Harvard blocca una posizione offerta all’ex direttore di Human Rights Watch per le critiche a Israele fatte dalla sua organizzazione

Gen 7, 2023 | Notizie

di Chris McGreal,   

The Guardian, 6 gennaio 2023. 

La Kennedy School si sarebbe piegata ai malumori dei donatori nei confronti di Human Rights Watch che ha accusato Israele di apartheid nei territori occupati.

Kenneth Roth è molto apprezzato dalla comunità dei diritti umani. Angela Weiss/AFP/Getty Images

NEW YORK-  Il rettore di una delle principali Scuole di Governo degli Stati Uniti ha bloccato una posizione offerta all’ex capo di Human Rights Watch (HRW) a causa delle critiche fatte dalla sua organizzazione all’oppressione dei Palestinesi da parte di Israele.

Il Carr Center for Human Rights Policy della Harvard Kennedy School aveva offerto a Kenneth Roth una posizione come senior fellow, poco dopo il suo pensionamento in aprile dal ruolo di direttore di HRW da lui ricoperto per 29 anni. Roth gode di un’ottima reputazione nella comunità dei diritti umani per il ruolo che la sua organizzazione ha avuto in alcuni passi avanti come l’istituzione della Corte Penale Internazionale e i procedimenti contro i maggiori responsabili di violazioni dei diritti umani.

Secondo quanto riportato da The Nation che ha messo in evidenza il caso, il preside della Harvard Kennedy School, Douglas Elmendorf, avrebbe ceduto alle pressioni dei maggiori donatori e delle principali organizzazioni ebraiche, che erano particolarmente irritati per l’accusa fatta da HRW a Israele di praticare una forma di apartheid nei Territori Occupati.

Roth ha raccontato al Guardian che il suo primo sentore che qualcosa non andava è arrivato già durante una videoconferenza da lui fatta per presentarsi a Elmendorf.

“Abbiamo avuto una chiacchierata perfettamente piacevole per circa mezz’ora, ma verso la fine mi ha fatto la domanda: ‘Hai dei nemici?’ E io ho risposto: ‘Ne ho molti. È un rischio del mestiere’. Ma quello a cui voleva chiaramente alludere era Israele. Non voleva sentire come sono stato sanzionato dalla Cina, sanzionato dalla Russia o attaccato dal Ruanda o dall’Arabia Saudita. Voleva sapere quale fosse la mia posizione riguardo a Israele,” ha raccontato Roth.

L’ex direttore di HRW ha detto che Elmendorf non ha comunque dato alcuna indicazione che la posizione proposta fosse in pericolo. Tuttavia, The Nation ha riferito che due settimane dopo il rettore ha detto a Kathryn Sikkink, professoressa di politica dei diritti umani presso la Kennedy School, che a Roth non sarebbe stato permesso di assumere l’incarico, perché HRW ha un “pregiudizio anti-israeliano” e il suo ex direttore aveva scritto dei tweet critici nei confronti di Israele.

Roth ha detto al Guardian che ora crede che Elmendorf si sia piegato alle pressioni dei donatori che sono forti sostenitori di Israele.

“Mi ero erroneamente immaginato che il rettore della Kennedy School rispettasse la libertà accademica. Forse con il senno di poi sono stato ingenuo, ma sono convinto che le critiche a Israele, come le critiche a qualsiasi altro governo, siano una cosa del tutto normale. Perché è proprio questo il compito di un centro di politica estera che si rispetti,” ha detto.

Tra gli ex allievi della Kennedy School ci sono più ex capi di Stato o di Governo di qualsiasi altra istituzione simile, oltre a ministri di gabinetto, alti funzionari militari e parlamentari.

The Nation ha notato la “presenza dominante di personaggi della sicurezza nazionale degli Stati Uniti e del suo stretto alleato Israele” alla Kennedy School. Tra questi ci sono funzionari di primo piano provenienti dall’industria degli armamenti, dal Pentagono e dalle più grandi imprese.

Nel 2017, Elmendorf si è piegato alle obiezioni di funzionari ed ex funzionari della CIA e ha ritirato una borsa di studio che era stata offerta a Chelsea Manning, dopo il suo rilascio dal carcere per aver violato la Legge sullo Spionaggio fornendo a WikiLeaks una serie di documenti militari e diplomatici segreti.

La Scuola ha ricevuto decine di milioni di dollari da sostenitori di Israele, come il miliardario Les Wexner, che, secondo The Nation, è stato determinante nel portare membri dei servizi militari e di intelligence israeliani a studiare nella Scuola.

Un altro importante donatore, Robert Belfer, è anche strettamente coinvolto con la Anti-Defamation League e l’American Jewish Committee, che hanno cercato di screditare i gruppi per i diritti umani per le loro critiche a Israele. Belfer è un membro del comitato esecutivo dei maggiori donatori che  funziona da consigliere di Elmendorf.

Il rifiuto di Roth fa parte di un più ampio attacco ai gruppi per i diritti umani per le loro critiche alle politiche israeliane, che si sono intensificate negli ultimi anni, quando governi sempre più di destra hanno stretto la presa sui Territori Occupati e la prospettiva di uno Stato palestinese indipendente si è allontanata.

Quando l’anno scorso Amnesty International ha pubblicato un rapporto in cui sostiene che il trattamento dei Palestinesi da parte di Israele equivale ad apartheid secondo le leggi internazionali, la Conferenza dei Presidenti delle principali organizzazioni ebraiche americane ha rilasciato una dichiarazione in cui accusava Amnesty di cercare di “demonizzare e delegittimare lo Stato ebraico e democratico di Israele”, una formulazione spesso usata per sottintendere l’antisemitismo.

Roth ha detto che HRW ha affrontato attacchi simili quando ha pubblicato il suo rapportoÈ stato oltrepassato un limite: le autorità israeliane e i crimini dell’apartheid e della persecuzione,” anche se politici israeliani di primo piano, tra cui due ex primi ministri, hanno ammesso che “si tratta di apartheid“.

Roth ha detto che i critici accusano HRW di “prendere particolarmente di mira” Israele, un’accusa spesso rivolta anche alle Nazioni Unite, alle organizzazioni giornalistiche e ad altri gruppi per i diritti umani.

“Israele è uno dei 100 Paesi di cui ci occupiamo. E anche all’interno del contesto israelo-palestinese, ci occupiamo di Hamas, dell’Autorità Palestinese e di Hezbollah. Siamo equi e obiettivi, ma anche critici, perché il governo israeliano merita di essere criticato. Sta diventando sempre più repressivo e, come abbiamo riscontrato nei Territori Occupati, sta commettendo il crimine contro l’umanità dell’apartheid”, ha detto.

Anche altre importanti università hanno rifiutato di aver a che fare con i critici di Israele, tra cui il consiglio di amministrazione della City University di New York, che ha bloccato il conferimento di un riconoscimento al pluripremiato drammaturgo ebreo Tony Kushner che era stato accusato di essere anti-israeliano.

La Harvard Kennedy School è stata contattata per un commento.

https://www.theguardian.com/education/2023/jan/06/harvard-kennedy-school-blocks-role-former-head-human-rights-watch-israel

Traduzione a cura di AssoPacePalestina

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