L’esercito israeliano e l’Autorità Palestinese assediano e gettano lo scompiglio negli ospedali di Jenin

di Fayha Shalash,   

Middle East Eye, 22 gennaio 2025.    

Medici e testimoni oculari descrivono una situazione ‘tragica’, temendo che si ripeta la distruzione degli ospedali di Gaza.

Un veicolo militare israeliano blocca le ambulanze palestinesi nella città di Jenin, nella Cisgiordania occupata, il 22 gennaio 2025. (Reuters/Ammar Awad)

Le forze israeliane hanno continuato ad assediare e ad attaccare due ospedali di Jenin per il secondo giorno consecutivo dopo il lancio di un grande assalto alla città settentrionale della Cisgiordania occupata, mentre le forze dell’Autorità Palestinese (AP) hanno preso d’assalto un terzo ospedale. 

Le squadre mediche che cercavano di fornire assistenza sono state sottoposte al fuoco diretto israeliano, mentre i paramedici sono stati ostacolati nel raggiungere i morti e i feriti, che rimangono sparsi per le strade.

Le forze israeliane hanno ucciso almeno 10 palestinesi e ne hanno feriti 40 dall’inizio dell’attacco, iniziato martedì mattina, secondo il Ministero della Sanità palestinese. 

Durante l’incursione, i bulldozer militari israeliani hanno distrutto la strada principale che conduce all’ospedale governativo di Jenin, bloccando l’accesso con barriere di terra. 

Wissam Bakr, direttore dell’ospedale, ha dichiarato a Middle East Eye che i bulldozer hanno reso difficile l’ingresso e l’uscita delle squadre mediche. 

Più di 600 sfollati hanno cercato rifugio nell’ospedale, che era stato circondato dalle forze militari e non ha potuto ricevere cibo per un giorno intero.

“La situazione era tragica ieri sera”, ha detto Bakr. 

“L’ospedale era sovraccarico di sfollati e pazienti, e l’esercito israeliano lo aveva circondato da tutti i lati. Temevamo che lo prendessero d’assalto o che iniziassero a sparare”.

Anche se assedi agli ospedali si sono verificati durante precedenti incursioni militari, questo è descritto come il più duro messo in atto finora. 

Centinaia di sfollati erano arrivati all’ospedale all’inizio dell’incursione, e molti sono stati costretti a dormire nei corridoi.

Nonostante i tentativi dell’amministrazione dell’ospedale di coordinare la consegna del cibo, l’esercito israeliano ha impedito che raggiungesse le persone all’interno.

Mercoledì mattina, l’esercito israeliano ha permesso ad alcuni sfollati di lasciare l’ospedale a piedi, ma solo dopo averli sottoposti a perquisizione e aver arrestato diverse persone, secondo Bakr. 

Iyad Salahat, che accompagnava la madre malata all’ospedale durante l’attacco, ha raccontato la paura e l’incertezza durante l’assedio. 

Il forte rumore dei veicoli militari e dei bulldozer, unito alle minacce diffuse dagli altoparlanti, gli ha fatto temere che l’ospedale potesse subire lo stesso destino di quelli distrutti dalle forze israeliane a Gaza.

“Non sapevamo cosa fare e abbiamo iniziato a pensare a quello che è successo negli ospedali di Gaza”, ha detto Salahat a MEE.

“Prenderanno d’assalto l’ospedale? Ci evacueranno? Uccideranno i medici o li arresteranno? Tutto sembrava possibile”.

Salahat e la sua famiglia sono stati tra coloro che hanno avuto il permesso di uscire mercoledì.

“Ci hanno diviso in gruppi di cinque persone, poi ci hanno perquisito a fondo e ci hanno costretto a toglierci i vestiti”, ha spiegato.

“Hanno arrestato almeno 10 di coloro che sono usciti e ci hanno costretto a camminare in fila”.

Ha aggiunto che un drone israeliano volava sopra la scena, apparentemente aiutando i soldati nelle ispezioni.

Spari indiscriminati 

All’ospedale al-Amal di Jenin, l’assedio israeliano è stato più violento: i soldati hanno sparato indiscriminatamente nel cortile, ferendo almeno tre medici e due operatori ospedalieri. 

Le loro ferite sono state descritte come moderate o minori. 

Ihsan Rawajba, addetto all’accoglienza dell’ospedale, ha descritto la situazione come caotica, con spari che fin da martedì 21 riecheggiavano nel cortile dell’ospedale. 

Un infermiere è stato colpito dietro l’ospedale ed è rimasto sanguinante fino a quando un paramedico è riuscito a salvarlo, ha detto Rawajba a MEE.

La sparatoria è stata casuale e senza preavviso, ha aggiunto.

L’ospedale rimane sotto stretto assedio: nessuno può entrare o uscire, tranne un’ambulanza, che è soggetta a ispezione ogni volta che entra o esce. 

“Siamo costretti a portare cibo a coloro che si trovano all’interno dell’ospedale tramite questa ambulanza, ma il suo personale è continuamente minacciato”, ha detto Rawajba. 

“Possiamo accettare nuovi feriti solo sotto l’ispezione e la supervisione dell’esercito israeliano”, ha aggiunto. 

In un evento separato, le forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese hanno fatto irruzione nell’ospedale al-Razi di Jenin mercoledì 22 e hanno arrestato un ferito ritenuto membro del Battaglione Jenin e ricercato dall’esercito israeliano.

Il raid dell’Autorità Palestinese sembra essere la prima volta che le forze palestinesi hanno partecipato pubblicamente ad un assalto militare israeliano in Cisgiordania.

https://www.middleeasteye.net/news/israeli-army-and-palestinian-authority-besiege-and-raid-jenin-hospitals

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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