Gli Stati Uniti mettono il veto alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per il cessate il fuoco a Gaza, mentre gli attacchi israeliani uccidono 95 persone

da Al Jazeera e Agenzie di stampa

Al Jazeera, 4 giugno 2025.  

Gli Stati Uniti sono stati l’unico paese a votare contro il testo che sollecitava un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente nella guerra di Israele contro Gaza.

Bambini palestinesi si affollano in un punto di distribuzione di pasti caldi nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, il 4 giugno 2025 [Eyad Baba/AFP].

Gli Stati Uniti hanno posto il veto su una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) che chiedeva un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente a Gaza, mentre gli attacchi israeliani in tutta l’enclave hanno ucciso quasi 100 palestinesi nelle ultime 24 ore, in presenza di un blocco degli aiuti paralizzante.

Gli Stati Uniti sono stati l’unico paese a votare contro la misura mercoledì 4 giugno, mentre gli altri 14 membri del Consiglio hanno votato a favore.

La risoluzione chiedeva anche il rilascio dei prigionieri israeliani detenuti a Gaza, ma Washington ha affermato che si trattava di un “non inizio”, perché la richiesta di cessate il fuoco non era direttamente collegata al rilascio dei prigionieri.

Nelle osservazioni prima dell’inizio delle votazioni, l’Ambasciatore statunitense ad interim Dorothy Shea ha reso dolorosamente chiara l’opposizione del suo paese alla risoluzione, presentata da 10 paesi del Consiglio di 15 membri, che secondo lei “non dovrebbe sorprendere”.

“Gli Stati Uniti hanno assunto una posizione molto chiara sin dall’inizio di questo conflitto: Israele ha il diritto di difendersi, il che include sconfiggere Hamas e garantire che non sia mai più in grado di minacciare Israele”, ha detto al Consiglio.

L’Ambasciatore cinese Fu Cong ha detto che le azioni di Israele hanno “oltrepassato ogni linea rossa” della legge umanitaria internazionale e hanno violato gravemente le risoluzioni delle Nazioni Unite. “Eppure, a causa della protezione da parte di un solo paese, queste violazioni non sono state fermate e non se ne è cercata la responsabilità”.

Marwan Bishara, analista politico senior di Al Jazeera, ha osservato che il veto degli Stati Uniti li rende “del tutto isolati”.

“Chiaramente c’è una tempesta in vista… con così tanti paesi” che si oppongono agli Stati Uniti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “Solo gli Stati Uniti stanno cercando di bloccare questa corrente convergente e crescente contro Israele e ciò che sta facendo a Gaza… Israele non si sta difendendo a Gaza, Israele sta difendendo la sua occupazione e il suo assedio a Gaza”, ha aggiunto Bishara.

Aprire i valichi

Nonostante le richieste globali di una tregua, Israele ha ripetutamente respinto le richieste di un cessate il fuoco incondizionato o permanente, insistendo che Hamas non può rimanere al potere, e nemmeno a Gaza. Ha allargato l’assalto militare a Gaza, uccidendo e ferendo altre migliaia di Palestinesi e mantenendo un blocco brutale sull’enclave, permettendo solo un rivolo di aiuti strettamente controllati in luoghi dove si profila una carestia.

Almeno 95 palestinesi sono stati uccisi mercoledì 4 giugno e più di 440 feriti, secondo i funzionari sanitari di Gaza.

Tareq Abu Azzoum di Al Jazeera, in collegamento da Deir el-Balah, ha dichiarato: “C’è stata una chiara ondata di attacchi”. Ha detto che gli attacchi israeliani sono stati incessanti nel centro di Gaza e in tutto il territorio.

Nel frattempo, l’esercito israeliano ha avvertito i palestinesi affamati di non avvicinarsi alle strade che conducono ai siti di distribuzione degli aiuti sostenuti dagli Stati Uniti e gestiti dalla controversa Fondazione Umanitaria di Gaza (GHF), affermando che le aree saranno “considerate zone di combattimento”, mentre ha bloccato gli aiuti per un giorno intero.

