Il blocco di Israele degli aiuti a Gaza potrebbe violare la legge umanitaria, secondo alcune nazioni europee

di Israele

da Al Jazeera e Agenzie di stampa

Al Jazeera, 6 marzo 2025.  

Regno Unito, Francia e Germania chiedono ad Israele di rispettare i termini del cessate il fuoco, avvertendo che il blocco degli aiuti rischia di violare il diritto umanitario.

Tamer Hassan al-Shafai, 37 anni, mangia un pasto Iftar, la rottura del digiuno, con la famiglia nella loro casa distrutta tra le macerie di edifici a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, il 4 marzo 2025, durante il mese sacro musulmano del Ramadan [Bashar Taleb/AFP].

In una dichiarazione congiunta pubblicata mercoledì, i ministri degli Esteri di Regno Unito, Francia e Germania hanno invitato il governo di Israele a rispettare i suoi obblighi internazionali e a “garantire una fornitura completa, rapida, sicura e senza ostacoli, di assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza”.

Israele ha bloccato l’ingresso di spedizioni di aiuti a Gaza domenica 2 marzo, poche ore dopo la scadenza della prima fase del suo accordo di cessate il fuoco con il gruppo palestinese Hamas, sollevando timori di fame e di ulteriori difficoltà durante il mese sacro del Ramadan, iniziato nel fine settimana.

“Un blocco delle merci e dei rifornimenti che entrano a Gaza, come quello annunciato dal Governo di Israele, rischierebbe di violare il Diritto Internazionale Umanitario”, hanno detto i tre ministri.

Palestinesi sfollati, che vivono in tende di fortuna nell’area di al-Mawasi a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, ricevono aiuti alimentari [File: Ashraf Amra/Anadolu]. 

“Gli aiuti umanitari non dovrebbero mai essere subordinati al cessate il fuoco o utilizzati come strumento politico”, ha aggiunto la dichiarazione, invitando tutte le parti a rispettare l’accordo.

Separatamente, mercoledì, cinque membri europei del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, tra cui il Regno Unito e la Francia, hanno chiesto a Israele di “consentire immediatamente l’afflusso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza”, esortando le parti “a trovare una strada per le fasi successive dell’accordo di cessate il fuoco e del rilascio degli ostaggi”.

I gruppi per i diritti umani hanno accusato Israele di crimini contro l’umanità e di violazione delle leggi internazionali per aver bloccato gli aiuti a Gaza. Quasi 50.000 palestinesi sono stati uccisi e il 70 per cento degli edifici e delle strade di Gaza sono danneggiati dopo 15 mesi di bombardamenti israeliani senza sosta.

Hamas ha accusato Israele di aver rinnegato il cessate il fuoco che ha posto fine alla guerra di Gaza. Israele vuole ora estendere di 50 giorni la prima fase dell’accordo, invece di entrare nella seconda fase come concordato inizialmente. Israele avrebbe dovuto ritirare le sue forze dal Corridoio Philadelphi al termine della prima fase, il 1° marzo, ma si è rifiutato di farlo. Secondo quanto riferito, l’inviato di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, dovrebbe visitare la regione nei prossimi giorni per porre fine allo stallo.

Un disperato bisogno di aiuti

Mercoledì 5, il Programma Alimentare Mondiale (WFP) ha dichiarato di avere scorte di cibo per l’enclave palestinese sufficienti a mantenere aperte le cucine pubbliche e le panetterie per meno di due settimane.

Hani Mahmoud di Al Jazeera, in collegamento da Gaza, ha detto che il blocco degli aiuti sta avendo “un enorme impatto negativo in tutta la Striscia di Gaza”.

“La gente ha sofferto la fame qui… e il mercato si sta esaurendo”, ha detto.

“Vediamo che molti articoli che un tempo erano disponibili e comuni, come farina, medicine e altri beni di prima necessità, ora sono costosi o non disponibili”.

Rosalia Bollen, portavoce dell’Agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia, ha detto che il blocco degli aiuti umanitari, compresi i vaccini e i ventilatori per i neonati pretermine, “avrà conseguenze devastanti nella vita reale” per i bambini e i loro genitori.

“Se non saremo in grado di farli arrivare, le vaccinazioni di routine si fermeranno”, ha detto. “Le unità neonatali non saranno in grado di curare i bambini prematuri. Quindi questa è una conseguenza reale con cui avremo a che fare molto, molto presto se non saremo in grado di riprendere le forniture di aiuti in arrivo”.

Bollen, che si trova a Gaza, ha detto che le forniture esistenti sono già state ampiamente distribuite nell’enclave.

“La prima fase del cessate il fuoco non è stata solo una pausa nelle ostilità… è stata davvero un’ancora di salvezza per le famiglie”, ha aggiunto. “L’umore qui è molto depresso; le famiglie con cui parlo sono profondamente preoccupate per il futuro”.

https://www.aljazeera.com/news/2025/3/6/israels-gaza-aid-blockade-could-breach-humanitarian-law-european-nations

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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