La Knesset di Israele vota per respingere la statualità palestinese

di Al Jazeera e Agenzie di Stampa,

Al Jazeera, 18 luglio 2024. 

La risoluzione afferma che la creazione di uno stato palestinese rappresenterebbe un “pericolo esistenziale” per Israele.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu. Al Jazeera

Il parlamento israeliano ha approvato una risoluzione che respinge a larga maggioranza la creazione di uno stato palestinese, come riferiscono i media israeliani.

La risoluzione è passata giovedì 18 alla Knesset con 68 voti a favore e solo 9 contrari.

Il documento afferma che uno stato palestinese rappresenterebbe “un pericolo esistenziale per lo stato di Israele e i suoi cittadini, perpetuerebbe il conflitto israelo-palestinese e destabilizzerebbe la regione”.

La coalizione del Primo Ministro Benjamin Netanyahu con i partiti di estrema destra ha co-sponsorizzato la risoluzione. Il partito di centro-sinistra del leader dell’opposizione Yair Lapid ha abbandonato la sessione per evitare di sostenere la dichiarazione, nonostante in precedenza si fosse detto favorevole alla soluzione dei due stati, secondo quanto riportato dal quotidiano Times of Israel.

Mustafa Barghouti, segretario generale dell’Iniziativa Nazionale Palestinese, ha criticato l’approvazione della risoluzione. “Nessun partito sionista, sia del governo che dell’opposizione, ha votato contro la risoluzione”, ha scritto su X.

“Questa risoluzione rappresenta un rifiuto della pace con i palestinesi e una dichiarazione ufficiale di morte dell’accordo di Oslo”, ha scritto Barghouti. Gli accordi di Oslo, firmati per la prima volta tra i leader palestinesi e israeliani nel 1993, prevedevano uno stato palestinese vitale e sovrano che vivesse fianco a fianco con uno stato israeliano.

Ma Israele ha continuato ad adottare politiche incompatibili, come la costruzione di insediamenti illegali su terre palestinesi in tutta la Cisgiordania occupata e il blocco totale di Gaza.

Il funzionario dell’Autorità Palestinese Hussein al-Sheikh ha condannato sui social media la risoluzione, affermando che il rifiuto della Knesset “conferma il razzismo dello stato occupante e il suo disprezzo per il diritto internazionale e la legittimità internazionale, nonché la sua insistenza sull’approccio politico di perpetuare l’occupazione per sempre”.

Il Ministero degli Esteri giordano ha dichiarato che l’approvazione della risoluzione rappresenta una “pericolosa” violazione del diritto internazionale.

“I continui sforzi di Israele per negare il diritto inalienabile dei palestinesi ad avere uno stato indipendente e sovrano secondo le linee del 4 giugno 1967, con Gerusalemme occupata come capitale, non porta sicurezza e pace nella regione”, si legge in un comunicato che cita il portavoce del ministero Sufyan al-Qudah.

Il Times of Israel ha citato la risoluzione affermando che: “Sarà solo questione di poco tempo prima che Hamas prenda il controllo dello stato palestinese e lo trasformi in una base del terrore islamico radicale, lavorando in coordinamento con l’asse guidato dall’Iran per eliminare lo stato di Israele”.

Ha aggiunto che uno stato palestinese in questo momento sarebbe una “ricompensa per il terrorismo e incoraggerebbe Hamas e i suoi sostenitori a vedere questa come una vittoria”, riferendosi agli attacchi guidati da Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele che hanno innescato l’attuale conflitto.

La decisione, tuttavia, non è nuova per la Knesset, che già in passato ha respinto la statualità palestinese.

Un numero crescente di paesi ha riconosciuto la statualità palestinese, tra cui Spagna, Slovenia, Norvegia, Irlanda e altri.

La risoluzione giunge mentre Netanyahu dovrebbe parlare al Congresso degli Stati Uniti la prossima settimana a Washington, causando divisioni tra i legislatori del Partito Democratico che si sono espressi contro la condotta di Israele nella guerra a Gaza.

Mercoledì scorso, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha affermato che la politica di Israele nella Cisgiordania occupata sta compromettendo qualsiasi prospettiva di soluzione a due stati.

Attraverso passi amministrativi e legali, Israele sta cambiando la geografia della Cisgiordania, ha dichiarato Guterres in una dichiarazione letta dal suo capo di gabinetto, Courtenay Rattray, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

“I recenti sviluppi stanno dando un colpo al cuore di qualsiasi prospettiva di soluzione a due stati”, ha dichiarato. “Dobbiamo cambiare rotta. Tutte le attività di insediamento devono cessare immediatamente”.

Il capo delle Nazioni Unite ha aggiunto che gli insediamenti sono una flagrante violazione del diritto internazionale e un ostacolo alla pace con i palestinesi.

https://www.aljazeera.com/news/2024/7/18/israels-knesset-votes-to-reject-palestinian-statehood

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

Non sempre AssoPacePalestina condivide gli articoli che pubblichiamo, ma pensiamo che opinioni anche diverse possano essere utili per capire.

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