di James North,
Mondoweiss, 21 aprile 2025.
Papa Francesco telefonava quasi ogni sera a una chiesa di Gaza dall’ottobre 2023. Ma il New York Times non ha incluso questo fatto nel suo necrologio.

Nei lunghi necrologi di Papa Francesco, pubblicati sia dal New York Times che dal Washington Post, sono stati significativamente assenti i riferimenti alla sua profonda preoccupazione per la sofferenza del popolo palestinese a Gaza. Nell’ultimo messaggio pubblico, la domenica di Pasqua, poche ore prima di morire, Francesco aveva chiesto un cessate il fuoco a Gaza e aveva condannato la “deplorevole situazione umanitaria”.
I necrologi hanno anche omesso di notare che Papa Francesco ha telefonato personalmente alla Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza quasi ogni sera da quando Israele ha invaso il territorio nell’ottobre 2023 – compreso il sabato sera prima di Pasqua. Il pastore della chiesa di Gaza, il Rev. Gabriel Romanelli, ha ricordato: “Ha detto che stava pregando per noi, ci ha benedetto e ci ha ringraziato per le nostre preghiere”. Altri membri della chiesa hanno detto che il Papa “si assicurava di parlare non solo al sacerdote, ma anche a tutti gli altri presenti nella stanza”.
L’interesse di Papa Francesco per Gaza e la Palestina non è iniziato nell’ottobre 2023. Il Rev. Munther Isaac, teologo cristiano palestinese e pastore luterano, ha dichiarato a Democracy Now:
Penso che nessun palestinese dimenticherà mai quando Papa Francesco, nel 2014, ha fermato la sua auto, è uscito, è sceso e ha pregato presso il muro di separazione che divide Gerusalemme da Betlemme – un momento che ha toccato tutti noi e ha continuato a parlarci per anni.
Naturalmente, nella vita di questo straordinario uomo di 88 anni ci sono state molte cose da raccontare in questi necrologi. Ma la costante preoccupazione del Pontefice per Gaza avrebbe sicuramente dovuto far parte della cronaca dei principali giornali americani. Quelle telefonate notturne erano esattamente il tipo di dettaglio che dà vita a una storia. Invece, una parte del messaggio di Papa Francesco è stata cancellata.
Che cosa è successo in realtà al New York Times? Dei giornalisti con esperienza diretta mi hanno detto che il 95 per cento dell’autocensura su Israele/Palestina è inespressa. “Nessuno ti deve dire di evitare l’argomento”, ha spiegato una fonte. “Semplicemente si capisce che bisogna stare molto attenti”.
Traduzione a cura di AssoPacePalestina
Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.