da Comunicato Stampa,
28 giugno 2024.
Mustafa Barghouti, leader di Iniziativa Nazionale Palestinese (PNI), ha detto che le recenti decisioni del gabinetto israeliano sono una dichiarazione di annessione a Israele della Cisgiordania, cosa che rappresenta la sfida più pericolosa per il popolo palestinese dai tempi della Nakba.
Barghouti ha aggiunto che le decisioni del gabinetto israeliano consistono in un’espansione senza precedenti degli insediamenti illegali e misure pratiche per giudaizzare l’intera Cisgiordania.
Ha aggiunto che le decisioni includono la completa sottrazione dei poteri civili dell’Autorità Palestinese nelle cosiddette aree “B” e la loro subordinazione alle aree “C” (82% della Cisgiordania in totale) che sono sotto il controllo dei coloni guidati dal ministro delle Finanze e governatore de facto della Cisgiordania Bezalel Smotrich.
I poteri dell’Autorità Palestinese sulla sicurezza nelle cosiddette aree “A” sono già stati cancellati da Israele, e questa è una conferma della cessazione da parte di Israele di tutti i resti del problematico accordo di Oslo.
Barghouti ha affermato che l’aspetto più pericoloso delle decisioni del gabinetto è che esse legalizzano e cambiano la natura della Cisgiordania da territorio palestinese occupato, in cui sono presenti insediamenti illegali stranieri, a territorio israeliano annesso i cui insediamenti e strade assediano le città, i villaggi e i campi profughi palestinesi, trasformandoli in ghetti isolati e perseguitati.
Barghouti ha affermato che Netanyahu e i suoi alleati fondamentalisti e fascisti stanno realizzando i sogni di Netanyahu stesso di eliminare ogni possibilità di uno stato palestinese indipendente, liquidare tutti i diritti nazionali palestinesi e completare l’attuazione del progetto di insediamento coloniale in tutta la Palestina storica.
Barghouti ha sottolineato che le decisioni del gabinetto includono non solo la costruzione di ulteriori insediamenti illegali, ma anche la demolizione estesa di case e strutture palestinesi nella maggior parte della Cisgiordania.
Barghouti ha sottolineato che le decisioni fasciste del governo razzista israeliano e la guerra di genocidio che sta conducendo a Gaza sono la sfida più pericolosa che il popolo palestinese abbia affrontato dalla Nakba del 1948.
Ha affermato che, dati i rischi presentati dalla decisione del gabinetto israeliano, il dovere delle forze, delle fazioni e delle autorità palestinesi è quello di mettere da parte le differenze e i conflitti e di accelerare il raggiungimento dell’unità nazionale e di una leadership nazionale unificata per affrontare queste sfide senza precedenti.
Ha affermato che il governo israeliano non sarà dissuaso dal pericoloso percorso che sta intraprendendo senza le ampie e serie sanzioni della comunità internazionale e dei Paesi Arabi.
Chiunque affermi di sostenere il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e alla creazione di uno stato palestinese indipendente e sovrano sarà colpevole di ipocrisia se non chiederà la fine immediata dell’occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gaza e la rimozione degli insediamenti illegali israeliani, e se non parteciperà all’imposizione di sanzioni al governo israeliano per costringerlo a ritrattare le sue recenti decisioni.
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