Dieci britannici accusati di aver commesso crimini di guerra mentre combattevano per Israele a Gaza

di Haroon Siddique

The Guardian, 7 aprile 2025.    

Esclusivo: Alla Polizia Metropolitana (Met) sarà consegnato un dossier di prove che denunciano vari crimini, tra cui l’uccisione di civili e di operatori umanitari.

Una pattuglia militare israeliana a Gaza fotografata da oltre confine nel gennaio 2024. Anadolu/Getty Images

Una denuncia per crimini di guerra contro 10 britannici che hanno servito con l’esercito israeliano a Gaza sarà presentata alla Polizia Metropolitana (Met) da uno dei principali avvocati per i diritti umani del Regno Unito.

Michael Mansfield KC (King’s Counsel, Consigliere del Re) fa parte di un gruppo di avvocati che lunedì consegneranno un dossier di 240 pagine all’unità crimini di guerra di Scotland Yard, in cui si afferma che sono stati uccisi in modo mirato civili e operatori umanitari, anche con spari fatti da cecchini, e che sono stati effettuati attacchi indiscriminati contro aree civili, compresi gli ospedali.

Il rapporto, che è stato preparato da un team di avvocati e ricercatori britannici all’Aia, accusa anche i sospetti di attacchi coordinati a siti protetti, tra cui monumenti storici e siti religiosi, e di trasferimento e sfollamento forzato di civili.

Per motivi legali, non sono stati resi pubblici né i nomi dei sospettati, che includono persone al livello di ufficiale, né il rapporto completo.

Israele ha sempre negato che i suoi leader politici o militari abbiano commesso crimini di guerra durante l’assalto a Gaza, in cui ha ucciso più di 50.000 persone, la maggior parte delle quali civili. La campagna militare era in risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 contro il sud di Israele, in cui furono uccise più di 1.200 persone, anch’esse per lo più civili, e altre 250 furono prese in ostaggio.

Mansfield, noto per il suo lavoro su casi emblematici come l’incendio della Grenfell Tower, l’omicidio di Stephen Lawrence e il caso dei Birmingham Six, ha detto: “Se uno dei nostri cittadini commette un reato, dobbiamo fare qualcosa al riguardo. Anche se non possiamo impedire ai governi di paesi stranieri di comportarsi male, possiamo almeno impedire ai nostri cittadini di comportarsi male.

“I cittadini britannici hanno l’obbligo legale di non collaborare con i crimini commessi in Palestina. Nessuno è al di sopra della legge”.

Il rapporto, che è stato presentato per conto del Centro Palestinese per i Diritti Umani (PCHR) con sede a Gaza e del Public Interest Law Centre (PILC) con sede nel Regno Unito, copre i presunti reati commessi nel territorio dall’ottobre 2023 al maggio 2024 e ha richiesto sei mesi per essere compilato.

Ognuno dei crimini attribuiti ai 10 sospetti, alcuni dei quali hanno la doppia cittadinanza, equivale a un crimine di guerra o a un crimine contro l’umanità, secondo il rapporto.

Un testimone, che si trovava in una struttura medica, ha visto cadaveri “sparsi sul terreno, soprattutto al centro del cortile dell’ospedale, dove molti corpi morti sono stati sepolti in una fossa comune”. Un bulldozer “è passato sopra a un cadavere in una scena orribile e straziante che profanava i morti”, ha detto il testimone. Hanno anche detto che un bulldozer ha demolito parte dell’ospedale.

Sean Summerfield, avvocato presso le Doughty Street Chambers, che ha contribuito alla compilazione del dossier, ha detto che esso si basa su testimonianze e prove facilmente disponibili, che insieme presentano un caso “convincente”.

“L’opinione pubblica sarà scioccata, credo, nel sentire che ci sono prove credibili che i britannici sono stati direttamente coinvolti nel commettere alcune di queste atrocità”, ha detto, aggiungendo che il team voleva vedere le persone ‘comparire all’Old Bailey (l’edificio del Tribunale a Londra) per rispondere di crimini di atrocità’.

Il rapporto afferma che la Gran Bretagna ha la responsabilità, in base ai trattati internazionali, di indagare e perseguire coloro che hanno commesso “crimini internazionali fondamentali”.

La Sezione 51 della Legge sulla Corte Penale Internazionale del 2001 afferma che “è un reato contro la legge dell’Inghilterra e del Galles che una persona commetta un genocidio, un crimine contro l’umanità o un crimine di guerra”, anche se ciò avviene in un altro paese.

Raji Sourani, direttore del Centro Palestinese per i Diritti Umani (PCHR), ha dichiarato: “Questo è illegale, è disumano e quando è troppo è troppo. Il Governo non può dire che non lo sapeva; gli stiamo fornendo tutte le prove”.

Paul Heron, direttore legale del Public Interest Law Centre (PILC), ha dichiarato: “Stiamo presentando il nostro rapporto per chiarire che questi crimini di guerra non sono fatti in nostro nome”.

Numerosi esperti legali e di diritti umani hanno firmato una lettera di sostegno che esorta il team per i crimini di guerra a indagare sulle denunce.

https://www.theguardian.com/law/2025/apr/07/ten-britons-accused-of-committing-war-crimes-while-fighting-for-israel-in-gaza

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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