Questa mossa è arrivata dopo che le forze israeliane hanno aperto il fuoco diverse volte contro i richiedenti aiuto, uccidendo più di 100 Palestinesi e ferendone altre centinaia da quando la GHF ha iniziato ad operare il 27 maggio.

I testimoni hanno raccontato che i soldati israeliani hanno aperto il fuoco sulla folla che si era ammassata prima dell’alba per cercare cibo martedì 3 giugno. Le immagini di palestinesi affamati che si arrabattano per ottenere miseri pacchetti di aiuti, ammassati in file simili a gabbie e poi colpiti dal fuoco hanno suscitato indignazione a livello mondiale.

L’esercito israeliano ha ammesso di aver sparato ai richiedenti aiuti martedì, ma ha affermato di aver aperto il fuoco quando “i sospetti” avevano deviato da un percorso stabilito.

In un ospedale nel sud di Gaza, la famiglia di Reem al-Akhras, uccisa nella sparatoria di massa di martedì, ha pianto la sua morte.

“Era andata per portarci del cibo e questo è ciò che le è successo”, ha detto suo figlio Zain Zidan tra le lacrime. Suo marito, Mohamed Zidan, ha detto che “ogni giorno vengono uccise persone disarmate”. “Questo non è un aiuto umanitario, è una trappola”.

Il nuovo processo di distribuzione degli aiuti – attualmente da soli tre centri – è stato ampiamente criticato dai gruppi per i diritti e dalle Nazioni Unite, che affermano che il nuovo piano non rispetta i principi umanitari. Inoltre, sostengono che il modello di aiuti, che utilizza operatori privati di sicurezza e di logistica statunitensi, militarizza gli aiuti.

Prima del voto del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, il capo degli aiuti delle Nazioni Unite Tom Fletcher ha lanciato un nuovo appello affinché le Nazioni Unite e i gruppi di aiuto possano assistere le persone a Gaza, sottolineando che solo loro hanno un piano, forniture ed esperienza.

“Aprite i valichi – tutti. Fate entrare gli aiuti salvavita su larga scala, da tutte le direzioni. Eliminate le restrizioni su quali e quanti aiuti possiamo portare. Fate in modo che i nostri convogli non siano bloccati da ritardi e divieti”, ha detto Fletcher in una dichiarazione.

Le Nazioni Unite hanno a lungo incolpato Israele e l’illegalità nell’enclave per aver ostacolato la consegna degli aiuti e la loro distribuzione a Gaza. Israele accusa Hamas di rubare gli aiuti, cosa che il gruppo nega con veemenza, e il Programma Alimentare Mondiale afferma che non ci sono prove a sostegno di tale accusa.

Il portavoce del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) James Elder, attualmente a Gaza, ha descritto gli “orrori” di cui è stato testimone in sole 24 ore. Parlando da al-Mawasi, Elder ha detto ad Al Jazeera che gli ospedali e le strade di Gaza sono pieni di bambini malnutriti. “Vedo ragazzi adolescenti in lacrime che mi mostrano le loro costole”, ha detto, notando che i bambini imploravano di avere del cibo.

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha votato 14 risoluzioni relative a Gaza e ne ha approvate quattro dall’inizio della guerra nell’ottobre 2023. Il voto di mercoledì è stato il primo dal novembre 2024.

Hamas detiene ancora 58 prigionieri, un terzo dei quali è ritenuto vivo, dopo che la maggior parte degli altri è stata rilasciata in precedenti accordi di cessate il fuoco di breve durata o in altri accordi.

L’offensiva di Israele ha ucciso più di 54.000 palestinesi, soprattutto donne e bambini, secondo il Ministero della Salute di Gaza.

https://www.aljazeera.com/news/2025/6/4/us-vetoes-unsc-ceasefire-resolution-as-death-starvation-consume-gaza

Traduzione a cura di AssopacePalestina

Non sempre AssopacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

Lascia un commento