Dimostranti arrestati insieme a un avvocato per i diritti umani per aver sventolato bandiere palestinesi durante una protesta a Haifa

Gen 30, 2023 | Notizie

di Adi Hashmonai,

Haaretz, 29 gennaio 2023. 

“L’arresto di un avvocato che svolgeva il suo lavoro di difensore dei diritti umani è un altro superamento della linea rossa da parte della polizia”, afferma Adalah, il Centro Legale per i Diritti delle Minoranze Arabe in Israele.

I manifestanti dispiegano una bandiera palestinese durante una protesta separata a Umm al-Fahm, Israele, 2021. Ariel Schalit /AP

Sei manifestanti sono stati arrestati venerdì sera per aver sventolato bandiere palestinesi durante una protesta ad Haifa, compreso un avvocato israeliano per i diritti umani che era arrivato per avvisare i partecipanti che sventolare la bandiera era legalmente permesso.

L’avvocato Adi Mansour di Adalah, il Centro Legale per i Diritti delle Minoranze Arabe in Israele, era presente alla protesta per offrire consulenza legale ai manifestanti sull’uso della bandiera palestinese, quando è stato fermato dalle forze dell’ordine locali.

Il Centro Adalah afferma che questa è la quarta volta negli ultimi 40 giorni in cui la polizia di Haifa ha cercato di impedire ai manifestanti di sventolare le bandiere palestinesi durante le proteste.

La polizia ha informato i media di due di questi casi, in cui i manifestanti sono stati anche trattenuti per essere interrogati. Ma secondo Adalah, la settimana scorsa gli incidenti di questo tipo sono stati tre. Inoltre, l’arresto di Mansour di venerdì segna la prima volta, dalle elezioni in poi, che un avvocato viene arrestato in servizio.

Adalah ha avvertito che “l’arresto di un avvocato che svolge il suo lavoro di difensore dei diritti umani è un altro superamento di una linea rossa da parte della polizia. Il suo interrogatorio per aver fornito consulenza legale ai manifestanti testimonia il fatto che non c’è nessuno che ponga dei limiti alla polizia, che continua ad arrestare i manifestanti pur essendo pienamente consapevole che ciò è in contrasto con la legge”.

E ha aggiunto: “Se qualcuno cercava una prova della china scivolosa su cui ci troviamo, l’ha trovata [venerdì] ad Haifa”.

Le forze dell’ordine hanno poi rilasciato tutti e sei i manifestanti senza alcuna restrizione, dopo che erano stati trattenuti per quello che la polizia ha così descritto “per aver issato una bandiera palestinese e per aver aggredito un poliziotto durante una manifestazione”.

La prima volta che la polizia di Haifa ha arrestato dei manifestanti è stato il 17 dicembre. Si erano riuniti nella Colonia Tedesca della città, protestando contro quelle che definivano politiche punitive discriminatorie nei confronti di arabi accusati di disordini durante l’operazione Guardian of the Walls del 2021 a Gaza.

Un manifestante porta due bandiere palestinesi durante una manifestazione ad Haifa contro l’operazione Guardian of the Wall dell’esercito israeliano a Gaza, 2022. Rami Shllush

In precedenza, il capo della polizia di Haifa, Haim Azrad, aveva scritto agli organizzatori della manifestazione, che si teneva nel giorno di un evento multireligioso chiamato Festival dei Festival. Azrad aveva avvertito che la manifestazione avveniva in un luogo sensibile in cui ci si aspettava che si riunissero migliaia di ebrei e arabi, il che avrebbe potuto portare a notevoli attriti, nonché a danni alle proprietà e a feriti.

Un annuncio rilasciato successivamente ai media da un portavoce della polizia ha dichiarato che tre persone sospettate di aver sventolato bandiere palestinesi durante la manifestazione di Haifa sono state arrestate. “I tre sono sospettati di aver interferito con i poliziotti nello svolgimento dei loro compiti e di aver disturbato l’ordine pubblico dopo aver rifiutato l’ordine di abbassare le bandiere”, si legge nel comunicato della polizia.

Giovedì e la settimana scorsa si sono svolte altre due manifestazioni ad Haifa, organizzate dal partito Hadash. Anche in questo caso, la polizia ha chiesto ai manifestanti di rimuovere le bandiere palestinesi. In un’occasione, il comandante di una stazione di polizia di Haifa ha chiesto al deputato Ofer Cassif (Hadash) di rimuovere la bandiera che stava sventolando, ma quest’ultimo ha spiegato che, contrariamente a quanto affermato dall’altro, non si trattava di una violazione della legge o di un disturbo dell’ordine pubblico.

La manifestazione di venerdì si è tenuta per protestare contro l‘operazione dell’IDF a Jenin e per quello che i manifestanti hanno definito l’assassinio di nove palestinesi. Visto che in molti casi la polizia di Haifa ha cercato di impedire lo sventolio delle bandiere palestinesi, l’avvocato Mansour era arrivato sul posto per conto di Adalah.

Palestinesi si scontrano con le forze israeliane dopo un’incursione dell’esercito nella città cisgiordana di Jenin, giovedì. Majdi Mohammed /AP

“Dopo essere stato arrestato, mi è stato detto che avevo interferito con un poliziotto che stava svolgendo le sue mansioni, poiché avevo detto ai manifestanti di non obbedire alle sue istruzioni, comportandomi così in modo da turbare l’ordine pubblico”, ha dichiarato Mansour ad Haaretz.

“Anche se ho detto che stavo svolgendo il mio lavoro, mi hanno presentato come se stessi aizzando i manifestanti contro la polizia. L’interrogatorio è stato di natura politica. Mi è stato chiesto il tema della manifestazione e poi un investigatore mi ha detto che sventolare una bandiera palestinese in tempi di tensione è proibito”, ha proseguito l’avvocato.

“Gli ho detto che questo non era vero dal punto di vista legale e che la legge lo permette, senza alcun divieto esplicito di sventolare la bandiera. Gli ho raccontato la storia della bandiera palestinese, spiegando che essa fa parte della libertà di espressione e del diritto dei cittadini di esprimersi. Nella manifestazione della scorsa settimana ho detto al comandante dell’area che la bandiera non poteva essere vietata. Questo fa parte di una lunga saga di opposizioni all’esposizione della bandiera, che ha raggiunto l’apice venerdì”.

Un annuncio della polizia relativo a queste detenzioni affermava che “decine di poliziotti si sono preparati per questo evento al fine di consentire ai manifestanti di adempiere al loro diritto di protestare, mantenendo la loro sicurezza e quella degli altri e mantenendo l’ordine pubblico. Durante la manifestazione, cinque manifestanti hanno issato bandiere palestinesi”.

L’annuncio ha aggiunto che “dopo aver ricevuto dal comandante sul posto l’indicazione che lo sventolio di queste bandiere avrebbe potuto disturbare seriamente l’ordine pubblico, i manifestanti sono stati invitati a rimuoverle. Quando non l’hanno fatto, il comandante ha ordinato alle sue forze di arrestare le persone coinvolte per aver disturbato l’ordine pubblico e per aver interferito con i poliziotti che stavano svolgendo i loro compiti”.

https://www.haaretz.com/israel-news/2023-01-29/ty-article/.premium/demonstrators-human-rights-lawyer-detained-for-waving-palestinian-flags-at-haifa-protest/00000185-f8ef-def6-a7b5-fdefd4af0000

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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