L’amministrazione Biden si rifiuta di dire che i palestinesi sono “occupati”

Gen 30, 2023 | Notizie

di Philip Weiss,  

Mondoweiss, 27 gennaio 2023.    

Ieri, in uno scambio scioccante al Dipartimento di Stato, il portavoce della squadra di politica estera di Biden si è rifiutato di descrivere i palestinesi di Jenin e di altre aree della Cisgiordania come persone che vivono sotto l’occupazione militare di Israele.

All’indomani di un raid militare israeliano che ha ucciso dieci palestinesi a Jenin, a Vedant Patel del Dipartimento di Stato è stato chiesto più volte se i palestinesi sono sotto occupazione, ma lui ha ripetutamente eluso la domanda:

Said Arikat del quotidiano Al Quds: Qual è lo status del popolo palestinese in Cisgiordania, compresa Jenin… e ovunque in Cisgiordania? La domanda è semplice. Sono sotto occupazione?

Patel: Said, mi permetta di dire un paio di cose riguardo al punto che credo…

Arikat: Vedant, sono occupati o non sono occupati? Qual è lo status che attribuisce ai palestinesi in questo momento? Che tipo di status hanno?

Patel: Negli ultimi tempi si è assistito ad una forte e…

Arikat: Non sto parlando degli ultimi tempi. Sto dicendo che dal punto di vista legale, come si definiscono i palestinesi in Cisgiordania? Qual è il loro status?

Patel: Said, capisco la domanda e, come abbiamo detto in precedenza, è fondamentale che entrambe le parti agiscano per evitare perdite ancora maggiori e condanniamo qualsiasi violenza, escalation o provocazione.

Il Segretario di Stato Antony Blinken sta per incontrare i leader israeliani e l’amministrazione Biden sembra adottare le stesse politiche pro-Israele di Trump, trasferite a un altro settore. Oltre a non revocare il riconoscimento formale di Gerusalemme come capitale di Israele e ad accettare il riconoscimento dell’annessione delle Alture del Golan da parte di Israele, Biden sta ora emulando l’accettazione dell’occupazione da parte di Trump (come quando l’ex presidente dichiarò che gli insediamenti non sono illegali).

Biden ha inviato segnali contrastanti sull’occupazione. Nel 2020, i consiglieri di Biden hanno eliminato dalla piattaforma del Partito Democratico qualsiasi riferimento all’occupazione o agli insediamenti, in quanto linguaggio che avrebbe potuto nuocere alla campagna elettorale. Nell’udienza di conferma al Senato di Antony Blinken come Segretario di Stato, tenutasi nel gennaio 2021, Blinken ha evitato qualsiasi riferimento all’occupazione o agli insediamenti israeliani e ha sottolineato il lungo sostegno di Biden a Israele, affermando di voler continuare i “progressi” della politica di Trump nel normalizzare le relazioni di Israele con le monarchie arabe.

Ma Biden ha appoggiato le risoluzioni delle Nazioni Unite che si oppongono all’occupazione e lo scorso ottobre Ned Price del Dipartimento di Stato ha ammesso, sotto le domande di Said Arikat, che gli Stati Uniti considerano i Territori come sotto occupazione militare.

Arikat: Lei contesta il fatto che i palestinesi siano occupati militarmente, che Israele abbia annesso la terra palestinese? Lo contesta? Contesta il fatto che abbia rimosso con la forza gli abitanti? Lo contesta? Ha qualche altro tipo di informazione che possa convincere il mondo a cui sta parlando che queste… queste tattiche che ha citato non sono, in realtà… non è quello che i palestinesi stanno vivendo?

Price: Said, abbiamo parlato della realtà, della situazione dei palestinesi.

Arikat: Scusi, Ned. Non sto parlando della situazione, della realtà e così via. Lei contesta il fatto che siano occupati militarmente?

Price: Non lo contestiamo. E siamo stati chiari su questo fatto storico: la Cisgiordania è occupata dal 1967.

