di Al Quds, 23 marzo 2025.
Il Consiglio Politico e di Sicurezza israeliano ha approvato la proposta del Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich di riconoscere 13 nuovi insediamenti in Cisgiordania. Il governo ha anche votato a favore dell’istituzione di un’autorità per “gestire l’emigrazione da Gaza”.
Questa mossa, guidata dal Ministro Smotrich nel quadro dell’Amministrazione degli Insediamenti sotto la sua responsabilità, avviene sullo sfondo dell’approvazione di decine di migliaia di unità abitative in Cisgiordania.
Channel 12 ha citato Smotrich che, dopo l’approvazione, ha detto: “Questo è un passo importante verso l’annessione e la sovranità formale sulla Cisgiordania. Stiamo conducendo una rivoluzione per realizzare i nostri sogni di normalizzare e legalizzare gli insediamenti”.
Ha aggiunto: “Abbiamo iniziato a prendere misure per imporre la nostra sovranità sulla Cisgiordania, innalzare la nostra bandiera, e iniziare la costruzione e la colonizzazione”.
Per quanto riguarda Gaza, Channel 12 ha riferito che la riunione del gabinetto israeliano ha deciso di continuare la pressione militare sulla Striscia di Gaza, approvando anche la decisione di espandere gli insediamenti.
A questo proposito, Channel 14 di Israele ha riferito che i ministri hanno ricevuto un briefing sulle dimensioni internazionali del piano sull’immigrazione e su come attuarlo in conformità con il diritto internazionale.
In precedenza, durante le discussioni alla Knesset, Smotrich aveva annunciato la creazione di un “dipartimento dell’immigrazione” volto a implementare il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la Striscia di Gaza.
Durante la discussione, Smotrich aveva confermato che un dipartimento di immigrazione sarebbe stato istituito e gli sarebbe stato assegnato un bilancio, dicendo: “Dobbiamo prendere a pieni mani il piano di Trump. C’è lavoro da fare con l’amministrazione degli Stati Uniti per identificare i paesi e preparare la creazione di un dipartimento dell’immigrazione nel Ministero della Difesa. Se rimuoviamo 5.000 abitanti di Gaza al giorno, ci vorrà un anno. La logistica è complicata perché dobbiamo sapere chi andrà in quale paese. Ci stiamo preparando per questo sotto la guida del primo ministro e del ministro della difesa”.
Ha aggiunto: “Il bilancio non sarà di ostacolo a questo evento”. Secondo lui, nella Striscia di Gaza l’odio verso Israele è così profondo che è impossibile permettere ai cittadini di Gaza di vivere così vicino alla recinzione. Ha detto inoltre: “Questo non è solo un altro evento, ma la possibilità di un cambiamento storico”.
Il Ministro degli Insediamenti e membro della Knesset Orit Struck ha anche insistito durante la discussione che questa avrebbe dovuto essere una migrazione “volontaria”: “Non c’è modo di rimuovere completamente la minaccia a Israele che viene da Gaza se non attraverso un programma di migrazione volontaria”.
Ha aggiunto: “Anche se sconfiggessimo Hamas come governo civile e militare, non saremo in grado di rimuovere la minaccia se non permettiamo alla maggioranza della popolazione di emigrare”.
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva proposto di spostare i residenti di Gaza in Giordania ed Egitto, trasformando Gaza in una “Riviera del Medio Oriente” sotto controllo statunitense. Tuttavia, il piano ha incontrato l’opposizione internazionale, spingendolo a fare marcia indietro, affermando che “nessuno sarà costretto a lasciare Gaza”. Il suo inviato speciale, Steve Witkoff, ha detto che l’obiettivo di Trump, attraverso questa proposta, era quello di spingere i paesi interessati a presentare proposte e piani per Gaza.
L’Egitto ha anche presentato un piano per la ricostruzione di Gaza, approvato dalla Lega Araba e dall’Organizzazione della Cooperazione Islamica e accolto favorevolmente dall’Europa.
https://www.alquds.com/en/posts/155716
Traduzione a cura di AssoPacePalestina
Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.