Sabato 28 ottobre alle ore 15: partenza da Piazza di Porta San Paolo (Piramide) di un corteo diretto a Piazza San Giovanni, a supporto del popolo palestinese.
Assopace Palestina aderisce e invita a partecipare alla manifestazione nazionale a Roma indetta dalle associazioni palestinesi in Italia il giorno 28 ottobre alle ore 15.00 con partenza da piazza di Porta San Paolo.
Sosteniamo la lotta del popolo palestinese per la sua libertà, affinché finisca l’occupazione e sia riconosciuto il suo diritto all’autodeterminazione. Chiediamo al nostro governo di condannare il tentativo di pulizia etnica e la mostruosa vendetta che Israele sta compiendo sulla popolazione civile palestinese in un’odiosa azione di punizione collettiva. Chiediamo inoltre al nostro governo di attivarsi seriamente per un cessate il fuoco immediato e per l’apertura di un tavolo di pace basato sulle risoluzioni dell’ONU e sul diritto umanitario internazionale.
L’ultimo giorno di occupazione sarà il primo giorno di pace.
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Non verro’ . Ho paura che come tutte le manifestazioni sia dettata da rabbie e bisogni reali ma che poi si rivelano controproducenti in questo caso , Hammas e’ il meglio amico di Netaniu
Che avrebbe processi in corso . La Palestina deve salvaguardare i civili e lo può fare proponendosi legalmente e con la memoria delle violazione da parte di Israele
Manifestare è d’obbligo per dare un minimo di solidarietà ai sorprusi di Israele!! Vorrei moltiplicarmi in centinaia di persone, per dare più voce alla Palestina!!!
Ci saró col cuore e con la ragione. Solo la nascita di uno stato libero di Palestina metterà fine a questa violenza senza fine
Ho partecipato a tante marce per la pace in questi giorni, e sono un sostenitore dei diritti del popolo palestinese. Ma il manifesto di questa manifestazione recita “Il 7 ottobre, il popolo palestinese, ha ricordato al mondo di esistere, ha dimostrato che sono ancora i popoli a scrivere la storia.” Stiamo parlando di uccisioni di bambini, ragazzi, vecchi. E poi procede a inneggiare alla lotta con ogni mezzo a Israele fino a cancellarlo. Per esempio “L’oppressione coloniale israeliana, ha gettato la maschera mostrandosi per quello che è: un’ideologia dello sterminio totale e il suo necessario prodotto, con cui non ci può essere conciliazione o pace.”. Ma siete folli? Così uccidete il movimento pacifista per la Palestina. Questa campagna è indegna di Assopace.
Purtroppo sono vecchia e con poca salute ma con il cuore e la mente sono con voi
Caro Marco,
abbiamo partecipato alla splendida manifestazione con tanti, tanti, tantissimi giovani che c’è stata il 28 ottobre a Roma, non concordando con l’attaco e altro dell’appello alla convocazione, ma totalmente convinti che la Palestina debba essere liberata dall’occupazione militare, dalla colonizzazione e dall’apartheid praticata da Israele. Allo stesso modo, abbiamo partecipato alla giornata di mobilitazione indetta da Amnesty e altre associazioni. Anche lì non condividevamo appieno il documento. Ma c’eravamo.
Le nostre opinioni sono chiare: siamo per l’applicazione del diritto internazionale, e anche i movimenti di resitenza devono applicarlo. Non si uccidono i civili. Come AssopacePalestina sosteniamo la resistenza popolare nonviolenta in Palestina, malgrado il fatto che nella nostra cultura “occidentale” si affermi sempre più, tra i governi, una cultura di guerra.
Questo non significa che i palestinesi non abbiano il diritto alla resistenza armata, lo prevede la convenzione di Ginevra. Noi continuamio a sostenere la resistenza popolare non violenta, e non consideriamo gli attacchi contro i civili come atti di resistenza.
Non amo gli epiteti, non servono a nulla, la nostra posizione è chiara. Ora più che mai bisogna fermare la politica genocida israeliana. Luisa Morgantini.