in qualità di mediatore. Trump ha affermato che la sua squadra era “molto vicina” a un accordo dopo diversi round di colloqui e ha messo in guardia Israele a non fare attacchi. Anche Teheran ha espresso ottimismo, ma ha insistito sul suo diritto di arricchire l’uranio, un punto critico nei colloqui. Israele ha lanciato attacchi in tutto l’Iran un giorno prima del sesto round dei colloqui Iran-Stati Uniti.
  • (2025) Attacchi statunitensi. Gli Stati Uniti hanno bombardato tre impianti nucleari chiave in Iran, citando preoccupazioni per la sicurezza e la difesa di Israele.

https://www.aljazeera.com/news/2025/6/23/history-of-us-iran-relations-from-the-1953-regime-change-to-trump-strikes

Traduzione a cura di AssopacePalestina

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