BDS News, 13 luglio 2025.
Palestina occupata, 13 luglio 2025 – Il Comitato Nazionale Palestinese per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni (BDS), la più grande coalizione della società palestinese in patria e in esilio e leader del movimento BDS globale, chiede una pressione popolare diffusa per annullare la partecipazione del rappresentante del governo palestinese al cosiddetto incontro dei “Vicini del Sud” a Bruxelles. Questo incontro di normalizzazione, che riunisce rappresentanti dell’Unione Europea, il ministro degli Esteri israeliano e diversi rappresentanti dei regimi arabi, mira a legittimare la continuazione dell’Accordo di Associazione UE-Israele, che ha portato a una piena partnership nel genocidio e nella pulizia etnica del nostro popolo palestinese.
In un momento in cui il regime israeliano di colonialismo, apartheid e occupazione militare è sotto processo alla Corte Internazionale di Giustizia per il genocidio a Gaza, continua a usare la fame e il blocco di tutti gli aiuti umanitari come armi di guerra, sta intensificando la sua brutale pulizia etnica e la graduale annessione dei territori occupati in Cisgiordania e sta conducendo guerre di aggressione contro i nostri fratelli e sorelle in Libano e Siria, vediamo questo come un pericoloso tentativo di riabilitare questo regime e imporre così una normalizzazione formale.
Questo incontro si tiene un giorno prima che gli stati membri dell’Unione Europea votino sulla revisione dell’Accordo di Associazione UE-Israele. L’invito dell’UE a un rappresentante del governo palestinese, parzialmente finanziato dall’Europa e a rappresentanti di regimi arabi non eletti è un palese tentativo di fornire foglie di fico arabe per coprire la complicità dell’UE e della maggior parte dei suoi stati membri nel genocidio israeliano a Gaza. Gli stati europei continuano a fornire sostegno militare, finanziario, commerciale, accademico, diplomatico e mediatico al genocidio israeliano. L’UE ha bisogno di foglie di fico arabe, in particolare palestinesi, per placare l’ondata di rabbia popolare e la crescente pressione dei popoli e della società civile dell’Europa affinché l’Accordo di Associazione UE-Israele venga revocato o sospeso.
La partecipazione araba, compresa quella palestinese, a questo vergognoso incontro con il ministro degli Esteri dell’apartheid israeliano, nonostante la chiarezza degli obiettivi dell’incontro, va oltre la normalizzazione e costituisce una complicità con l’UE nei suoi incessanti tentativi di eludere i propri obblighi giuridici di interrompere tutte le relazioni commerciali, diplomatiche, finanziari, accademici e di altro tipo con Israele, che contribuiscono al suo genocidio o al proseguimento del suo regime di occupazione militare e apartheid, come affermato dalle decisioni della Corte Internazionale di Giustizia e da decine di esperti delle Nazioni Unite in materia di diritti umani.
Il movimento BDS considera la partecipazione di qualsiasi funzionario palestinese a questo incontro anche come un tentativo di legittimare la normalizzazione ufficiale araba e la partecipazione di alcuni regimi autoritari arabi che si apprestano a tradire i palestinesi, a normalizzare le relazioni con Israele e a negare i diritti dei palestinesi.
I movimenti internazionali di solidarietà con la liberazione palestinese, con il BDS al loro centro, stanno mobilitando in modo impressionante il potere popolare a livello globale per esercitare pressioni sugli stati affinché impongano sanzioni legittime al regime genocida israeliano. Queste sanzioni includono embarghi militari ed energetici completi, la cancellazione degli accordi di libero scambio, l’espulsione di Israele dai forum internazionali, la fine della sua impunità e la rottura dei legami diplomatici, accademici, culturali e di altro tipo con il suo regime di occupazione e apartheid. In un momento in cui il movimento BDS, insieme ai suoi partner europei, sta esercitando pressioni sugli stati dell’UE affinché pongano fine all’accordo di associazione con il regime criminale israeliano, tali incontri mirano a riabilitare l’immagine dell’Israele genocida, salvandolo dal suo crescente isolamento internazionale e consolidando la sua impunità.
Alla luce di ciò, il movimento BDS chiede:
- Pressione popolare sul governo palestinese e sui governi arabi affinché boicottino questo vergognoso incontro di Bruxelles, complice del regime israeliano.
- L’intensificazione della pressione sull’Unione Europea affinché adempia ai suoi obblighi legali, che includono, come priorità:
- La cessazione immediata dell’Accordo di Associazione UE-Israele e l’imposizione di sanzioni legittime contro Israele per i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità e il genocidio da esso commessi.
- Cessare il finanziamento dei crimini israeliani contro il nostro popolo, sia direttamente che indirettamente, e vietare tutte le relazioni economiche, commerciali, accademiche e di altro tipo che contribuiscono al perpetuarsi del regime di occupazione militare e di apartheid di Israele.
- Porre fine alla complicità delle aziende, delle banche e dei fondi di investimento europei nel sostenere e trarre profitto dai crimini israeliani, come affermato nella Relazione della Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi occupati, Francesca Albanese.
- Imporre un embargo militare totale su Israele, compresa l’importazione, l’esportazione e il transito attraverso i territori, lo spazio aereo e i porti dell’UE di tutto il materiale militare, compresi i beni a duplice uso.
No alle foglie di fico arabe o palestinesi per coprire il partenariato europeo-israeliano nel genocidio del nostro popolo e nel perpetuarsi del regime di colonialismo, occupazione militare e apartheid di Israele! Nessun regime genocida sarà accettato nel nostro “vicinato”.
Siamo uniti nell’insistere sui nostri diritti inalienabili, primi fra tutti la liberazione, l’autodeterminazione e il diritto dei nostri rifugiati di tornare alle loro terre e ricevere riparazioni.
https://bdsmovement.net/EU-normalizing-meeting-in-Brussels
Traduzione a cura di AssopacePalestina
Non sempre AssopacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.