Ieri il Dipartimento di Stato non è stato così chiaro sui fatti storici. Matt Lee ha chiesto a Patel cosa devono fare i palestinesi con le loro richieste, visto che gli Stati Uniti si oppongono a che siano portate alla Corte Penale Internazionale dell’Aia.

Lee: Che le loro rimostranze siano legittime o meno, dove dovrebbero portarle i palestinesi? Se lei non pensa che possano o debbano rivolgersi all’ONU, alla Corte Penale Internazionale o a un altro forum internazionale, dove possono rivolgersi?

Patel: Siamo convinti che questo sia un tema da affrontare attraverso il dialogo, la diplomazia tra gli israeliani e l’Autorità Palestinese. E naturalmente gli Stati Uniti hanno espresso molto chiaramente la loro opinione in merito.

Lee: Beh, la sua opinione non è molto chiara. Lei pensa allora che i palestinesi dovrebbero portare le loro lamentele, i loro reclami, al sistema giudiziario israeliano?

Patel: Non intendo specificamente il sistema giudiziario, Matt. Sto dicendo che… questo è un aspetto che riteniamo debba essere affrontato attraverso il dialogo e la diplomazia tra gli israeliani e l’Autorità Palestinese, e lo abbiamo detto con coerenza.

Said Arikat ha poi chiesto se i palestinesi sono sotto occupazione.

Arikat: Qual è lo status del popolo palestinese in Cisgiordania, compresa Jenin, compreso il campo di Jenin, e ovunque in Cisgiordania? Come li definisce? Che tipo di designazione dà ai palestinesi in Cisgiordania?

Patel: Che risiedono in quei territori.

Arikat: Risiedono in quel luogo… sono totalmente indipendenti dal resto del mondo, come se fosse un altro pianeta. Sono occupati, per esempio? Lei… lei è d’accordo con il fatto che siano sotto occupazione militare?

Arikat ha poi contestato a Patel di aver ripetuto a pappagallo i discorsi israeliani sul raid israeliano di ieri a Jenin, che ha ucciso dieci persone.

Arikat: Lei ha appena recitato la versione israeliana secondo cui sono stati uccisi nove militanti e un civile, come se fosse sicuro di questo fatto, anche prima di un’indagine.

Dove dovrebbero andare i palestinesi per essere protetti? Ho posto questa domanda molte volte in questa stanza. Come dovrebbero essere protetti i palestinesi?

Patel: Said, siamo stati molto chiari e crediamo che sia urgente che tutte le parti si calmino e lavorino insieme per migliorare la situazione della sicurezza in Cisgiordania.

Arikat ha poi proseguito affermando che se i palestinesi sono occupati, allora sono un “popolo prigioniero” contro il quale la punizione collettiva deve essere considerata un crimine di guerra. “È sua opinione che la punizione collettiva sia un crimine di guerra?”.

Patel ha risposto:

Said, credo di averne parlato abbastanza diffusamente, e quello che voglio ribadire ancora una volta è che crediamo che sia urgente che tutte le parti si calmino e lavorino insieme per migliorare la situazione della sicurezza.

Arikat: Potete invitare gli israeliani a una de-escalation? Vi ascoltano quando dite loro di smorzare i toni e di non attaccare giorno dopo giorno palestinesi innocenti?

Patel:Said, abbiamo sempre invitato entrambe le parti a una de-escalation e abbiamo sempre parlato del nostro… della necessità che sia i palestinesi che gli israeliani… meritino di vivere in modo sicuro e protetto.

Arikat:E se non vi ascoltano, dove dovrebbero andare [i palestinesi]? Per continuare da dove ha iniziato Matt Lee, dove dovrebbero andare i palestinesi?

Patel:Di nuovo, Said, continuiamo a credere che questo sia un argomento che può essere discusso attraverso il dialogo e la diplomazia tra entrambe le parti.

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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