In due giorni, forze israeliane e coloni uccidono cinque palestinesi in Cisgiordania

Gen 13, 2023 | Notizie

di Maureen Clare Murphy

The Electronic Intifada, 13 gennaio 2023. 

Palestinesi in lutto portano il corpo di Ahmad Abu Junaid durante il suo funerale nel campo profughi di Balata, il 12 gennaio. Wajed NobaniImmagini APA

Le forze di occupazione israeliane e i coloni hanno ucciso cinque palestinesi in Cisgiordania nel corso di 48 ore, mercoledì 11 e giovedì 12 gennaio.

Nello scorcio di questo anno 2023, la polizia, le truppe e i coloni israeliani hanno ucciso nove palestinesi, tutti in Cisgiordania. Tre di questi uccisi erano minori.

Due palestinesi sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco a Qabatiya, una città vicino alla città settentrionale di Jenin, in Cisgiordania, giovedì 12. Il ministero della Sanità li ha identificati come Habib Kumail, 25 anni, e Abdulhadi Fakhri Nazzal, 19 anni. I due sono stati feriti mortalmente nel corso di scontri scoppiati durante un raid diurno israeliano di arresto e confisca di armi. L’esercito israeliano ha dichiarato che le truppe sono state colpite con armi da fuoco. Secondo i media, nessuno è rimasto ferito. I media israeliani hanno riferito che combattenti della Polizia di Frontiera avevano fatto irruzione a Qabatiya per arrestare l’attivista della resistenza Muhammad Alawneh.

All’inizio della giornata, le truppe israeliane hanno sparato e ucciso Samir Awni Harbi Aslan, 41 anni, dopo aver arrestato il figlio 17enne nel campo profughi di Qalandiya, vicino alla città centrale cisgiordana di Ramallah. Le truppe non hanno prestato il primo soccorso e hanno lasciato per più di un’ora che Aslan morisse dissanguato, secondo il Centro Palestinese per i Diritti Umani (PCHR).

Il gruppo per i diritti, che ha intervistato il fratello di Aslan, testimone della sparatoria e delle sue conseguenze, ha affermato che i soldati hanno fatto irruzione nell’edificio di quattro piani della famiglia per arrestare il figlio di Aslan. Dopo aver visto i soldati che assalivano l’adolescente all’ingresso dell’edificio, Aslan è salito sul tetto di casa sua insieme ai parenti per vedere le truppe che se ne andavano.

Pochi minuti dopo, “alcuni giovani hanno lanciato pietre contro i soldati israeliani” mentre uscivano dall’edificio, secondo il PCHR. A quel punto, i cecchini militari appostati sui tetti vicini “hanno aperto il fuoco in modo pesante e casuale”, colpendo Aslan al petto con un proiettile “che è esploso all’interno del suo corpo”. La famiglia di Aslan ha tentato di portarlo in ospedale con un’auto, ma i soldati israeliani hanno fermato il veicolo, prelevato Aslan e minacciato di sparare a chiunque si fosse avvicinato.

Questa immagine da un video sembra mostrare i soldati inginocchiati o in piedi sopra Aslan che impediscono ai palestinesi di avvicinarsi.

Una volta che le truppe si sono ritirate dal campo, l’equipaggio di un’ambulanza ha portato Aslan in un ospedale dove è stato dichiarato morto fin dall’arrivo. L’esercito israeliano ha dichiarato ai media che “i soldati hanno subito un’imboscata da parte di un gruppo che ha lanciato pietre contro di loro, e di conseguenza hanno aperto il fuoco”, ha riferito il quotidiano di Tel Aviv Haaretz.

Un altro palestinese, Ahmad Abu Junaid, 21 anni, è stato colpito alla testa e ucciso durante un raid nel campo profughi di Balata, nella città di Nablus, nel nord della Cisgiordania, mercoledì 11.

Sempre mercoledì 11, Sanad Samamreh è stato ucciso da un uomo israeliano, a quanto pare dopo aver accoltellato e ferito moderatamente un colono in un avamposto nelle Colline di Hebron Sud. Israele sta avanzando piani per il trasferimento forzato di circa 1.000 palestinesi nell’area di Masafer Yatta, nelle colline meridionali di Hebron, con il pretesto che la terra sarà utilizzata per l’addestramento militare. L’anno scorso, l’Alta Corte di Israele ha respinto un ricorso legale contro i piani dello Stato di trasformare l’area in una zona di addestramento militare. Uno dei giudici israeliani che ha emesso il verdetto è un colono nato nel Regno Unito che vive in una colonia in Cisgiordania per soli ebrei costruita in violazione del diritto internazionale.

Il gruppo di monitoraggio umanitario delle Nazioni Unite OCHA ha dichiarato che 75 palestinesi, di cui 16 minori, sono stati uccisi in raid di ricerca e arresto in Cisgiordania durante il 2022. Secondo lo stesso gruppo, al 19 dicembre erano in totale circa 3.500 le incursioni di questo tipo.

Lo scorso anno, più di 200 palestinesi sono stati uccisi dall’esercito, dalla polizia e dai coloni israeliani in Cisgiordania, a Gaza e all’interno di Israele, o sono morti per ferite riportate negli anni precedenti, secondo il monitoraggio di Electronic Intifada.

https://electronicintifada.net/blogs/maureen-clare-murphy/israeli-forces-settlers-kill-five-palestinians-west-bank

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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